Ciao, scusate se non scrivo più ogni giorno, ma dopo tutto nella mia vita ogni giorno ormai, essendo sempre lo stesso, non ho mai grandi novità da raccontare. In questi due giorni non mi sono successe grandi cose, ormai le mie giornate sono formate dalle solite cose, io che vado a scuola o resto a casa ,come oggi, che resto solo, che mi sento uno schifo eccetera eccetera... ieri però è successa la cosa che aspettavo da tempo, dopo mesi di fermo, sono tornato a giocare a calcio, nel mio adorato ruolo! Non avete idea, della liberazione, della libertà che brovavo nel gridare, buttarmi a destra e a sinistra, "volare liberamente per difendere la mia porta!" mi sono sentito libero e vuoto dopo tanto tempo, tornando a casa con il sollievo dentro, anche se dolorante, per passare poi una serata tranquilla in compagnia di Axel e della mia adorata musica, dove per l'ennesima volta rifletto su tutto, per poi farmi sempre la stessa domanda senza darmi mai una risposta, " piacerò mai alla gente per quello che sono in realtà?" beh, più giorni passano e più inizio a credere che non ci sia persona a cui piaccio per quello che in realtà sono, non so più cosa fare davvero... mi sento in continua confusione, non so che fare, come comportarmi, sono alla continua ricerca della maschera giusta per poter piacere, beh per ora ancora non l'ho trovata, ne ho provate tante, chissà se la prossima, o la prossima ancora saranno efficaci, beh, questo non lo saprò mai. Ieri inoltre ho avuto pure teatro, la mia "I" non c'era, e già questo mi ha dispiaciuto davvero tanto, ormai sono come abituato a vederla ballare a teatro, e non vederla beh mi ha creato un grande dispiacere, ieri ho aiutato però delle ragazze a fare le prove con i ballo, io ero l'addetto alla musica, e ho guardato la coreografia di entrambi i balli, il tema dei due balli era il bullismo, beh, inutile dire che vedendo quei due balli, veramente belli, mi sono messo quasi a piangere dal forte messaggio che mandavano, vedere, una persona soggetta al bullismo, ribellarsi sconfiggendo i buli per poi riaiutarli a sua volta a rialzarli, beh e stato un forte messaggio per me, perché dopo tutto io non ho mai avuto la forza di sconfiggerli, ed è sempre stato questo il mio errore, il non reagire, dopo aver visto quella coreografia mi sono chiesto tra me e me," e se al posto di incassare avessi fatto come quella ragazza, ovvero ribellarsi e sconfiggerli? Le cose sarebbero cambiate?" ho passato gran parte del tempo a riflettere, ma non ho ottenuto l'ennesima risposta alle mie domande, alla fine prima di uscire dalla classe dove stavamo provando, notai che vicino alla lavagna, c'era il pennarello per scriverci sopra, lo presi e chiesi al professore, che era li con noi, se potessi scrivere una frase, una volta ottenuto il suo consenso scrissi questa frase, "Nankurunaisa, credo sia una delle parole più belle del mondo, è giapponese, e significa, col tempo si sistema tutto" non credo ci sia frase migliore di questa, perché dopo tutto ciò che dice e vero, col tempo, tutto si può sistemare, il tempo e meraviglioso per questo, il futuro in particolare, perché ci da anche l'occasione di sistemare i nostri errori nel passato, poter capire, ragionare e porre fine ai nostri errori trasformandoli in obbiettivi realizzati, a me il mondo visto da questa prospettiva mi ha sempre affascinato, perché e intrigato, pieno di segreti, pieno di indovinelli, piena di combinazioni il quali, dopo tutto, sono sempre giuste, soltanto che ho imparato che queste combinazioni, aprono porte diverse per ognuno di noi, e quindi, per ogni porta c'è un futuro diverso, un giorno mi piacerebbe capire perfettamente il mistero che circonda tutto ciò che viviamo, capire e risolvere l'indovinello del futuro. So di non essere l'unico, ma mi piacerebbe insieme a molti capire, come funziona tutto ciò che viviamo, e il mistero più grande, e questo mistero tutti noi, lo chiamiamo mondo, buonanotte.
Fine giorno 15
STAI LEGGENDO
life is strange, adolescente complicato
Non-Fictionquesto libro parla di tutte le difficoltà e imprese che sopporta un'adolescente come tanti, un autobiografia sul quale io stesso ho voluto basarmi, per le mie continue esperienze nel mondo assai difficile e bello dell'adolescenza.