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CORRETTA:



Ancora un po'.... Dai.... Ecco! Mi avvicino ancora un po' e con velocità assurda, in un gesto quasi inesistente, sfilo il portafogli a un uomo di mezz'età che troppo preso dal suo chiacchierare con un compare non si accorge di me.

Così mi allontano, piccola piccola e invisibile. I vantaggi dell'essere così ingenue all'apparenza? Nessuno ti vede, nessuno ti degna di uno sguardo.

Cammino guardandomi attorno a vedere Londra. Bellissima come sempre di mattina...mattina già, ma poi aspetta la notte e vedi come quei caccia bombardieri tedeschi ti rovinano il panorama.

Ebbene sì, siamo in periodo di guerra.

Arrivo davanti l'enorme struttura grigia e fredda, spoglia di qualsiasi felicità. Fuori al cortile ci sono Suor Felicia e molti dei bambini, ma tra questi non vedo né Michael né John.

Vabbè, saranno dentro...

Si, sarà come dici tu...

Cammino verso l'entrata e una fresca brezza invernale mi investe in pieno. Spalanco la porta e il solito cigolio sinistro mi da il benvenuto. Se vi state chiedendo perché mi ritrovo a vivere in un orfanotrofio e' semplice: mia madre e' morta in guerra e mio padre e' praticamente scomparso ai confini, dove c'è il culmine della guerra. Molti lo danno per disperso, ma io so, lo so: lui è vivo.

A risvegliarmi dai miei pensieri e' la voce tremolante ma severa di Suor Matilda.

<La devi smettere di disubbidirmi! Non ti è bastata una botta? Ne vuoi per caso un'altra piccolo mascalzone?!> sento dei singhiozzi frenetici rimbombare.

<Ma no, a che ti servono? Tanto prima o poi toccherà  te...> sussurra, nemmeno il bambino accanto a lei lo ha sentito, ma io si; solo ora mi accorgo che il bambino a cui sta dando una bacchetta sulle mani e' Michael.

Con passo veloce vado verso di lei.

Appena mi vede se ne va, mi rivolge uno sguardo severo e poi si dilegua fuori.

Michael si accascia a terra per poi essere raggiunto da John. <Wendy...fa-fa male...> piagnucola lui.

In effetti ha tutta la mano rossa.

Quella brutta strega... Prendo imbraccio mio fratello e con John saliamo sopra. Oggi ho intenzione di dormire con loro due nel dormitorio maschile, non mi è piaciuta quella frase...

"Tanto prima o poi prenderanno anche te...." Cosa voleva dire?!

Da parecchio tempo ormai succedono cose strane, di notte vengono rapiti bambini, ogni notte, ma il fatto è che sono solo ragazzi, mai ragazze...

Ormai è tardi. Al mercato sono riuscita a prendere un pezzo di pane. Le suore mi hanno dato il permesso di rimanere con i miei fratelli, perché Michael non sta bene quindi per loro è una seccatura in meno se ci sono io.

Molti dei bambini sono già sotto le coperte. Do' un pezzo di pane a Michael e l'altro a John che mangiano tutto velocemente, prima che qualche suora li possa vedere e punire. <Wendy, hai sentito? Altri 4...>

Dice John. <sorellona, io ho paura...> continua la voce sottile e morbida di Michael. <Tranquilli, ci sono io e finché ci sarò io nessuno vi farà male.> Mentre sto per mangiare vedo un bambino, credo arrivato da poco, guardarmi e poi abbassare lo sguardo. Lo guardo anche io e credo abbia l'età di Michael, mi avvicino e li porgo il pane abbassandomi alla sua altezza per guardarlo negli occhi.

<Dai, tieni, ne hai più bisogno tu. Però non fare il timido...come ti chiami?> domando io mentre lui prende il pane dalle mie mani e mi sorride per poi mangiare <Dennis> e' dolcissimo.... <Bene Dennis> mi alzo e vedo che molti sono ancora in piedi.

Ritorno al letto di Michael. <Wendy!! Ci racconti una favola?> chiede John. <Siiii!! Peter Pan! Peter Pan!> urla Michael saltando sul letto.

A quella frase tutti rivolgono la loro attenzione qui accorgendosi che una ragazza e' nel loro dormitorio, ma non ci fanno caso più di tanto. Io ridacchio e lo prendo prima che possa cadere di nuovo sul letto. <che Peter Pan sia...>.

John si sistema sotto le coperte e si volta di fianco verso di noi, mentre Michael si accoccola a me. I più piccoli si sono avvicinati a noi per sentire anche loro. Inizio a raccontare e man a mano che vado avanti vedo che anche quelli della mia età si avvicinano e i più piccoli fanno commenti totalmente rapiti da questa storia, anche se sarà la milionesima volta che la racconto.

<okay okay bimbi sperduti, ora tutti a nanna che domani ci aspetta un'altra faticosa giornata con quelle vecchie streghe delle Suore> tutti ridacchiano e con il sorriso sulle labbra vanno a dormire.

<buonanotte> e poi altri buonanotte si susseguono fra loro come una dolce canzone.

Mentre sto per addormentarmi sento parecchie manine scuotermi <Wendy, Wendy, non riusciamo a dormire, ce la canti una ninna nanna?> ma quanto innocenti possono essere?

Troppo per vivere qui...

Vedo una buona parte dei bambini attorno al mio letto e poi grandi che mi guardano e ridacchiano per la situazione in cui sono, ovviamente eccetto altri che russano il concerto di Mozart...
<Okay okay...>

Twinkle, Twinkle, Little Star

Twinkle, twinkle, little star,
How I wonder what you are!
Up above the world so high,
Like a diamond in the sky.
Twinkle, twinkle, little star,
How I wonder what you are!
When the blazing sun is gone,
When he nothing shines upon,
Then you show your little light,
Twinkle, twinkle, all the night.
Twinkle, twinkle, little star,
How I wonder what you are!
Then the traveler in the dark
Thanks you for your tiny spark;
He could not see which way to go,
If you did not twinkle so.
Twinkle, twinkle, little star,
How I wonder what you are!

Neanche a metà della ninna nanna che già tutti si sono addormentati. A quei pochi che non erano sotto le coperte li porto sui loro letti e gli rimbocco quello straccio che loro chiamano coperta. Infine mi avvicino a Michael e mi infilo anche io nel suo lettino stringendolo a me.

<Buonanotte piccola stella...> e poi Morfeo si decide ad aprire le porte dei sogni anche a me.

*******************
Nel pieno della notte un rumore mi fa svegliare.

<Mhhh, Michael dormi, e' presto ancora...> cerco di stringerlo, ma nulla, non c'è....poi ancora un rumore e tanti altri, come di sfregarsi di corde...ma che?!

Mi alzo di botto dal letto e vedo che quasi tutti i letti sono vuoti, eccetto il mio è quello di John.

<John, John svegliati cavolo! John!> sussurro io per non destare sospetti alle Suore mentre lo scuoto.

<Wendy che c'è? È' presto ancora...> dice con la testa contro il cuscino.

<Sono spariti!>

<Chi?>

<I bambini!> lui si alza di scatto e vede che non c'è nessuno, ma proprio quando sta per parlare una mano si posa sulla sua bocca in contemporanea a me. Ci mettono un sacco nero in testa e noi ci dimeniamo mentre ci portano su grazie a delle corde e cerco di urlare, ma niente, sono più forti. Dalle loro voci suppongo abbiano dai 15 ai 18 anni massimo. Poi un forte odore mi fa perdere i sensi e mi abbandono a quelle braccia, anche se non so chi sia so che è un ragazzo.

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Ehilà! Che ne dite? Ovviamente lasciate perdere la trama perché non so scrivere le trame, ma okay 😂😂😂😂mi raccomando commentate e votate se vi è piaciuta e grazie di aver letto!!😂❤️

Ladra di note || Peter PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora