Ehi, oggi è domenica, scrivo perché ieri mi è successa una cosa un po' diversa dal solito. Ieri ero con i miei amici a Intra per fare un giro come al solito, inizialmente siamo andati ai baracconi, e ci siamo fatti un paio di giri sugli autoscontri, quando abbiamo finito aveva iniziato a piovere, e così decidemmo di rincontrare i nostri altri amici che non erano venuti ai baracconi con noi. Un mio amico, Alessandro, aveva fatto venire con lui due ragazze "K" e "R", prima di rincontrare il nostro amico, ci eravamo fermati in un bar, e io avevo bevuto 5-6 bicchierini di vodka, quindi ero abbastanza allegro, lucido, ma un poco allegro. "K", ragazza altina dai capelli dorati con una gonna, degli stivali e una giacca di pelle nera, rimase tutta la sera con Andrea, invece "R" ragazza bassa, con anche lei una gonna degli stivali neri e un pullover rosso rimase con me, visto che pioveva decisi tutto il tempo di tenermela vicina, scherzando e ridendo ero riuscito a risultare simpatico ai suoi occhi, io da bravo ragazzo la proteggevo sotto un' ombrellino mentre il mio braccio la teneva stretta al mio fianco per non farla bagnare ulteriormente, io col cappuccio della mia giacca rimasi sotto l'acqua, mentre almeno lei, era all'asciutto sotto tutta quella pioggia. Era la prima volta che facevo così il "gentiluomo" con una ragazza che non conoscevo e con cui non ci avevo mai parlato, eppure mi veniva naturale, lei piccola ragazza col piercing al maso dal naso piccolo e dalla faccia paffuta. Io Andrea e Alessandro accompagnammo "K" e "R" in piazza, "K" salutò Andrea con un abbraccio e un bacio sulla guancia, e "R" fece lo stesso con me. Ora potrete dire "beh? Cosa c'è di così strano?" beh in principio nulla, sono io, che non essendo mai stato abituato a rapporti così ravvicinati con tante ragazze anche un semplice bacino in segno di amicizia mi risulta strano. Mentre tornavo a casa con mio papà dopo che i genitori di Andrea mi avevano riportati a Gravellona, ricevetti un messaggio da Alessandro con il numero di "R" e con scritto vicino "ho notato come eravate vicini stasera, scrivile, magari succede qualcosa" appena arrivato a casa, un po' titubante se scriverle o no, decisi di inviarle un semplicissimo "ciao :)" lei dopo pochi minuti rispose, e parlando un po' della serata di noi stessi, mi disse che era fidanzata, e li subito mi sorse il dubbio magari di aver esagerato, che magari non dovevo spingermi cosi in là per magari proteggerla dalla pioggia. Quando andai a letto le diedi la buonanotte, e con aggiunto un "ti scrivo domani se vuoi", da li, fino a stasera non ho ancora ricevuto una risposta, ma vabbè, magari dovevo aspettarmelo che non poteva essere nulla di chissà che, dopo tutto, se non funzionerà con lei, con "I" o con altre, beh, ci sarà qualcuno, prima o poi che sopporterà un disastro come me. Stasera ammetto che mi sento come tanti altri giorni, impassibile, vuoto, rinchiuso in camera al buio a scrivere qua, con la radio accesa ad ascoltare Ed Sheeran, ammetto che le melodie nelle sue canzoni riescono a farmi riflettere, a farmi pensare e allo stesso tempo mi rilassano i nervi e la mente. Se potessi scegliere il modo migliore per cui vivere un giorno di sicuro sarebbe questo, isolato, in pura tranquillità, senza telefono, solo col mio computer, e la mia adorata musica, e solo con me. Me e me stesso rimanere anni o magari secoli a sgolarmi e cantare col cuore e delicatezza le canzoni di Ed. mi piacerebbe tantissimo vivere solo nel "mio" mondo, quel mondo semplice, particolare per gli altri ma rassicurante e protettivo per me, dopo tutto, ognuno di noi ha il proprio mondo, unico per noi stessi ma strano per gli altri, in compagnia di noi, perché alla fine, noi odiamo noi stessi più di qualunque altra cosa, ma in fin dei conti noi stessi ci saremo sempre per noi "siamo quelli che odiamo di più ma quelli che restano sempre". buonanotte.
Fine giorno 25
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life is strange, adolescente complicato
Non-Fictionquesto libro parla di tutte le difficoltà e imprese che sopporta un'adolescente come tanti, un autobiografia sul quale io stesso ho voluto basarmi, per le mie continue esperienze nel mondo assai difficile e bello dell'adolescenza.