Vorrei non averti mai conosciuto Edward Monroe.
Sei il ragazzo senza cuore che ha preso il mio, senza chiedere il mio permesso.
L'hai rubato, senza spiegazione e senza rimorsi.
Grazie di farmi soffrire per amore Mr. Monroe.
Mi prese le mani e le mise attorno al suo collo, rientrai dal mio stato di shock e non potei fare altro che lasciarmi andare.
Non pensare al futuro ma solo al presente.
A quello che sento, che provo e che amo.
Edward Monroe.
Si staccò ed ebbi avuto l'occasione di guardare i suoi occhi smeraldi, in cui ogni volta mi ci perdevo.
«Perché mi hai baciata?»«Mi andava di farlo.»
Mi staccai bruscamente da lui e lo spinsi.
Diedi dei pugni sul suo petto con le lacrime che respingevo di far uscire.«Ti andava di farlo, anche a me mi verrebbe di darti un calcio nelle palle ma ancora non l'ho fatto, come puoi usare così una persona e non aver rimorsi, tu ce l'hai un cuore?»
«No, io non ce l'ho e non ho bisogno di averlo, so solo che se ami sei fregato, diventi vulnerabile e io non vorrò mai provare questa sensazione!»
«Se non lotti per quello che ami è normale che è doloroso. È doloroso amare ma è anche piacevole sapere di avere una persona al tuo fianco che ti sostenga, che ti ami!»
«È tutto solo dolore, sei fottuto se ami e io non amo e mai lo farò quindi mi posso ritenere una persona che ancora è sana di mente e non è diventata sdolcinata!»
«Tu non sei sano di mente, tu sei pazzo se pensi che non amerai mai, ognuno di noi nella vita alla fine s'innamora quindi mettiti l'anima in pace che non si fa eccezione per te!»
«E tu chi sei per dirmi cos'è la vita, se mi innamoro e che sono pazzo? Smettila di fare la parte della perfettina che ancora ci vuole strada finché arrivi ad essere un esempio»
«E tu, chi sei? Sei uno stronzo che si crede Dio in persona, fammi uno squillo quando sarai cresciuto!»
Presi le valigie e uscì di casa, vagai per le strade non sapendo dove andare.
Non avevo amiche dove poter restare.«Come mai sola?» Mi girai di scatto al suono di una voce alle mie spalle.
Charlie.
«Charlie, che vuoi?» Dissi esasperata
«Come mai una perfettina come te gira per le strade con due valigie in mano e nel cuore della notte?»
«Perché sto andando in Hotel se non ti dispiace» Dissi sorridendo falsamente.
«L'Hotel sarebbe il parco o le panchine? Pensi che non sappia che non hai una casa e nemmeno soldi da poterti permettere una notte in Hotel?» Disse ridendo
«Okay, ora cosa vuoi?» Sbuffai.
«Se facessi meno la schizzinosa potrei ospitarti nel mio appartamento»
«Non andrò mai a letto con te!»
«Ma nemmeno ci tengo, invece di aver sulla coscienza di averti lasciata qui , vieni con me»
Lo seguì sbuffando.
Arrivò davanti ad una casa per non dire villa.«Ecco la mia umile dimora»
«Umile?» Inarcai un sopracciglio.
«Beh sì, non posso darti torto, è abbastanza grande»
Entrammo e mi fece vedere la mia stanza.
Mi sembrava tutto così familiare ma non so da dove e come.
Se ne andò e iniziai a disfare un po' di cose dalla valigia.
Non avevo intenzione di rimanere per sempre qui, non volevo essere un peso.
Appena mi sarei trovata un nuovo lavoro, avrei cercato casa.
Mi squillò il telefono, ormai vecchio di alcuni anni, non lo più cambiato per mancanza di soldi.
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Occhi dannati
ChickLitPossono due anime totalmente diverse incontrarsi, diventare una cosa sola? Già so cosa starete pensando, troppo diversi per esserlo ma questo non sarà lo stesso per Edward e Clarissa, loro saranno l'eccezione alla regola. Tra regole trasgredite, una...