Il sole splende da una parte mentre dall'altra incombono minacciose nubi scure. Potrebbe non succedere niente come anche potrebbe venire giù il diluvio; l'estate in Florida è così, sempre in bilico tra il sole cocente e le trombe d'aria. Ma la gente abituata non si fa troppi problemi ad andare in spiaggia o a fare il barbecue all'aperto. È un po' come mi sento io in questo momento, felice di passare un pomeriggio al mare ma al tempo stesso turbata dalla situazione assurda che nessun altro pare (per fortuna) vedere.
Siamo in macchina, visto che la spiaggia non si trova proprio a due passi, e io sono seduta dietro mentre Benjamin è davanti, intento a giocare con la sua PSP con le cuffie addosso. Quindi per fortuna non può notare suo padre che non fa altro che guardarmi dallo specchietto retrovisore. Io potrei spostarmi dall'altro lato del sedile, potrei ignorarlo o indignarmi. Forse dovrei. Ma la verità è che mi piace e ogni volta che Russell posa gli occhi su di me vado a fuoco. E allo stesso tempo mi terrorizza che qualcuno possa scoprirci o che in qualche modo Benjamin venga coinvolto e traumatizzato a vita. Però non posso, non ce la faccio a resistergli! È qualcosa di troppo forte perché io possa oppormici, non so neanch'io il perché.
Quasi non facciamo in tempo a fermarci che Ben è già fuori dalla macchina e ci incita a darci una mossa. La spiaggia è disgustosamente affollata e non mi sembra di vedere nessuno spazio libero. Russell continua a camminare con noi due dietro: "Papà? Dove stiamo andando?" gli chiede Ben affiancandosi.
"Ho una sorpresa" risponde lui con fare sornione. Ben si volta a guardarmi come se ne sapessi qualcosa, ma mi stringo nelle spalle perché non ho la minima idea di quello che sta tramando.
Arriviamo davanti a una fila di quelli che sembrano delle specie di letti a baldacchino e capisco quale sia la sorpresa. Russell si mette a parlare con un tizio seduto sotto un ombrellone che gli indica uno di quei cosi.
"Che figata!" Ben ci si lancia sopra.
Non è una specie di letto ma un letto vero e proprio, grande abbastanza per quattro persone: agli angoli ci sono dei pali che sorreggono i tendaggi bianchi apribili come delle tende. C'è perfino un tetto di lino, apribile anche quello. Devo ammettere che è davvero bello, una sorta di 'letto delle principesse' come l'ha chiamato Ben.
"L'anno scorso li avevo visti così ieri pomeriggio ho chiamato e ne ho prenotato uno" ci spiega Russ appoggiando le borse.
"Sarebbe piaciuto un sacco alla mamma" dice Ben un po' sconsolato.
"Sì beh, non è voluta venire"
"Ma forse se glielo dicevi..."
"Ma così la sorpresa si sarebbe rovinata! La mamma ha deciso e così si è persa la sorpresa"
Russell vecchia volpe! Sono sicura che non le abbia detto niente apposta per non farle cambiare idea.
"Dai Maggie! Sbrigati andiamo in acqua! Ti aspetto là"
dice Benjamin levandosi i vestiti e poi correndo via.
Russell mi sta guardando, aspetta che io mi levi i miei di vestiti.
"Penseranno che sei un maniaco guardone se continui a fissarmi" lo stuzzico un po'.
"Al guardiano ho detto che sono qui con i miei figli ed è questo che sembra. Nessuno noterà niente"
Mentre dice che mi ha spacciato per sua figlia ha lo stesso sguardo famelico che aveva quella fatidica notte: "Sei davvero un pervertito" gli dico mentre mi levo la maglietta lentamente. Sento che quell'idea allucinata mi fa salire l'adrenalina a mille. È come attraversare un ponticello pericolante sopra un canyon. Gli do le spalle e mi levo i pantaloncini chinandomi in avanti con nonchalance. Se fossimo soli mi sarebbe già saltato addosso e mi avrebbe già sbattuta sul letto delle principesse. Un misto di paura e desiderio che lo possa fare lo stesso si insinua nella mia mente.
"Non mi provocare, Margaret" ha un tono scherzoso....ma neanche troppo.
Gli lancio i pantaloncini addosso e mi allontano velocemente.L'acqua è meravigliosamente calda e cristallina, riesco perfino a vedere il fondo dove nuotano dei pesciolini. Ben si è messo in testa che vuole prenderne uno e non fa altro che immergersi e riemergere a mani vuote. Anch'io ci ho provato ma dopo il terzo tentativo non ho più fiato.
Decido di farmi una tranquilla nuotata lì attorno; mi sto allontanando un po' quando vengo travolta da un ragazzo. Finiamo entrambi sott'acqua e per un attimo non capisco più quale sia il sotto e quale il sopra. Riemergo prendendo aria e tossendo: "Ma che cazzo...?"
"Oddio scusami!" il ragazzo mi aiuta ad arrivare alla riva, "tutto bene?"
Mi fa male un fianco: "Stavo meglio prima" dico massaggiandomi.
Avrà circa la mia età, forse qualche anno in più, atletico, carino. Si avvicina un altro ragazzo identico a lui tranne che per i capelli più lunghi.
"Ma ci vedo doppio...?"
Capellicorti si mette a ridere: "No non preoccuparti! Siamo gemelli. Io sono Noah e lui è Luke"
"Io sono Margaret. Ma che stavate facendo?" devo ammettere che sono molto carini, con i capelli ricci e neri, Noah, e rasati ai lati, mentre Luke lunghi fino alle spalle.
"Gli idioti come sempre" risponde Luke con un sorriso.
Benjamin arriva correndo: "Maggie stai bene?" mi chiede preoccupato.
"Ah sì sì, tranquillo" gli rispondo mettendogli un braccio intorno alle spalle.
"Sei il suo fratellino?"
"Sì" "No" rispondiamo contemporaneamente.
"È mio cugino, anche se gli piace fingersi mio fratello" spiego ai due che ci stanno guardando con un espressione interrogativa. Non mi metto lì a raccontare tutta la storia, così è più semplice.
"Senti, hai da fare adesso? Perché vorrei offrirti qualcosa per rimediare al casino" mi dice Noah non senza dare una sbirciata al mio decolté.
"Uhm no però dovrei avvertire...mio zio" un brivido mi percorre la pancia quando dico così.
"Certo! Ti aspettiamo al quel chiosco là" Luke indica uno dei baretti al di là degli ombrelloni, quella con la scritta Coconut."Maggie si è trovata il fidanzato! Maggie si è trovata il fidanzato!"
Russell sta prendendo il sole steso sul materasso con il tettuccio spalancato, un leggero velo di sudore gli ricopre il corpo. Si solleva appena sente la voce del figlio avvicinarsi: "Pa'! Maggie si è trovata il fidanzato" Non ha fatto altro che ripeterlo appena ci siamo allontanati ignorando del tutto le mie suppliche di smetterla.
"Come come?" Russell si toglie gli occhiali da sole, "E chi è il fortunato?" dice sorridendo verso di me.
"Ma nessuno..."
E Ben gli spiega la storia chiedendogli poi di seguirlo a giocare in mare.
"Adesso arrivo, tu vai avanti che prima sistemo le cose qui"
Si volta a guardarmi con un'espressione diabolica non appena Ben è un po' più lontano: "Guarda che sono geloso" mi dice in un modo che non riesco del tutto a decifrare. Faccio finta di non averlo sentito e salgo a gattoni sul letto per prendere il mio asciugamano, sgocciolando un po' ovunque.
Ma lui mi afferra un polpaccio e tira facendomi perdere l'equilibrio e cadere a faccia in giù. Mi muore il fiato in gola quando sento la sua mano stringermi in mezzo alle gambe: "Questa è mia, hai capito?"
Dio sono straeccitata! Ma non voglio dargli nessuna soddisfazione e mi libero dalla stretta voltandomi a guardarlo: "Non sono di tua proprietà, posso andare dove e con chi mi pare" tento di rispondergli in tono disinteressato, ma nella mia voce si percepisce un'eccitazione mal dissimulata. E lui la capta chiaramente.
Ebbene sta per succedere quello che ho tanto desiderato e temuto, Russell gira tutto il corpo verso di me e mi si avvicina spostandosi a quattro zampe sul materasso. Io mi trovo supina e istintivamente sollevo le braccia in segno di difesa. È quasi sopra di me, totalmente incurante di chi potrebbe vederci: "Tu ormai sei mia, solo io ti posso scopare. E se vai a fare la troietta in giro ti dovrò punire per bene, hai capito?"
Non mi sta neanche toccando ma mi sento soffocare, incapace di parlare. Annuisco con gli occhi spalancati.
"Brava bambina" dice sollevandosi e andandosene, lasciandomi qui stordita e tremante.
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Playing Dangerous
ChickLit{COMPLETA} Mio padre e Russell si conoscono da quando fecero l'Accademia militare insieme. [...] Russ è sempre stato un bell'uomo e lo è tutt'ora che ha oltrepassato la quarantina da un pezzo: grande e dalle spalle larghe, con i capelli brizzolati e...