"Ma dove vi eravate cacciati voi due?" ci chiede Annalise venendoci incontro con tutto il gruppo.
Il fatto che sia stata lei la prima a dire qualcosa, scatena in me l'assoluto terrore che possa sospettare di noi.
"Margaret si è sentita poco bene così l'ho accompagnata fuori da tutto quel casino di gente" dice Russell con tutta la tranquillità e la naturalezza di questo mondo. Ci siamo messi d'accordo sul cosa dire, ma giusto un abbozzo. Il resto è improvvisazione.
"Oh! Tutto bene, Maggie?" mia madre mi si avvicina preoccupata.
"Sì sì, 'ma, non preoccuparti. È che mi mancava il respiro là in mezzo"
"Eh già, c'era davvero parecchia gente quest'anno" afferma Michael Frost accendendosi una sigaretta, "alla faccia della crisi"
Sono circa le undici e mezza ma per le strade ci sono ancora molte persone, soprattutto nella piazza dove si è parcheggiato anche un camioncino dei gelati. Benjamin insiste tanto, che ci dirigiamo lì e prendono quasi tutti il gelato. Io no, io mi trovo in una dimensione parallela a questa, quando mi parlano mi sembra che le voci arrivino da molto lontano e ci metto un po' per rispondere; sono frastornata e spossata, sulla lingua ho ancora il sapore di Russell senza contare il fatto che ho le mutandine bagnate fradicie.
"Sicura che stai bene, Maggie?" mi chiede mio padre con il suo ghiacciolo in mano. Non riesco a guardarlo negli occhi, ho paura che se lo facessi riuscirebbe a vederci riflesso tutto quello che hanno visto, e mi ammazzerebbe sul posto: "Sì è che sono stanca" rispondo facendo vagare lo sguardo.
"Stanca? Ma se hai dormito tutto il pomeriggio!"
Mi si torcono le budella.Mentre siamo sulla strada di casa mi si affianca Ben: "Hai visto che belli i fuochi?" mi chiede prendendomi per mano. Bruscamente la ritraggo, rendendomi conto che fino a mezz'ora fa quella stessa mano stava stringendo le palle di suo padre.
"Che c'è?!"
"No niente è che...ho sentito la scossa! Tu no?" mi esce così dal nulla. Non l'ho di certo fatto apposta a ritirarla in quel modo. Riluttante gliela riavvicino e gli rispondo distrattamente: "Sì sono stati molto belli"
Ripenso a come in effetti sia stato bello guardarli stretta nell'abbraccio di Russell. E in questo istante un pensiero mi folgora la mente, come un flash improvviso e accecante: e se mi stessi seriamente innamorando di Russell? Allontano subito quest'idea dandomi della stupida per non essere capace di distinguere una forte attrazione sessuale dall'amore. Eppure sento che questo pensiero, seppur ammutolitosi, ha fatto breccia e si è piantato profondamente nel mio cervello.
"Hai capito?" la voce acuta di Ben mi fa riemergere dell'oscuro pozzo.
"Come?"
"Ho detto che domani andiamo in spiaggia, vero papà?"
Dall'altro lato di Benjamin si è materializzato Russ. Sono talmente immersa nei miei pensieri da non essermi accorta che si è affiancato a noi.
"Noi due sì, di sicuro" dice prendendo l'altra mano del figlio, "ma non so se Maggie domani ne avrà voglia"
Non capisco se sono io a interpretare male ma mi suona come un invito a starmene a casa. Guardo Russell che mi sta guardando a sua volta; sembra un altra persona, come se ci fossero due Russell, l'animale selvaggio che mi vuole scopare in mezzo alla gente, e il padre di famiglia il cui unico pensiero è fare felice il figlio.
"Non so" rispondo allontanando gli occhi da lui, "decido domani"Sono stesa al buio sul mio letto. La finestra è spalancata per fare entrare un po' di fresco, le cicale stanno facendo un baccano infernale. Non riesco proprio a dormire, nonostante sia stanca morta, il mio cervello macina pensieri su pensieri impedendomi di chiudere occhio.
Ovviamente sto pensando a Russell, alla giornata di oggi, a tutto questa frenesia sessuale che dalla notte del mio compleanno ci ha legati insieme. Se prima lo trovavo semplicemente affascinante e non avevo neanche il coraggio di sorridergli, da quel momento tutto è cambiato quasi magicamente.
Le magie dell'alcol.
E mi viene in mente la sua famiglia, e in tutti i modi cerco qualche ragione per non sentirmi schiacciare dal senso di colpa. E ne trovo! Dopotutto, se nessuno sa niente, nessuno viene ferito e tutti stanno bene....
Chiudo gli occhi e vorrei che Russell fosse qui con me.
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Playing Dangerous
ChickLit{COMPLETA} Mio padre e Russell si conoscono da quando fecero l'Accademia militare insieme. [...] Russ è sempre stato un bell'uomo e lo è tutt'ora che ha oltrepassato la quarantina da un pezzo: grande e dalle spalle larghe, con i capelli brizzolati e...