Mi sveglio verso le nove e mezza con il sole che mi batte addosso. Ho dormito male, mi sono svegliata tante di quelle volte che è come se avessi fatto tanti piccoli sonnellini. Sento che dal giardino provengono dei rumori strani così mi affaccio per vedere: ci sono Benjamin e Russell nella grande piscina smontabile che sguazzano come matti, schiamazzando e ridendo.
Rimango a guardarli per qualche minuto, finché uno strisciante senso di angoscia non si insinua in me e devo per forza allontanarmi. Io e Russell stiamo vivendo due vite parallele e a quanto pare sono l'unica che se ne preoccupa, sono l'unica che ne sente il peso. Se non ci fosse Benjamin sarebbe tutto più facile, è la sua presenza, la sua esistenza stessa che mi causa questa orribile sensazione. E poi mi si ripresenta nella mente quel pensiero sottoforma di un'immagine di me e Russell insieme. E non solo per scopare.
Scuoto la testa: "No" mi dico ad alta voce, "non puoi"
Mi do una lavata veloce, afferro un libro di scuola e scendo di sotto per studiare un po'. In cucina è seduta Annalise che beve da una tazza sfogliando il giornale locale: "Buongiorno, Margaret" mi saluta distrattamente.
"'Giorno" pure lei dovevo beccare adesso? E proprio dove avevo intenzione di stare. Mi avvicino alla credenza e ci appoggio il libro.
"Dove sono i miei?" le chiedo per interrompere quel silenzio per me schiacciate.
"Sono usciti a fare un giro con mio padre. Hanno detto che compreranno qualcosa loro per pranzo" mi risponde portandosi la tazza alla bocca.
Non mi sembra sospettosa o diversa dal solito: "Uhm...ok""Maaammmaa!"
Benjamin arriva di corsa tutto sgocciolante, bagnando ovunque.
"Ho una sete!"
Quando mi vede si blocca stupito, come se fosse sorpreso di vedermi lì: "Ehi Benji" gli dico, "stai giocando in piscina?"
"Ciao...sì, sto giocando con papà"
"Ma Benjamin! Sei tutto bagnato! Adesso mi toccherà asciugare. Vai fuori che ti porto io da bere prima di sgocciolare ancora di più" gli dice la madre stizzita. Lui corre fuori.
"Vuoi una mano?" le chiedo.
"No no, grazie. Però porta fuori tu questo, per favore" mi dice mentre riempie una caraffa d'acqua. La mette su un vassoio con due bicchieri.
Il cuore inizia a battermi un po' più forte quando afferro i bordi del vassoio. Mentre sto camminando verso la porta sul retro faccio dei respiri profondi.
"Grazie Maggie" mi dice Ben appena mi vede. Appoggio tutto sul tavolino della veranda.
"Papà ha detto che non eri in casa quando ho detto se potevi venire anche tu. Ha detto che eri uscita con i tuoi genitori e il nonno" mi dice prima di bere una lunga sorsata d'acqua per poi riempire ancora il bicchiere.
Questo mi dà da pensare.
"Mah, si sarà sbagliato" dico in maniera casuale, "io mi sono svegliata poco fa"
"Ma sei una dormigliona pigra!"
Mi arriva in faccia un getto d'acqua fredda, così senza un minimo di preavviso.
"Benjamin!" urlo con la bocca spalancata. Lui scappa ridendo e si rituffa nella piscina.
Mi ha lanciato addosso una bicchierata d'acqua e mi completamente inzuppata. Se prima ero ancora insonnolita, ora mi sono svegliata del tutto.
Mentre mi strofino gli occhi sento la risata di Russell: "Ah ah ah" faccio io, "ridete, ridete pure"
Faccio l'arrabbiata ma non me la sono presa. Sulla ringhiera del portico ci sono due asciugamani asciutti: non ho voglia di tornare in camera a cambiarmi e poi se passassi per la cucina Annalise romperebbe le scatole, quindi ne prendo uno e me lo metto al collo asciugandomi la faccia e i capelli. L'acqua mi è andata tutta giù per la scollatura della maglietta appiccicandomela addosso. Mentre mi passo l'asciugamano tra i seni, mi accorgo che Russell è vicino al bordo e mi sta guardando. Mi fa rabbrividire e come se se ne fosse accorto mi sorride maliziosamente prima di voltarsi verso il figlio che lo sta chiamando.Miseria! Il libro è rimasto dentro! Me ne sto ferma qui con l'asciugamano in testa pensando al da farsi. Rimanere in cucina significa dover rimanere lì con Annalise e sentirmi come se avessi un enorme cartello sulla testa con la scritta SCOPA MARITI; però anche rimanere fuori qui sotto al portico, con Russell in versione padre premuroso che ogni tanto mi guarda come se volesse spogliarmi, non è esattamente il miglior posto per studiare.
"Mi hai fregato l'asciugamano"
Sollevo l'orlo che ho sugli occhi e davanti a me c'è proprio Russell: il suo corpo bagnato luccica, gocce d'acqua gli stanno cadendo dalle orecchie e dalla punta del naso e scorrono lungo il suo grosso collo da toro, rimanendo intrappolate nella leggera peluria che gli ricopre il petto. Ai suoi piedi si sta formando una chiazza. Deglutisco a fatica davanti a quello spettacolo. Lui mi toglie l'asciugamano dalla testa e se lo getta sulle spalle a mo' di mantello. Ovviamente l'ho già visto così, ogni anno in questo periodo, e ho spesso pensato che fosse dannatamente sexy, ma ora...è come aver osato assaggiare una droga ed esserne rimasti schiavi. Ne vuoi sempre e sempre di più, soprattutto mentre ce l'hai davanti ma non puoi neanche fingere di desiderarla perché hai gli occhi della D.E.A. addosso.
"Allora, vieni con noi al mare oggi?" mi chiede con non curanza, volgendo lo sguardo alla piscina dove Ben sta ancora sguazzando.
"Ehm...penso di sì. È un problema?"
Si rigira verso di me, passandosi l'asciugamano tra i capelli: "No. Perché me lo chiedi?"
Non capisco se faccia dell'umorismo o se sia serio. Dal suo tono pare esserlo. Scuoto la testa e mi incammino verso il prato sentendomi i suoi occhi sulla schiena.Ho come l'impressione che Annalise mi stia osservando mentre sono vicino alla porta che aspetto Russ e Ben. È seduta sul divano rivolto verso la mia parte e ogni tanto alza lo sguardo su di me. Il pranzo è stato un inferno: Benjamin non smetteva un attimo di parlare fino a che sua madre non l'ha sgridato pesantemente con conseguente pianto e litigata. Stessa storia di ieri. È da qualche tempo che non frequento più la loro casa così assiduamente visto che la scuola è finita e a Ben non serve più aiuto con i compiti, ma non mi sono mai accorta di quanto sia pesante Annalise. Mi viene il dubbio che sia stato quello che ha detto Russell a condizionarmi ma è oggettivo il fatto che stia sempre col fiato sul collo di Ben pronta a sgridarlo per tutto. Non lo so, non so più niente. So solo che nulla sarà più come prima ormai.
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Playing Dangerous
ChickLit{COMPLETA} Mio padre e Russell si conoscono da quando fecero l'Accademia militare insieme. [...] Russ è sempre stato un bell'uomo e lo è tutt'ora che ha oltrepassato la quarantina da un pezzo: grande e dalle spalle larghe, con i capelli brizzolati e...