Capitolo 23

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Amy

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Amy

Dopo essermi accordata con Dmitrij ed averlo realmente convito delle mie intenzioni, cerco un posto tranquillo, per poter finalmente leggere la lettera di mia madre. Il solo vedere quel nome impresso sulla carta, mi ha riportato alla mente i pochissimi momenti che abbiamo passato insieme e soprattutto i numerosi litigi, non sono mai riuscita a capire fino in fondo il suo atteggiamento.

Mi avvio all'esterno dell'edificio e l'aria gelata mi colpisce. Dovrebbe infastidirmi, invece serve solo a schiarirmi le idee.

Mi siedo su una panchina, in prossimità del boschetto e con un sospiro tremante, apro la busta.

"Bambina mia,
se stai leggendo questa lettera, vuol dire che purtroppo io non ci sono più e nonostante i miei sforzi, hai scoperto che nemmeno in questa vita il tuo potrà essere un amore felice. Probabilmente ho fallito in tutto quello che era il mio piano, ma almeno sei riuscita a raggiungere Dmitrij ed in parte vuol dire che sono riuscita a proteggerti. Mi rendo conto che non sono la madre che desideravi, che forse ho sbagliato ad allontanarti e farti crescere nell'ignoranza sulle tue origini. Ho sempre pensato che questa fosse deleteria, che la verità andasse sempre anteposta a tutto, ma quando si diventa madri, le percezioni cambiano piccola mia, faresti di tutto per difendere quell'esserino che dipende in ogni cosa da te. Non ti chiedo di perdonarmi, ti chiedo di leggere la tua storia Amy e comprendermi se puoi.

Sono arrivata ad Albanuova in un inverno grigio e piovoso, avevo solo diciotto anni. Non conoscevo nessuno ed ero una ragazza di città, che mal si adattava alle abitudini di un piccolo paesino. L'unica che ha cercato subito di fare amicizia con me è stata Nora, fu lei in seguito a presentarmi tutti, compreso il mio Cristopher ed Albert, il suo migliore amico. All'inizio eravamo come cane e gatto, troppo competitivi tra i banchi di scuola e lui troppo schivo fuori da questi. Fu solo col tempo che iniziò ad avvicinarsi a me, quello che era un odio ed una antipatia, si trasformò presto in un amore, che mai avrei creduto di vivere. Nora, che nel frattempo divenne la mia migliore amica, mi incoraggiava ad andare oltre la riservatezza di Cristopher, ci ha aiutato a comprendere realmente i nostri sentimenti. Quando lui cominciò ad avvicinarsi realmente a me e la nostra divenne una relazione stabile, fu costretto a parlarmi dei Custodi, del fatto che l'amuleto della sua famiglia era andato perso e di tutto ciò che il suo ruolo comportava. Questo non mi scoraggiò, abbracciai anche io quegli ideali, la volontà di ristabilire l'equilibrio e di trovare l'amuleto. Presto trovò in me non solo una compagna, ma anche una fedele confidente ed una spalla con cui condividere i problemi. Lui era il mio migliore amico, il mio complice, il mio folle, incondizionato e passionale amore.

Dopo due anni decidemmo di sposarci e lui, prima che ciò avvenisse, mi rivelò della maledizione che pendeva sui Deveraux, di cosa sarebbe accaduto, se avessimo avuto una bambina, fu molto vago. Ovviamente non credeva che ciò sarebbe stato possibile, erano centinaia di anni che tra i Deveraux non nasceva una bambina.

Remind: Il Disegno del Destino|| WINNER OF Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora