Ciao, è passato tanto tempo, dall'ultima volta che ho scritto qualcosa qua, mi spiace lasciare da parte un lavoro così bello come questo, sono passati tante settimane nella quale sono accadute eventi per lo più sempre in degrado, ho iniziato con una settimana dettata per lo più dal bullismo, dalle prese in giro, dal continuo sfottere delle persone nei miei confronti, "scherzando" sul mio cognome e facendomi passare per uno zimbello, per una persona che non vale nulla, che sembra quasi senza cervello, quando poi... le vere persone senza cervello sono loro, che si fermano alle sola apparenza, iniziata la seconda settimana abbiamo iniziato al lunedì con una espansione scolastica in un asilo nido, durante il tragitto in autobus continuavano a scherzarmi e fare cori ridicolizzanti sul mio cognome, sia all' andata che al ritorno, sentirsi dire il proprio cognome, ridicolizzato e detto da persona che ridono solo guardandoti in faccia beh... non credo ci sia una cosa peggiore. Il venerdì è stato il giorno della gita.. durante il viaggio fortunatamente non hanno fatto quel coro, a cui ogni volta che lo fanno, rispondo con un sorriso e spero semplicemente che questo incubo finisca al più presto. La gita è stata a Genova, posto che ho visitato tante volte in passato per colpa della mia salute. Mi ha fatto piacere rivedere il mare.. per cui ho pianto momenti di dolore ma con cui allo stesso tempo ho condiviso innumerevoli sorrisi, rivisitando posti come l'acquario, le vecchie vie, e le piazze, principalmente da solo, senza restare particolarmente in un gruppo, rimanevo per me, parlavo con qualcuno e provavo a integrarmi con qualcuno, ammetto che come gita non è stata poi tanto male, al ritorno un po' di sberle sulla testa, ma poi cambiando di posto sono riuscito a passare un ritorno tranquillo, con la mia solita musica nelle orecchie che mi isolava da tutto il casino circostante. Pochi giorni dopo la gita mi ritrovai a piangere la scomparsa di una mia amica, Valeria, una ragazza giovane malata di cancro con la quale ci eravamo conosciuti su un applicazione di incontri... si e spenta la sera del 18 aprile... non molti giorni fa insomma... e col dolore nel cuore per la scomparsa della mia amica più cara ci si mise ancora il problema coi compagni... dopo alcuni giorni di quiete. Oggi, infatti, nell'ora di scienze umane il nostro professore si è lamentato delle poche persone seguono la sua lezione mentre altri, stanno soli a giocare al telefono, facendoci un discorso molto bello e dettagliato dopo ci ha invitato a dire la nostra. Una mia compagna ha detto che dovevamo farci un' esame di coscienza e cercare di migliorare, io giustamente ho detto " anche io la penso come te" per poi aggiungere " tutti noi dovremmo comportarci per l'età che abbiamo, c'è gente che sarebbe dovuta uscire tempo fa dalla scuola, eppure e qua a comportarsi come bambini" detto questo sono andato a casa, essendo che non avevo voglia di fare ginnastica. Una volta tornato a casa notai sul telefono che ero stato rimosso dal gruppo dalla classe, e così chiesi all'amministratore del gruppo il perché ero stato buttato fuori, lui mi rispose le lo fece per ordine degli altri, solo perché avevo detto la mia su una riflessione, io dalla rabbia mi sono isolato di nuovo ancora più di prima, rinunciando al teatro scolastico e col dubbio se continuare in quella scuola oppure no... e tutto il pomeriggio che sto riflettendo su tutto questo, sto anche riflettendo se domani andare a scuola per affrontare quelle persone, col pericolo di arrabbiarmi tanto e col finire magari col dire cose esagerate oppure di lasciar andare e ripresentarmi a scuola martedì magari con la mente più fresca e magari con le acque più calme, ammetto che sono in una situazione molto difficile, proprio come lo ero alle medie, o alle elementari, ho intenzione di non essere più un'oggetto per il comodo degli altri, voglio proprio vedere come faranno le persone senza il mio contributo, magari meglio o forse peggio, questo lo saprò solo se inizierò a cambiare e diventare più forte caratterialmente, domani scriverò come è andata... sperando in bene... ora vado a portare fuori Axel, buonanotte e spero che domani il futuro mi guidi sulla corretta strada e sulle scelte più saggie.
Fine giorno 22.
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life is strange, adolescente complicato
Não Ficçãoquesto libro parla di tutte le difficoltà e imprese che sopporta un'adolescente come tanti, un autobiografia sul quale io stesso ho voluto basarmi, per le mie continue esperienze nel mondo assai difficile e bello dell'adolescenza.