Non mi piace conoscere nuove persone, sono quello che molti di voi definirebbero asociale, ma non perchè odio la compagnia degli altri, è solo che sono uno che ci tiene alle abitudini non so se mi spiego. Per esempio, la tazza che uso per fare colazione deve essere in un certo ripiano, perchè se poi qualcuno la sposta non la trovo e vado nel panico. Poi ho i miei orari e compagnia bella, tipo che, se ceno ad un orario diverso dal solito, vado nel panico. Vado nel panico un sacco di volte io, ma non che mi metto a urlare o cose del genere, semplicemente divento super irritabile e piuttosto incazzato, ecco.
Tutto questo per dire che non mi piace conoscere persone nuove e che Billie ha tutta l'aria di volersi fare amico quel Frank, quello che sembrava un ragazzino e che invece ha la mia stessa etá, quello che ha rovesciato il suo vassoio in mensa per capirci.
Adesso, sono entrambi piantati davanti a me e devo dire che Frank è veramente basso, ma proprio tanto eh, tipo che se dovessimo fare una scala della bassezza tra noi tre, probabilmente, io sarei il più alto, mentre Frank il più basso. Dico scala della bassezza perchè neanche noi siamo molto alti secondo gli standard. Che poi questi standard io proprio non li capisco, non è mica colpa mia se non sono nato alto un metro e un giocatore di basket, che poi a me il basket neanche mi piace, gli sport mi deprimono.
In ogni caso ci sono io e c'è Billie e c'è quel nano di Frank che, oltre ad essere nano, è pure magrolino.
"Allora, Frank, lui è Gerard" dice Billie e gli pianta un braccio attorno alle spalle, vorrei dirgli che lo sta terrorizzando e che no, non diventerò suo amico, non mi piace conoscere persone nuove. Glielo dico, che tanto se davvero vuole farselo amico non gli importa della mia opinione.
"Lo stai terrorizzando e non diventerò suo amico."
Ecco, l'ho detto, ma a Billie sembra non interessare. Infatti mi ignora e continua a parlare con Frank che, a dirla tutta, inizia un po' a starmi antipatico. Non sono geloso, sia chiaro. Il ragazzo-nano dice di essere del quarto anno come noi, sta nella A, nel caso vi interessasse, e a quanto pare vorrebbe entrare nella squadra di baseball, ma è troppo basso anche solo per fare i provini di ammissione e sinceramente sono d'accordo con loro. Ma Billie non è del mio stesso avviso e dice a Frank che lo aiuteremo, dice proprio così "Non devi preoccuparti per il baseball, ti aiuteremo noi ad entrare nella squadra". Noi dice e io faccio parte di quel noi. Io però Frank non lo voglio mica aiutare, non mi importa se non entra nella squadra di baseball, che poi a me gli sport neanche piacciono, mi deprimono. Ma litigare con Billie è come sbattere la testa contro un muro, non importa quanta forza ci metti il muro sará sempre più duro della tua testa e alla fine Frank lo dovrò aiutare lo stesso, anche se non mi importa."Anche domani arriverai in ritardo?"
Jamia è una di quelle persone che ha sempre paura di dire o fare qualcosa di sbagliato, mi fa un po' pena sinceramente, ma è un sacco gentile con me ed è l'unica ad esserlo a dirla tutta. Quindi, Jamia mi sta simpatica anche se pensa sempre di dire o fare qualcosa di sbagliato.
"Probabilmente" dico. Lei non mi guarda mai negli occhi quando parlo, tanto che ormai non la guardo più neanche io, credo sia spaventata da me, o qualcosa del genere, Billie dice che probabilmente è innamorata, ma sarebbe un peccato se lo fosse, perchè a me non interessano molto le ragazze, se capite cosa voglio dire.
Sembra piuttosto spaesata dalla mia risposta comunque, magari si aspettava che dicessi qualcosa come "No Jamia, non preoccuparti, arriverò in orario, anzi in anticipo, così la tua cara amichetta Lindsey eviterá di lanciarmi dizionari e libri vari". Se era questo che si aspettava, allora mi dispiace per lei, perchè non ho intenzione di arrivare in orario, nossignore.
"V-va bene, a-allora fa niente. S-scusate per il disturbo" e se ne va."Come pensi di fare per Frank?"
Non che mi interessi ma prima riusciamo a farlo entrare nella squadra e prima ci libereremo di lui. Come ho giá detto, non mi piace conoscere nuove persone.
"Ancora non lo so, ma sono sicuro che qualcosa mi verrá in mente."
"Grandioso ci vorrá più tempo del previsto." dico.
Billie mi lancia uno sguardo di fuoco, tipo che se avesse avuto i superpoteri mi avrebbe incendiato e compagnia bella.
"Dovresti smetterla di essere così egoista sai? Poi ti abbandonano tutti e ti ritrovi a vivere da solo in una casa lercia, circondato da gatti pulciosi."
"Il fatto è che non mi piace conoscere nuove persone, tantomeno aiutarle. E poi chi ti dice che io non voglia vivere da solo in una casa lercia circondato da gatti pulciosi?"
Il fatto è che non sono abituato ad avere degli amici, o comunque delle persone che mi girano intorno in questo modo, come ho giá detto, sono quello che molti di voi chiamerebbero asociale. Billie è stato la prima persona con cui ho stretto una specie di amicizia, che comunque ci conosciamo da quattro anni ormai. Quindi ho sviluppato una specie di "ama te stesso così nessuno sará costretto a farlo" ecco, sará anche che nella mia vita non ho mai ricevuto molto amore da nessuno in particolare, dopotutto mio padre è un alcolizzato del cazzo e mio fratello ha solo undici anni. Comunque i gatti mi piacciono, non ne ho mai potuto avere uno però, sempre a causa del padre alcolizzato del cazzo.Ho scoperto che Frank fa la mia stessa strada per tornare a casa da scuola e viceversa, ma lui si ferma ad un incrocio e gira a destra, mi pare sia la destra, comunque io vado avanti. Durante il tragitto mi dice un sacco di cose, che io ascolto distrattamente. Mi dice che suo padre è un medico e che anche a lui piacerebbe diventarlo e io penso che qua tutti sanno cosa vogliono fare, mentre io finirò davvero a vivere in una casa lercia e compagnia bella. Penso che se suo padre è un medico, allora sono dei ricconi e di sicuro vivono in una villa enorme, hanno un maggiordomo e un cane ripugnante, che per loro è la creatura più bella del mondo. Sicuramente hanno anche una piscina enorme quanto la casa, magari fanno delle feste in piscina dove gli sfigati non vengono mai invitati. Io vengo sempre invitato, ma non ci vado mai. Un po' perchè non so nuotare, e un po' perchè odio l'acqua, anche se credo che il mio odio per l'acqua sia un effetto collaterale del non saper nuotare, o qualcosa del genere.
"Senti, uhm, ti va di venire a casa mia domani pomeriggio?"
Proprio non capisco perchè Frank è così interessato a me, anche se ci siamo appena conosciuti. Del tipo che, se mi rapissero gli alieni in questo preciso istante, lui farebbe di tutto per cercarmi. Mentre, se rapissero lui, io mi stringerei nelle spalle e me ne andrei, ecco. Fatto sta che accetto, perchè voglio vedere se ha una villa enorme, un maggiordomo e tutta quella roba che ho detto prima.--------------
TherapyEhiehiehi
Salve salvino cari lettori (?) Che sarete tipo tre ma vabbe (ciao Sofiaaaa xD) e si insomma tornando a noi.
Mi spiace che il capitolo sia un po' noioso, ma saranno tutti tipo così per un po' di tempo ecco si... eheh
Ricordatevi di votare se il capitolo vi è piaciuto e nel caso commentate perchè mi diverto a leggere i commenti e.e
E niente ci vediamo nel prossimo capitolo!
Ja matane! ^-^

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Ikigai (Frerard)
Fiksi PenggemarSe davvero volete sentire la mia storia, o meglio, la nostra storia, allora dovrete ascoltare quello che ho da dire. Tutto è iniziato un freddo lunedì di settembre...