Capitolo 30

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Dopo la ricreazione, rientriamo in classe e dopo 5 minuti arriva la peof d'inglese. Entra con un gran sorriso guardandoci tutti con sguardo dolce. Fin qui tutto bene, appena si siede dietro la cattedra esclama "Verifica a sorpresa,caei ragazzi". Nei giorni in cui fa cosí la odio da morire, non avevo studiato niente l'unica cosa che speravo era di ricordarmi qualcosa.

Passa tra i banchi con un sorriso premuroso e dolce, ma in fondo era una stronza. Arriva da me mi mette il foglio sul banco e dice a bassa voce "Dai il meglio,non voglio che i tuoi voti si abbassano" io annuisco e basta. Sembrava piuttosto semplice erano 15 domande a crocette e due aperte.

Prima di rispondere leggo tutte le domande, cosí posso pensare a cosa rispondere. Sul mio tavolo si posa un foglietto e vede Lucy che sta parlando con la prof, sul biglietto c'era scritto che voleva sapere la 3 e la 7... Quelle per fortuna le sapevo, quanto sta tornando indietro le passo il foglio senza farmi vedere dalla prof. Rispondo a tutte e poi al suono della campanella consegno il test.

Almeno questa era andata bene e spero di prendere un bel voto. La quarta ora passa tranquillamente memtre disegno un vaso merdoso di fiori. Appena finita anche l'unica ora esco fuori con le mie amiche. Non andiamo dagli altri ma restiamo in disparte.

Mentre cammino per andare a casa vedo Nathan che parcheggia la macchina davanti a casa sua. Esce dalla macchina e mi vede accellero il passo ma inciampo e cado a terra come una cogliona e penso "che giorno di merda!". Mi alzo e sistemo i miei vestiti, come alzo lo sguardo vedo lo stronzo che ride "Oggi è proprio un brutto giorno per te eh?" "Stai zitto che è meglio", si avvicina a me e tocca il mio labbro "Ti sta uscendo il sangue,vieni un attimo a casa mia cosí te lo medico".

Entriamo a casa sua e mi guardo intorno notando la bellezza di quella casa. Rimango ferma sul varco della porta e lui mi da una spinta per farmi spostare, mi giro e lo guardo male ma lui mi risponde "Eri in mezzo alla porta". Vado in cucina e mi siedo sopra al tavolo "I tuoi non ci sono mai?", viene verso di me con il kit di prontosoccorso "Quasi mai,sono sempre fuori per lavoro" "Anche i miei". Inizia a medicarmi, la ferita un po fa male e sento solo un bruciore.

Mi guarda il labbro e mi sento abnastanza a disagio con lui. Lo osservo e lentamente si avvicina alle mie labbra e con la sua lingua lecca un po del mio sangue. Rimango immobile, e anche se ho voglia di baciarlo, non reagisco, Lui si stacca "Esco un attimo", prende le sigarette ed esce nervoso. Sistemo la scatolina e poi lo raggiungo di fuori, appogiandomi al muro vicino a lui. "Mi dai una sigaretta?" chiedo titubante, me la passa insieme l'accendino e la metto in bocca accendendola.

Siamo stati fuori un'ora e mezza, abbiamo riso e scherzato ed ora guardiamo i cartoni come da piccoli. Mi mancavano questi momenti. Tranquillamente gli chiedo "Perchè non diventiamo amici come prima senza trattarci di merda?", mi guarda strano ma poi risponde "Certo, ad un patto con gli altri comportiamoci normalmente...a volte possiamo fare gli amici davanti a loro ma nom sempre" mi porge la mano ed io la stringo.

Abbiamo passato un bellissimo pomeriggio giocando anche con la play. Ora sono le 21 e sono tornata a casa dopo tutte le risate. Penso che andrò a dormire, ho risposto poco al telefono e l'unica chiamata a cui ho risposto è quella di mia madre. Ero più che felice.

S.a.
Okay lo so sono una brutta persona...dovevo postare tempo fa il capitolo ma mi sono scordata. Tadá una sorpresina i due sono diventati amici per voi durano come amici?

Sex,drug,smoke and You #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora