Mi svegliai in una camera di ospedale dall'arredamento.
Ero attaccata a dei fili che conducevano presumo all'ossigeno, la macchinetta scattò ed entrò un'infermiera.«Signorina, come sta?» Mi chiese stupita
«Bene, mi gira solo un po' la testa»
«Non si muova, ora chiamo il dottore» Disse sorridendo.
Sorrisi di rimando, uscì e feci un sospiro.
Chi mi aveva spinto? Era da tanto con me nel bosco? Edward?
Non farebbe mai una cosa del genere, giusto?
Jocelyn.
Lei avrebbe potuto farlo, come suo padre.Arrivò il dottore.
Mi guardò attentamente.«È da tre giorni che dorme, si è risvegliata più presto di quanto fosse stato previsto» Disse tra se e se.
Tre giorni? Ho dormito per tre giorni? A me è sembrato dieci minuti.
«Se tutto va bene, domani potrà tornare a casa» Disse sorridente
Sorrisi falsamente, non volevo.
Non volevo rivedere Edward.
Uscì insieme all'infermiera.
Sentì un leggero bussare.«Avanti»
Edward entrò.
In tutta la sua bellezza, con quella maglietta che lasciava intravedere i suoi splendidi pettorali.«Clarissa.»
Mi guardò.
Avrei voluto dirgli baciami, ma non potevo, non eravamo nulla.
Si avvicinò e si sedette sul letto.«Scusa, non volevo farti del male, ero accecato dalla rabbia.»
«Tu sai come mi sono sentita? Mi hai quasi strangolata, cosa dovrei pensare?»
«Non volevo Clarissa.»
«Non posso, è meglio se ci prendiamo delle distanza.»
«Senti Clarissa, ho sbagliato ma anch'io sono stato male.»
«Che faccia tosta, mi fai del male e poi fai anche la vittima!»
«Non mi metterò di certo a pregarti di perdonarmi, quindi ciao!»
Se ne andò furioso.
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Occhi dannati
Literatura FemininaPossono due anime totalmente diverse incontrarsi, diventare una cosa sola? Già so cosa starete pensando, troppo diversi per esserlo ma questo non sarà lo stesso per Edward e Clarissa, loro saranno l'eccezione alla regola. Tra regole trasgredite, una...