Capitolo 2

8.4K 616 45
                                    

Continuo a osservare il precettore Aleksej e vorrei sommergerlo di domande; invece lui se ne sta calmo sul divano di fronte a me e non smette di osservare il mio amuleto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Continuo a osservare il precettore Aleksej e vorrei sommergerlo di domande; invece lui se ne sta calmo sul divano di fronte a me e non smette di osservare il mio amuleto.

-Esattamente cosa dovrei imparare? Qual è il mio compito?-

Porta di nuovo lo sguardo su di me, fissandomi bonariamente. -Tempo al tempo, Custode Deveraux, cominceremo le nostre lezioni da domani. Per adesso vorrei sapere se ha ancora visioni dalla sua vita passata. Le nostre lezioni diminuirebbero molto, se ricordasse ciò che ha già imparato- sorride gentilmente.

Mi irrigidisco subito a quelle parole: non ho intenzione di sforzarmi di ricordare la mia vita passata. Le parole di Frederick sono impresse indelebilmente dentro di me: "ricordare sarà la tua rovina, Anita."

-No!- esclamo, forse a voce un po' troppo alta -la vita di Anita Deveraux deve restare fuori da tutto questo, come tutto ciò che riguarda Frederick. Se non rispetta questa condizione, non accetterò le sue lezioni- metto immediatamente in chiaro.

Lui mi guarda sorpreso e alquanto deluso. -E come vorrebbe tenere fuori la sua vita passata, se anche adesso ripete gli stessi errori? So che ha una relazione con David Van Dalen o sarebbe meglio dire con Frederick, perché è di lui che si tratta e lei adesso lo sa.-

Il suo sguardo ora è duro e implacabile. Quest'uomo sa molte più cose di quante mi aspettassi e non so ancora se sia un bene o un male, so solo che David non dovrà mai conoscere la verità.

-La prego, lui non deve scoprirlo- mi mordo il labbro in difficoltà.

-Sta giocando una partita pericolosa, Custode Deveraux, un partita che potrebbe condurla allo stesso finale della volta precedente. Spero che ora riuscirà a fare la scelta giusta, non sarò certo io a rivelare la verità al giovane Van Dalen. Non sono qui per ostacolarla, Anita, ma per sostenerla.- Si avvicina, stringendo le mie mani nelle sue. Spero che mantenga la sua parola.

-Spero di non sbagliare a fidarmi. Solo una cosa, mi chiami Amy. Io non sono Anita, sono soltanto Amy- non mi sfugge lo sguardo che mi dedica a questa frase: è di pura compassione.

Dopo la nostra interessante chiacchierata,  decido di raggiungere Jess e Aiden per il pranzo e per informarli di ciò che è accaduto.

-Voglio presentarle i miei migliori amici- sorrido al precettore, prima di aprire la porta della sala da pranzo. Faccio le dovute presentazioni e soprattutto cerco di alleviare tutti i dubbi e i sospetti di Aiden.
Nel frattempo noto lo sguardo assorto di Alekseij: ci fissa in maniera strana e soddisfatta.

-Direi che non ci sarà bisogno di trovare dei protettori. Incredibile quanto il fato influisca sulle nostra vite!- afferma entusiasta.

-Dei protettori?!- chiede Jess incuriosita.

Aleksej siede al tavolo a mani giunte, continuando a non toglierci gli occhi di dosso.

-Ogni custode ha dei protettori. Persone legate a lui o lei, che rischierebbero la loro vita pur di difendere la sua. Dagli sguardi che vi scambiate, non c'è voluto molto per capirlo... A volte le cose succedono perché il fato ci guida. Credo che anche voi dovrete addestrarvi con la custode Deveraux, se volete continuare a starle accanto. Questo mondo, ahimè, ha più pericoli di quanti ne possiate immaginare e senza un buon addestramento, sarete tutti perduti.-

Remind: Il Disegno del Destino|| WINNER OF Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora