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CORRETTO:





Siamo arrivati ad una specie di laguna, dire che è stupenda è un eufemismo: c'è una grotta nascosta da una tenda fatta di rampicanti rigogliosi e verde acceso, pieni di fiori viola e azzurri e quando li scosti ti affacci direttamente su un vasto e coloratissimo prato, con fiori di mille colori e specie; poi al centro c'è uno stupendo lago, con l'acqua cristallina che viene giù da una piccola cascata della parete rocciosa.

Nell'acqua ci sono vari massi. Le ragazze fanno un bagno in acqua, poi c'è chi invece gioca sul prato, chi si allena, insomma ognuno fa qualcosa di diverso. Io me ne sto in disparte ad osservare tutto ciò che ho intorno, fin quando non vengo attratta dalla cascata...non so perché, ma qualcosa i dice che quest'isola è tutta da scoprire, che possiamo andare ben oltre ciò che conosciamo, perché forse c'è un'altro pezzo dell'isola che noi non vediamo...

Mi avvicino, senza attirare l'attenzione su di me, al forte getto d'acqua. Passo sotto l'acqua e mi sembra di toccare un telo di seta, non mi bagno, l'acqua sembra compatta e leggera al mio assaggio; quando sono dall'altra parte vedo di essere come dentro una grotta, tutta buia, mi giro verso la radura che è divisa da me dall'acqua, che da qui però mi appare come un telo trasparente e anche i suoni mi arrivano ovattati e le immagini sfocate.

Faccio prima un passo e poi l'altro verso il buio. I miei piedi si imbattono però in un aggeggio che luccica, di argento credo, con cui sono andata a sbattere il mignolo e inizio a saltellare qui e lì mentre mi tengo il dito dolorante. Altro che spade, qui ci muoio con il mignolo dolorante!

<Cavolo che male! Ma che cosa...?!> Mi piego verso lo strano aggeggino splendente e vedo che è una collana, con il pendente in argento che dovrebbe rappresentare un flauto, o almeno credo, è particolare, non l'ho mai visto prima...

Sento che mi stanno cercando, perciò prendo velocemente la collana e la infilo in una tasca del vestito, per poi ritornare alla radura, senza farmi vedere.

<Sono qui!> urlo, portando la loro attenzione su di me.

<Ah eccoti! Tu sai combattere, vero?> domanda una di loro. Io annuisco e loro ghignano divertite...ma cosa?

<Beh, allora non ti dispiacerà mica se, ehm...ecco si, ti mettiamo alla prova,vero?> Io annuisco e sorrido a mia volta.

Le bimbe sperdute si sono raggruppate a cerchio attorno a me, chi sedute a gambe incrociate, chi in ginocchio, altre persino stese con la testa fra le mani. Mi tolgo il mantello poggiandolo a terra e nel frattempo sfodero la spada.

Si fa avanti Faith.

<Combatterai contro di me, dato che qui sono la più forte. Se riuscirai a battermi, senza usare i poteri, sia chiaro....diventerai automaticamente tu il capo delle bimbe sperdute.> annuncia lei.

A questo io annuisco e poi Ella fa il richiamo, seguita dal resto del gruppo. Faith inizia a girarmi attorno e alla fine camminiamo in tondo, un po' come i lupi prima di un duello...mi ricordo vagamente di me, mi ricordo quando ero piccola, con un uomo, la spada tra le mie piccole mani e io e lui che ci guardavamo; lui con un sorriso fiero in volto e io una finta faccia seria, mentre si vedeva che ridevo.

<Concentrati Lily, non distrarti.> dice una voce dietro di me, Ella.

Lo stesso quell'uomo fa con la bambina, solo che la chiama Wendy. Faith scatta e anche l'uomo, ma la piccola fa una giravolta e lo scansa agilmente, io seguo i suoi passi, come in una danza... La piccola porge la lama affilata contro l'uomo che le sorride, ma nello sguardo di Faith non una nota di allegria, solo concentrazione.

Io rimango ferma e tutte trattengono il fiato. La piccola scatta e io con lei, ma fa una finta, illudendo l'uomo e gli passa da sotto le gambe alzandosi dietro di lui e puntandoli la spada contro la schiena, io seguo le mosse della bambina e riesco a passare anch'io dietro la mia avversaria con un elegante balzo in aria.

So di avere una particolare abilità, anche senza usare i poteri e so che lo devo al fatto di qualcosa che mi è successo in passato, una particolare attività fisica, però ricordo che non mi piaceva...poi un solo ricordo mi riaffiora velocemente: io che sfilo un pezzo di pane da un tavolo e scappo via, ma nessuno si è accorto di nulla, io ero una ladra.

Poi l'immagine se ne va e vedo Faith che scatta verso di me, la bambina non la vedo più, per cui ora me la devo cavare da sola. Giro su me stessa evitando che la sua lama si andasse a scontrare col tessuto del mio vestito, ma nel frattempo sono riuscita a raggirarle la lama e adesso siamo la mia faccia difronte alla sua, divise solo dalle lame poste a x.

Mi allontano velocemente e senza darle il tempo di capire le tolgo la spada con un gesto veloce, facendola atterrare al di fuori del cerchio, conficcata nel terreno, proprio accanto al mio mantello. Tutti ci stanno fissando sorpresi, alcuni hanno le mani davanti alla bocca, le gemelle si stanno guardando scandalizzate e ad altre la bocca per poco non cade a terra.

Una bambina, la più piccola qui, credo cinque anni è l'unica che non ha mai fiatato, mi ha solo sorriso da quando sono arrivata, si alza in piedi e poi guardando verso l'alto fischiando ad occhi chiusi. Quel fischio rompe il silenzio assordante e opprimente che si era creato e poi, una serie di fischi si leva dal gruppo di ragazze, tutte fischiano, poi lentamente si unisce Faith, che era rimasta imbambolata a fissarmi e per ultima fischio anch'io...

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Ormai si è fatto tardi e siamo tornate all'accampamento. Mi hanno dato una specie di corona di fiori, con una bellissima piuma viola che sfuma poi su tutti i colori e mi hanno legato i capelli in una lunga treccia.

Ho messo il pugnale dentro la tasca interna e la spada l'ho lasciata, ormai la mia arma è il pugnale, la spada la userò raramente. Ho indossato anche la collana e ora, con Ella e Faith al mio fianco stiamo andando a mangiare. Arriviamo davanti ad una specie di grande tavolata, con tronchi d'alberi a fare da sedie. Ci sediamo e tutte parlano.

<Buona cena allora!> urla allegra Faith mentre si alza in piedi per poi risedersi. Tutte quante ridono e scherzano, ma io mi domando: "dove sta il cibo?!"

<Amh... Ella, Faith, ma dov'è il cibo?> Prima che le due ragazze al mio fianco possano rispondermi, una ragazza si sporge verso di me e mi chiede con gli occhioni e il labbruccio <Lo finisci quello?> indica poi un punto indefinito sopra il tavolo.

Io abbasso lo sguardo pe capire cosa indica, ma non vedo nulla. <Amh...no?> rispondo a caso e ancora confusa, mentre la ragazza si avvicina a me e prende qualcosa, a parer mio un pugno d'aria, dato che tra e mani non ha assolutamente nulla.

Le due ragazze accanto a me ridono di gusto alla mia faccia stranita. <Tesoro. usa l'immaginazione...ricorda, se ci credi tutto si avvera.> (N/A si certo, tranne una nevicata improvvisa a far chiudere le scuole...quelle mai...)

Guardo ancora sul tavolo, ma non vedo nulla...poi le ragazze si scambiano occhiate compici e una fa un gesto con la mano ad un'altra, come se e avesse lanciato qualcosa, poi l'altra ragazza chiude gli occhi e fa una smorfia divertita mentre guarda storto l'altra imitando il suo gesto. Tutte ridono e si alzano in piedi facendo sempre lo stesso gesto.

Faith e Ella le imitano, ma più mi sforzo di capire più mi confondo, fin quando una ragazza non si sposta verso il basso e il gesto di quella accanto si riversa su di me, poi sento qualcosa di morbido, come neve, sulla mia faccia.; lecco questa cosa morbida color viola e vedo che si può mangiare ed è anche buona. Tutte si zittiscono e io mi tolgo questa crema dagli occhi e la osservo, per poi mangiarla dalle dita. Mi alzo in piedi con una faccia serissima e i pugni stretti, ora lo vedo, tutto il cibo sulla tavola, si può sfamare un branco di bufali!

<Chi. è. stato?> domando severa. Tutte rivolgono un'occhiata ad una ragazzina, credo 8 anni... Lei abbassa lo sguardo colpevole e Faith e Ella mi si avvicinano, come per calmarmi, ma non hanno capito proprio nulla. Mi avvicino alla ragazza sotto lo sguardo di tutte.

<Come ti chiami?> domando fredda.

Lei sussurra un flebile <Roxanne>

Io annuisco per poi dire <Roxanne, guardami.> lei rivolge lo sguardo su di me.

Metto le mani indietro e poi le riporto in avanti, schiacciandole la torta contro la faccia. Apre la bocca sorpresa e divertita per poi togliersela dagli occhi e prendere una ciotola, mira a me, ma lo schivo e prende Faith e così la guerra riprende, ma con me a giocare anche... Ma anche ora un solo pensiero affiora alla mente "Sta notte devo controllare quella grotta".

Ladra di note || Peter PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora