La mia vista era leggermente appannata e mi girava un po' la testa. Le gambe erano deboli.
<<Devo sedermi.>> ridacchiai e cercai di alzarmi a sedere.
Un attimo, quando sono caduto di schiena?
<<Amico, guarda il cielo.>> disse Marvin con voce strascicata, trattenendomi per la spalla giù accanto a lui.
<<Perché dovrei?>>.
<<Il cielo rivela cose...senti queste risate?>>.
Tesi l'orecchio, ma ascoltai solo musica.
<<No.>> risposi.
<<Sono gli alieni sopra di loro, sopra le stelle...loro ci guardano e ridono di quanto siamo patetici.>> continuò Marvin.
<< Se unisci quelle stelle sembra di vedere un orso.>> mi distrasse il fratello.
<<Un orso? Dove?>> domandò Marvin.
<<Là, coglione.>> disse l'altro, alzando la mano e sventolandola in aria.
<<Fottuto bastardo, quello è un falco. Non un orso.>> rise Marvin.
<< Vi sbagliate entrambi. È un pesce!>> esclamò una voce da qualche parte sulla coperta.
<<Si... certo...tu vedi "pesci" ovunque, fottuto frocetto.>> rise il fratello.
<<Sono Camilla, stronzo!>> urlò la voce.
<< Allora fottuta troietta!>>.
<<No... non lo vedo. Per me sono solo fottutissimi puntini luminosi.>> risi io.
<<Tu non hai occhio, bello. Nella vita ci vuole occhio.>>.
<<E culo, non dimenticarlo!>> aggiunsi io.
Avevo la gola secca, ma la mia testa è piuttosto leggera. Preoccupazioni? Perché ero preoccupato? Cercai di ricordarne il motivo, inutilmente. L'immensità del cielo nero e rumoroso mi distraeva.
<<Perché il cielo fa tanto rumore?>> domandai.
<<Non è il cielo, bello. Sono gl'uomini. Il cielo è calmo, il terreno è tranquillo. Sono quei festaioli che rovinano tutto. Grazie a loro non possiamo goderci l'armonia...>>.
<<Armonia?>>.
<<Tra terra, cielo ed erba.>> scoppiò a ridere Marvin.
Si levò da noi un coro di risatine alle quale partecipai anch'io, sebbene non sapessi il perché. Mi arrivò di nuovo la canna. Ne tirai un'altra boccata. Tossì.
<<È diversa.>> mi lamentai.
<<Si, cucciolo. Anche questa è roba buona, tranquillo.>> rise qualcuno.
Non m'importava chi. Sentì svanire tutti i pensieri, come se mi scappassero dalle orecchie e il vento li portasse in giro.
<<Wow.>>.
<<Tu... credi che dopo la morte ci sia una vita migliore?>>.
<<Dipende... La morte di chi?>>.
Un altro coro di risatine a cui partecipai, o credo.
Sentì una mano sulla spalla.
<<Vieni! Giretto.>> disse Marvin.
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Tu sei mio, arrenditi!
RomanceSalve a tutti! Ho deciso di cimentarmi in questo nuovo genere ( storia d'amore gay). Spero che vi piaccia. Commenti bene accetti. Sinossi: Luca Torre si ritrova a convivere col bizzarro e misterioso Nate Ferraro, uomo dagli interessi particolar...