Ho sete. Mi svegliai con la gola secca. Diedi un'occhiata alla sveglia sul comodino. Erano le tre e cinquantuno. Ma che diavolo...! Mi passai la mano sulla faccia e cercai di riaddormentarmi, ma non ci riuscì. Mi alzai e barcollai mezzo addormentato e a piedi scalzi fuori dalla stanza. Scesi in cucina. Il piano di sotto era vuoto e silenzioso. Presi un sorso di acqua fredda dal frigorifero e ritornai di sopra. Notai della luce che filtrava dalla porta della camera di Nate. Sentì uno strano ticchettio. Rimasi in ascolto, immobile, ma non riuscì a collegare quel rumore a nessun orologio di mia conoscenza. In più era troppo veloce e irregolare. Mi avvicinai un po'. C'era odore di sigaretta nell'aria. Tabacco pesante per giunta. Scossi la testa e andai verso la mia stanza, ma inciampai nel tappeto voluminoso e caddi lungo disteso sul fresco pavimento. Attutì la caduta coi palmi delle mani. Il ticchettio s'interruppe. Sentì una sedia stridere sul pavimento, poi una serie di tonfi.
<<Cavolo!>> esclamò la voce di Nate.
Per un attimo temetti che escisse dalla porta e mi vedesse steso di fronte alla soglia della sua camera da letto. Cosa avrei detto per giustificarmi?! Stavo contando i granelli di polvere sul pavimenti? Facevo le flessioni? Sono inciampato come un'idiota? Ogni opzione mi faceva apparire come un babbeo e, stranamente, m'importava che quell'uomo non avesse una cattiva impressione di me. Restai immobile, ascoltando il sangue che mi scorreva nelle vene. Perché il mio cuore batte così velocemente? Perché sento le gambe instabili? È colpa del sonno? Eppure sono del tutto sveglio, adesso. Aspettai che lo strano ticchettio riprendesse, prima di rialzarmi e sgattaiolare in camera mia il più furtivamente possibile.
Il giorno dopo mi svegliai alle sei e trenta per colpa del caldo. Alla faccia del voler dormire fino a tardi! Feci la doccia e m'infilai una canotta gialla sopra un pantaloncino di jeans al ginocchio. Spalancai bene la finestra. Il cielo era limpido, non c'era neanche una nuvola e il sole batteva impietoso sull'asfalto arroventato e sul capo dei passanti. Non c'era molta confusione. Probabilmente stanno tutti a mare pensai, sospirando. Quanto avrei voluto andarci, anche perché ormai avevo assunto la consueta "abbronzatura da muratore" con braccia e gambe più scure del resto del corpo. Respirai profondamente l'aria fresca, godendomi il semplice "far nulla". Ultimamente avevo sempre fatto doppi turni per mettere qualche soldo extra da parte e quella era la prima mattina di inattività dopo parecchio tempo. Con calma e silenziosamente, nel caso in cui Nate stesse ancora dormendo, scesi in cucina. Per prima cosa faci il caffè. Il suo profumo si diffuse per tutta la stanza. Forte, inebriante, una delizia. Poi stilai una lista della spesa, mentre facevo colazione con un pacchetto di Ringo. Bevvi una prima tazza di caffè, nero. Non vorrei fare paragoni azzardati, ma da anni e anni ho imparato a trasformare l'acqua in caffè, per sopravvivenza! Sentì dei passi sulle scale. Cercai di sembrare rilassato, ma le mani mi sudavano e avevo paura di far scivolare la tazza. Che strano... Nate entrò in cucina. Aveva i capelli scompigliati e gli occhi socchiusi, indossava una camicia a strisce blu e bianche e un pantalone blu chiaro con delle rifiniture dorate ai bordi. Aveva la giacca abbinata drappeggiata sul braccio e una cravatta verde che gli pendeva da due dita. Non vorrà veramente metterla! Pensai. Il padrone di casa avanzò verso di me.
<<Buongiorno.>> salutai cortesemente.
Lui mugugnò qualcosa in risposta, stropicciandosi gl'occhi segnati da profonde occhiaie. Aveva sicuramente dormito poco.
<<Ho fatto del caffè in più, lo vuole assaggiare?>> domandai, senza scoraggiarmi.
Il caffè è il miglior modo per instaurare un buon rapporto.
<<A prima mattina preferisco il tè, ma dubito che tu sia in grado di prepararne uno decente. Accetto il caffè, ma solo perché non ho voglia di cucinare io.>> mormorò lui, sedendosi pesantemente e chinandosi ad allacciare una scarpa.
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Tu sei mio, arrenditi!
RomanceSalve a tutti! Ho deciso di cimentarmi in questo nuovo genere ( storia d'amore gay). Spero che vi piaccia. Commenti bene accetti. Sinossi: Luca Torre si ritrova a convivere col bizzarro e misterioso Nate Ferraro, uomo dagli interessi particolar...