Capitolo 15

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Yulya

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Yulya

Akim e Kain mi aiutano a portare Frederick Van Dalen nelle segrete. Nessuno dei due dice una parola ed entrambi seguono i miei ordini, a dispetto delle mie aspettative su Kain, lui non mi ha intralciata minimamente, anzi.

-Legatelo sulla sedia al centro della cella- asserisco duramente, spezzando il silenzio che incombeva su di noi.

Fanno come ho detto e quando disattivo il dispositivo, Frederick Van Dalen mi guarda con aria di sfida.

-Yulya Kyreyeva- dice in Russo, una lingua che ormai è scomparsa a causa dell'Interruzione.

Il fatto che l'abbia utilizzata mi fa infuriare non poco.
-Non chiamarmi così, sai bene che se quella lingua assieme ai vecchi continenti sono stati distrutti, è colpa tua!- Ribatto con disprezzo.

Non leggo rimorsi nel suo sguardo, alle mie parole.

-Dovevo fare di tutto per riavere la mia Anita- alza le spalle, come se l'aver compromesso l'equilibrio ed aver spezzato milioni di vite non lo tangesse minimamente.

Mi mordo l'interno della guancia, per evitare che l'odio fuoriesca dal mio corpo e mi spinga a fare qualcosa di stupido.

-C'è qualcosa che vogliamo sapere da te Van Dalen. Sei tu a capo dei corrotti?- Chiedo.

Lui mi fissa con un sorrisetto -gli oscuri vi stanno dando problemi?- Dimentico quasi che ai suoi tempi l'esistenza dei flussi negativi era controversa e che i Corrotti, all'epoca chiamati Oscuri, erano solo una leggenda...

Con uno sguardo do l'ordine ad Akim, che attiva nuovamente il dispositivo, aumentando il voltaggio delle scosse. Una smorfia di dolore si disegna sul bel viso di Frederick.

-Abbiamo promesso ad Amy che non gli sarebbe stato fatto del male- ci interrompe Kain.

Sbuffo, sperando che non voglia iniziare ad interferire proprio adesso.

-Occhio non vede cuore non duole, nel Primo Stato non mettete forse la Missione dinanzi a tutto?- Chiedo duramente.

Lui abbassa il viso senza rispondere, non credevo che un custode potesse comportarsi come lui, non essere orgoglioso del ruolo che svolge, per me è assurdo.

-Continuate voi, tanto avete tutto sotto controllo- sbotta, allontanandosi dalle segrete.

Lo guardo stranita, non interrogano così i prigionieri nel Primo Stato? Un Oscuro non confesserà mai se non sotto tortura, davvero non capisco...

-Quale altra scusa ti inventerai per strusciarti su di lui, visto che sembra accettare i tuoi ordini?- Domanda Akim sprezzante.

Lo guardo a bocca aperta, nel frattempo Frederick ha perso i sensi per la potenza delle scosse.

Remind: Il Disegno del Destino|| WINNER OF Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora