Ciao, oggi è domenica, e domani inizierà l'ennesima settimana, sperando come sempre, che possa andare sempre meglio delle altre volte, fino a stasera mi sentivo diversamente dalle altre volte, mi sentivo positivo, però stasera...dopo l'ennesima verità detta da una ragazza mi sono sentito di nuovo inutile su questo mondo... sto avendo ancora la voglia di suicidarmi...ma con la musica questo dolore si sta trasformando in lacrime sempre più fitte, sempre più cariche di dolore. In questi giorni gli avevo passati davvero bene ero uscito coi miei amici a vedermi un film al cinema, per la prima volta non mi sentivo in quella pressa famosa che sentivo ogni volta, incredibile, mi sentivo così in pace, cosi carico, mi sentivo libero di parlare, libero di scherzare sentendomi a mio agio, ridere e sorridere, c'era anche una ragazza "C" con la quale ho parlato quasi tutta la sera di tutti gli argomenti più possibili legati ai film e sul nostro futuro nel campo della medicina, continuando a parlare è saltato in ballo il mio problema di salute, dopo averglielo spiegato mi sono sentito dire le ennesime parole "wow sei proprio un ragazzo forte" abbiamo continuato a parlare fino a quando non era arrivata l'ora di prendere la mia corriera che mi avrebbe riportato a casa, lei come saluto mi ha abbracciato, avete presente quel tipo di abbracci che li senti davvero? Che sono veri intendo, forti e carichi di amore, di amicizia e di bene, io sono rimasto di stucco, non sapevo come reagire, non essendo un ragazzo che spesso viene abbracciato beh e stata una cosa del tutto inaspettata, io infatti al primo abbraccio non ho contraccambiato, però al secondo che ci siamo dati prima di andare l'ho stretta anche io forte come per dirle quasi "grazie" un grazie che stata a significare che quell'abbraccio mi aveva fatto sentire compreso per la prima volta nella mia vita, è un effetto strano quello che provo nel ricordare quel momento ricordo che dopo quell'abbraccio mi sono sentito alleggerito, come se uno dei tanti dei miei problemi sia morto con quell' abbraccio cosi forte. Durante il viaggio di ritorno in corriera con Federico ho riflettuto tanto sul benessere che ho provato in quel momento nel stare con quelle persone, sarò forse sulla via del trovare le mie prime vere amicizie? Beh una volta non ci avrei scommesso una lira, che per me risultava impossibile trovare delle vere amicizie, eppure adesso mi sto ricredendo, mi ricredo sul fatto che dopo tutto il segreto e essere se stessi negli schemi ma se con le persone giuste sgarrare ogni tanto, dico davvero non mi sono mai sentito così accettato dalle persone come ieri. Adesso per calmare i nervi e trattenere le lacrime sto pensando alle giornate passate con quelle persone, pensare alla musica, cantare con delicatezza ogni strofa di canzone che mi si presenta sul telefono, mentre sono qua, a scrivere il 21° giorno di questo diario depressivo che illustra la mia vita con le sue lunghe discese e le sue ripide e faticose salite che spero di poter concludere dicendo "credo che finalmente ho trovato la mia vera ragione di sorriso" e non con la macabra frase "sono arrivato alla fine del mio cammino verso la morte, addio". Mi chiedo come mai tutto questo accada adesso, come mai accade adesso? Mi sta capitando proprio adesso che le capisco più rapidamente, perché dopo tutto fino a non tanto tempo fa non conoscevo il pieno significato e il benessere che si trova in una amicizia, beh sono arrivato a quasi 17 anni per conoscere i benessere dell'amicizia, almeno, lo sto iniziando a provare piano piano, dopo tutto preferisco fare con calma, preferisco fidarmi piano piano, che magari tutto in una botta per poi rimanere deluso, spero che possa durare questo benessere e possa trasformarsi in un bene che soffoca il grande dolore dentro di me, ora devo andare, e mezzanotte e domani ho scuola, buonanotte a tutto, vi auguro di addormentarvi con il sorriso e risvegliarsi con tale stampato sul viso
Fine giorno 21
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life is strange, adolescente complicato
No Ficciónquesto libro parla di tutte le difficoltà e imprese che sopporta un'adolescente come tanti, un autobiografia sul quale io stesso ho voluto basarmi, per le mie continue esperienze nel mondo assai difficile e bello dell'adolescenza.