Ti porto via con me

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Frank.
Tutto quello a cui riesco a pensare adesso è lui, nonostante ciò che ho scoperto su Patrick, su sua sorella e su quello che dovrò fare domani.
Non mi sento pronto per affrontare qualcosa di questo genere, voglio dire, giá la storia di Alex era assurda, ma quella di Patrick ha raggiunto un limite insuperabile.
Voglio dire, fantasmi, davvero?
Ragazzi, mi fanno impazzire certe cose! È come se ci fosse una parte super irrazzionale dentro di me, che mi fa credere a qualsiasi stupidaggine di questo mondo. Per questo credo ciecamente a quello che mi ha detto Patrick, la mia parte irrazionale ha preso il sopravvento.
Eppure mi viene da pensare a Frank.
Ma non in un modo perverso, voglio dire, non sono un maniaco sessuale. Però una riflessione sopra ce la dovrei fare, non credete? Insomma, ho passato tutta la mia vita nella noia più completa e totale, gli unici amici che ho mai avuto sono Billie, Lindsey e Jamia, che è stata declassata a carciofo senza valore dalla famosa partita di baseball, avevo una vita del cavolo, un padre del cavolo e troppi ricordi dolorosi sulle spalle.
Poi è arrivato Frank dal nulla e ho iniziato ad incontrare e a fare amicizia, chiamiamola così, con gente strana.
Come se fosse scritto da qualche parte, che tutto questo prima o poi sarebbe dovuto succedere.
Non ho mai creduto in Dio, dico davvero, ma credo nel destino, nel Fato, chiamatelo come vi pare, ma io ci credo ciecamente. Forse per colpa del mio lato irrazionale, forse perchè sono un cretino, ma ci credo, credo che esista un disegno per ognuno di noi, come se fosse scritto nelle stelle, ecco.
Per me, se una cosa deve accadere, accadrá prima o poi e nessuno, tantomeno un essere infinitamente piccolo come l'uomo, può cambiarla.
Non so se ho giá deto tutte queste cose, sapete che mi ripeto molte volte, come un vecchio rimbambito, ma comunque repetita iuvant.
In realtá non so cosa significa, non so il latino o il greco o quello che è, ma i miei professori lo dicono sempre ogni volta che ripetono.una spiegazione.
In ogni caso, credo che il mio destino sia scritto nelle stelle ecco, ma non della serie che se alzassi lo sguardo al cielo vedrei scritto cose come: "Tu Gerard Way morirai schiacciato da un tram." o vattelapesca.
Dico solo che da qualche parte è scritto tutto quello che mi accadrá nella vita, ecco, non so se mi spiego. Ma sono sicuro che è così, che da qualche parte c'è scritto: "Tu, Gerard Way, un giorno conoscerai un ragazzo, un ragazzo piccolo e adorabile, che all'inizio non ti piacerá per niente. Lui entrerá nella tua vita senza avvertire, senza bussare alla porta e senza chiedere il permesso per entrare. Con il tempo conoscerai molte persone strane, ognuno con la sua strana storia e i suoi strani modi di fare. Riderai e piangerai, scoprirai il vero significato di amicizia. Ma non sará tutto rose e fiori, no, perderai qualcuno e dovrai essere forte, perchè non riuscirai a salvarlo Gerard, anche se ci proverai con tutte le tue forze. Ma supererai questo momento e capirai, finalmente, che in realtá quel ragazzo lo ami. Che lo ami davvero, come si amano le ragazze, ma non lo dirai, non subito, ci vorrá un bacio strappato sotto un cielo stellato, a farti venire il coraggio per dirglielo. O forse non ci riuscirai neanche dopo allora, ma un giorno, stanne certo, glielo dirai. E lui, non potrá fare altro che ricambiare."

Svolto l'angolo pensando a queste cose, al destino e alla vita e a Frank, sono quasi arrivato a casa.
Poi lo vedo.
Lá, in lontananza, una figura a me fin troppo familiare sta camminando sulla mia stessa strada, in direzione opposta. Davanti a lui un cane piccolo e agitato cammina, trascinandoselo dietro.
Mi blocco nel bel mezzo del marciapiede e aspetto.
Il cane, chiamiamolo cane per non offenderlo, arriva prima di lui e mi salta addosso, ma io non mi abbasso ad accarezzarlo perchè mi fa piuttosto schifo quell'animale.
Dopo arriva Frank e mi sorride.
"Ciao." dico, senza espressione.
"Torni a casa?"
Annuisco e sposto Sweet Pea con il piede, senza farmi vedere da lui.
"Lo porti al parco?"
Questa volta è lui ad annuire.
"Dov'eri?"
"Al parco. Con Patrick."
"Oh."
Gli racconto di Emma, senza neanche pensarci, le parole mi escono da sole e iniziano a formare frasi. Alla fine Frank mi guarda pallato ed io capisco l'assurditá della storia che gli ho appena detto.
"È assurdo -dico- Ma io ci credo."
"Se ci credi tu allora deve essere vero." dice lui sorridendo.
Vedete, è proprio questo quello che più amo di Frank, perchè lui mi crede più di chiunque altro in questo mondo. Come se wuello che uscisse dalla mia bocca fosse il Vangelo.
Per questo non ho paura di dirgli che lo amo.
Perchè lui mi crederebbe, saprebbe che sto dicendo la veritá.
"Ti ho mai detto che sei una bella persona?"
Lui arrossisce di colpo e sorride imbarazzato, mentre io mi avvicino lentamente a lui, quasi calciando quel cagnaccio del malaugurio.
"Dico davvero Frank, sei una persona fantastica. -dico, sempre avvicinandomi- Una di quelle persone con cui andresti ovunque, non so se mi spiego, che porteresti anche in cima ad una montagna su una casa sperduta solo per passare un weekend, ecco."
Lui mi guarda confuso, non capisce cosa sto dicendo e, sinceramente, non lo capisco più neanche io.
Ma ho deciso di aprirgli il mio cuore, perchè ormai non mi resta altro da fare.
"E non riesco veramente a dirti quello di cui ho bisogno -ormai sono così vicino a lui, che riesco a sentire il suo profumo- ma sai, è difficile parlare quando riesci appena a respirare, non so se mi spiego."
Annuisce.
"Mi piacerebbe portarti via da qui, dico davvero, ti porterei in un posto bello, ma bello davvero, perchè voglio che tu sia felice e tu saresti davvero felice in quel posto, ne sono sicuro."
"Anche io."
Adesso stiamo sussurrando entrambi, io con la fronte appoggiata alla sua, lui con la mano ancorata al mio braccio che trema leggermente.
"Vorrei renderti felice Frank, felice davvero. -dico- E lo sai perchè?"
Lui non dice niente, forse non si aspettava una domanda di questo genere, ma io voglio una risposta.
Così dice di no, che non lo sa.
Allora io glielo dico.
"Perchè ti amo Frank."
Lui sorride e chiude gli occhi.
Io lo bacio e lo avvicino a me.
Noi stiamo lá, in mezzo a quella strada deserta, circondati dal guinzaglio di quello stupido cane che non la smette di abbiarmi contro.
Continuiamo a baciarci, mentre io lo stringo forte e sento il suo corpo contro il mio e penso che tutto quello che mai potrei volere, tutto quello che voglio adesso e tutto quello che ho sempre voluto, adesso è qui.
Fra le mie braccia.

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CE L'HO FATTA AMATEMI.
Okay no rido. Allora, è stato un fottuto parto gemellare questo capitolo, è corto (lo so) fa schifo (ne sono consapevole) non c'entra niente con lo sviluppo della storia (ole) PERÒ è abbastanza Frerardoso come volevo che fosse e quindi tipo ye sono felice di averlo scritto ecco.
Ma soprattutto volevo ringraziarvi per essere stati pazienti e aver aspettato questo coso ^-^
Al prossimo capitolo! (Che arriverá prima di quedto giuro)

Ikigai (Frerard)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora