Nate si stagliò sulla soglia dell'appartamento, in camicia bianca sbottonata, cravatta viola allentata e pantaloni neri. Era scalzo.
<<Hei, ciao! Come va?>> chiesi invece, con tono allegro.
<<Beh, a parte l'amore, il lavoro e una dozzina di altre cose... va da schifo anche tutto il resto. Grazie mille!>> esclamò lui, con pesante sarcasmo.
Lo guardai in volto. Oh, ma è ubriaco!
<<Perché diamine indugi sulla porta? Se vuoi entrare fallo e basta.>> affermò, prendendomi il polso e tirandomi dentro.
Chiuse la porta dietro di noi con un colpo del tallone e mi lasciò andare. Si andò a sedere pesantemente sul divano. Mi guardai intorno. Per terra erano sparse molte bottiglie, prevalentemente birra e vino, ma notai anche del Whisky che aveva appena preso dal tavolino. Iniziò a tracannarlo. Ero indeciso su cosa fare. Se fosse stato un mio amico gli avrei strappato di mano la bottiglia e l'avrei portato a letto. Ma lui era un ragazzo più grande di me ed anche più grosso, inoltre eravamo solo conoscenti...
<<Nate?>> chiamai esitante, avvicinandomi lentamente a lui.
Nate alzò lo sguardo ad inchiodarmi con irosi occhi di ghiaccio.
<<È la prima volta che mi chiami per nome.>> affermò.
<<Non so, non ricordo.>> dissi, sedendomi accanto a lui, ma non troppo vicino.
Lo guardai, disposto ad ascoltarlo. Sembrava ancora più giovane, con i capelli scombinati e un piccolo sorriso sardonico che gl'incurva le labbra.
<<Sai, lui mi ha usato.>> disse, singhiozzando.
<<Lui?>> domandai.
<<La mia famiglia l'ha corrotto. Gli ha dato tanti soldi per lasciarmi. Mi ha lasciato.>> continuò, sospirando.
<<La tua famiglia?>>.
È la prima volta che me ne parla, ma forse non è il momento giusto per domande approfondite.
<<Già. Quel maledetto di mio padre!>>.
<<Ehi, porta rispetto! Sono sicuro che lo fa per il tuo bene! È pur sempre parte della tua famiglia!>> sbottai.
Non voglio che ne parli male, specie davanti ad uno come me che non può operare nessun confronto...
<<Famiglia? Luca... non hai ancora capito che una famiglia non si fonda sulla genetica, sui legami di sangue? Una famiglia si fonda su amore e rispetto reciproco. Se manca uno o l'altro o entrambi, si è solo conoscenti. Non importa quanto stretta sia la parentela o da quanto tempo si conosce una persona. Io sono solo al mondo, Luca. Credimi... è brutto voler bene a qualcuno e donargli corpo e mente, per poi essere tradito. L'unico realmente coinvolto ero io. Lo sapevo, ne avevo il sospetto. Però...>>.
Bevve ancora, mentre la mia confusione andava aumentando.
<<Se tu scoprissi che la persona a cui hai donato il cuore ti ha tradito, tra perdonare e dimenticare, dove lo nasconderesti il cadavere? Freezer o giardino?>>.
<<Non abbiamo un giardino, Nate. Stai cercando di dirmi che c'è un corpo accanto al mio gelato?>>.
Lui sogghignò e bevve un altro sorso di whiskey.
<<L'alcool non ti aiuterà a risolvere i tuoi problemi>> gli feci notare.
<<Neanche li peggiorerà.>> si strinse nelle spalle lui.
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Tu sei mio, arrenditi!
RomanceSalve a tutti! Ho deciso di cimentarmi in questo nuovo genere ( storia d'amore gay). Spero che vi piaccia. Commenti bene accetti. Sinossi: Luca Torre si ritrova a convivere col bizzarro e misterioso Nate Ferraro, uomo dagli interessi particolar...