Capitolo 7

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«Si sta svegliando» Sentì una voce sconosciuta parlare.

Aprì lentamente gli occhi.
Mi ritrovai un uomo in camice bianco davanti ed Edward vicino a me seduto sulla sedia.

«Dove sono?» Chiesi confusa.

«In ospedale signorina, è stata colpita al cuore. È un miracolo che una ferita così grave si sia vendicata!» Edward mi guardò scioccato.

La sua espressione si tramutò in un sorriso splendente.

«Ti sei svegliata.»

«A quanto pare sì» Dissi massaggiandomi la nuca.

«Faremo dei controlli e se tutto va bene entro domani potrà tornare a casa» Mi riferì il dottore.

Annuì, se ne andò e rimasi sola con Edward.
Un silenzio imbarazzante regnò nella camera di quell'ospedale.

«Come mai sei venuto?» Chiesi infine.

«Ti ho trovato sul ciglio della strada, sanguinante e ti ho portata qui»

«Potevi benissimo restare con Jocelyn» Dissi ironica

«Se non fosse stato per me adesso saresti ancora lì, probabilmente anche morta!» Esclamò furioso

«Avrei preferito morire che svegliarmi con te vicino, quella puttana mi ha rapita e picchiata e tu lo sapevi, ma ci sei andato lo stesso!» Sputai.

Mi guardò dispiaciuto e abbassò la testa.

«Mi dispiace.» Sussurrò

«Troppo semplice dire 'mi dispiace' come se non fosse successo nulla!»

«Clarissa so che ti aveva rapita, picchiata e altro ma io non c'entro nulla, volevo farmela e me la sono fatta!» Ringhiò.

Delle lacrime mi rigarono il viso.

Ma io non c'entro nulla!

Lui non c'entrava nulla, secondo lui. Quella ossessionata e pazza mi aveva fatto del male per lui.

«Vattene e già che ci sei anche al diavolo.» Dissi in un sussurro.

Se ne andò sbattendo la porta dietro di sé.

Occhi dannatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora