Capitolo 4

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«Ci diceva che litigava quasi sempre con Knowles, che una volta l’aveva pure picchiata, noi le avevamo detto perché non lo lasciava e diceva che la minacciava, se avesse parlato la sua vita sarebbe finita.»

«Lui è venuto qui qualche volta?»

«Sì, quando veniva lei, come se non volesse lasciarla sola.»

«Enya le ha mai parlato si un certo Cliffer?»

«No, perché?»

«Sospettiamo che avrebbe potuto fare lui il lavoro sporco al posto di Knowles.»

«Ho sempre sospettato che Knowles fosse un assassino» Disse sprezzante.

«Bene, dica a sua madre appena può di raggiungerci in centrale, grazie.»

«Certo, grazie a voi.» Disse.

«Arrivederci» La salutò Scott.

Ce ne andammo ed entrammo in macchina.

«Qui qualcosa non mi torna» Mormorai.

Guardai alla finestra della casa Blige e vidi la sorella della vittima fissarci, quando se ne accorse che la osservavo tirò le tende e se ne andò.

«È molto strano che la sorella non fece nulla per aiutare la vittima»

Annuì in risposta.
Arrivammo in centrale.
Cercai nell’archivio la sorella della vittima e la trovai.
Elizabeth Blige.
Andai alla lavagna e scrissi.

Ore 11:42, nuovo sospettato.
Sorella della vittima, Elizabeth Blige. Appesi la foto della sorella e guardai lo schema.
Knowles, Cliffer e Blige.

C’entravano qualcosa tutti e tre?

Knowles: fidanzato della vittima, violento e possessivo.
Cliffer: amico fedele di Knowles, rapinatore, assassino e violento.
Blige:sorella della vittima, sospetta,  misteriosa e con precedenti penali.
Elizabeth aveva dei precedenti penali per aggressione in luogo pubblico e tentato rapimento, tutto era collegato tra loro.
L’unica cosa che non era chiara era la motivazione per cui la sorella avrebbe voluto uccidere la vittima.
Soldi? Egoismo? Gelosia?.
Tutte domande senza risposta.
Ho il presentimento che la vittima non sia stata uccisa nel vicolo, bensì sia stata portata lì già morta.
Ma perché?

«Clarissa, Clarissa»

Qualcuno mi chiamò.
Mi girai e vidi Mariah.

«Dimmi, ci sono nuove notizie?»

«Ebbene sì, sulla vittima sono state trovate tracce di DNA, appartengono a Elizabeth Blige.»

«Ora tutto quadra, grazie Mariah» Dissi correndo.

«Scott vieni con me e chiama i rinforzi»

Lui annuì.
Le squadre di polizia ci raggiunsero in poco tempo, mi misi il giubbotto antiproiettile e presi la mia pistola.

«Tu vai da Cliffer, io vado da Elizabeth. Gerry tu invece vai da Knowles, sono stati loro ad uccidere la vittima per prendere i suoi soldi, con cui voleva fuggire da Knowles. Hanno voluto fare spartirsi poi soldi e scappare dal paese. Ora tutto quadra perfettamente, dobbiamo andare prima che ci scappano!»

Ci dividemmo e andai da Blige. Arrivai giusto in tempo quanto per vederla con un borsone nero in mano che si dirigeva verso la macchina.

«Metti giù le chiavi e la borsa, ora!» Gridai puntandole la pistola addosso.

Mi guardò intimorita ma all’improvviso entrò in macchina e mise in moto scappando.

«Cazzo!» Digrignai i denti salendo in macchina.

«Seguitemi!»

Iniziai l’inseguimento.

Provai a sparare alle ruote ma presi il finestrino.
Ringhiai per la disperazione. Arrivammo in una strada di senso unico, finché un camion non arrivò di fronte a lei.

«No!» Gridai.

La macchina sbattè contro il camion andando fuori strada, precipitò giù. Iniziò a prendere fumo.

«Un ambulanza sulla statale 120! Fate pres-» Mi bloccai al rumore di un esplosione.

«Tutti a terra!» Gridai. 

Quando non sentì più alcun rumore mi alzai, vidi la macchina in fiamme.  Arrivò anche l’ambulanza e soccorse Elizabeth.

«Come sta?» Chiesi al paramedico.

«Non respira, è morta» Disse sospirando.

Cazzo!
Non doveva finire così!
Chiamai Scott.

«Pronto!»

«Scott! Hai preso Cliffer?» Chiesi

«Sì, lo stiamo portando alla centrale.»

«Elizabeth ha provato a scappare, è andata fuori strada ed è morta» Sospirai sconfitta.

«C’era da aspettarselo.»

Annuì in risposta.

«Ci vediamo alla centrale» Dissi chiudendo la chiamata.

Chiamai Gerry.

«Gerry, l’hai preso?»

«Purtroppo l’ho trovato morto nella sua camera, si è sicuramente suicidato, lo abbiamo trovato con un proiettile nel cuore».

Sbuffai amareggiata.

«Va bene, ci vediamo in centrale»

Chiusi la chiamata e mi avviai verso la centrale di polizia.

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