Capitolo 10

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Una settimana prima

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Una settimana prima

Yulya

Balzo in avanti, cercando di fronteggiare Akim, che avanza con la sua spada. È sempre divertente tirare di scherma con lui. Noto una goccia di sudore scendere sulla sua fronte. Si sforza sempre di battermi, ormai duelliamo solo per questo, visto che il maestro non ha altro da insegnarci.

Lo squillo del cellulare mi distrae per un momento, permettendo ad Akim di spingermi verso il muro, dopo aver incrociato la sua spada con la mia.

-Squilla da questa mattina, perché non rispondi?- Sbuffa esasperato.

-Perché so già chi è. Non credevo che Victor fosse tanto insistente- alzo gli occhi al cielo.

-Ma se per tutta la settimana non hai fatto altro che lanciargli sguardi languidi!- Ribatte sorpreso.

-Si ed hanno dato i loro frutti, visto che ci sono andata a letto. Credo che il concetto di scappatella o divertimento non l'abbia ancora appreso- rispondo annoiata.

Akim mi fissa con uno sguardo di rimprovero -quando la smetterai di spezzare cuori a destra ed a manca? Tutto questo un giorno ti si ritorcerà contro, hai mai sentito parlare di karma?-

Rido, allentando ormai la presa dalla spada -sono loro che mi venerano come una dea, solo perché ho un bel faccino. Non c'è niente di male nel divertirsi un po'.-

-Prima o poi ti innamorerai e se sarai sfortunata, visto che per inciso io credo alla storia del karma, allora capirai cosa si prova a non essere corrisposti- mi guarda seriamente, la sua espressione è strana, ma non gli do molto peso.
È da qualche mese che quando parliamo di queste cose diventa particolarmente suscettibile. Forse ha perso la testa per qualcuna. Spero per lui che non sia così.

-Sai benissimo che non ho intenzione di innamorarmi o andare dietro a stupidaggini simili. Io sono una custode, una saggia custode non affida mai a nessuno il suo cuore, non posso avere punti deboli. Non farò la fine di quella Anita Deveraux.-

Ripenso alla storia che fin da bambina mi è stata raccontata, la storia della Custode che ha tradito il suo ruolo, per amore. Ora Alekseij è stato mandato da lei, spero che riesca a mettere un po' di ragione in quella testa vuota, non tutti hanno la possibilità di avere un'altra vita, per rimediare ai propri errori.

-Potresti trovare qualcuno di cui fidarti- cerca di farmi ragionare, strappandomi ai miei pensieri. Si certo, come se fosse facile trovare qualcuno che non sarebbe tentato dal potere dell'amuleto. Non so come ha fatto mio padre a trovare la mamma, lei era un angelo.

-L'unica persona di cui mi fido sei tu, mal che vada sposo te- rido e vedo che le mie parole lo fanno stranamente sussultare. Gli stampo un bacio sulla guancia e lui si irrigidisce. Sto per chiedergli cosa c'è che non va, ma uno dei domestici ci interrompe, entrando nella sala degli allenamenti.

Remind: Il Disegno del Destino|| WINNER OF Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora