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CORRETTA:





Strizzo gli occhi e lentamente li apro. Cerco di abituarmi alla luce del giorno e poi mi metto seduta. Mi concedo un po' di tempo per guardarmi attorno e dopo poco mi viene in mente una domanda: "dove sono?".

Cerco di sforzarmi, ma l'unica cosa che ricordo sono soltanto due occhi verdi ed una forte esplosione, poi basta. La porta in legno viene aperte e entra, nella piccola tenda in cui sono, una ragazza poco più grande di me, o almeno credo dato che non ricordo nemmeno quanti anni ho.

<Ben svegliata, io mi chiamo Ella, tu invece sei?> domanda sempre questa ragazza. Ci penso un po' su, ma per quanto mi sforzi proprio non riesco a ricordare. Mi poggia una mano sulla spalla per poi prendere parola.

<Non fa nulla, non ti ricorderai nulla con la forte botta che hai preso, ma valeva la pena provare.> Io annuisco guardandola e lei mi porge la mano aiutandomi ad alzarmi e mi conduce verso la porta dalla quale, poco prima, è entrata lei.

La seguo fuori e mi si presenta davanti una specie di accampamento, con varie tende tutte bianche e strisce sopra in vari colori differenti. Quella dove c'ero io è la più grande; camminiamo e vedo subito che ci sono sole ragazze, vestite per lo più come Ella: hanno una specie di vestito di vari colori, con un mantello in pelliccia o di piume colorate sulle spalle e non hanno scarpe, ma dei braccialetti alle caviglie.

<Vieni, ti faccio conoscere Faith, la più grande.> Mano a mano che avanziamo vedo che molte ragazze mi guardano per poco, per poi girarsi e tornare alle loro faccende, ma non prima di aver salutato Ella con un gesto della mano oppure quello che credo sia un richiamo: sembra un po' un fischio di alcuni uccelli, mi pare di averli sentiti poco prima che entrasse Ella nella tenda.

Alla fine giungiamo vicino ad un falò spento, con tronchi di alberi a terra come a fare da sedie. Su di uno è seduta una ragazza dai capelli rossi, che sembrano quasi arancioni e lunghi fino a metà schiena, mossi e con due occhi vispi, ma dolci, color marrone tendenti al verde.

<Così tu saresti la ragazza che è sbucata dal nulla nel pieno del mio accampamento?> Domanda divertita la ragazza, prima seduta sul tronco ora dinanzi a me, mentre gioca con la spada. <Chi sei? E soprattutto perché sei nel mio territorio?> domanda lei con un tono freddo e distaccato, mentre mi punta contro la lama affilata della sua arma.

Dolce? Mi sbagliavo, mi sta iniziando a far innervosire e di certo non è un bene, non ricordo quasi nulla, ma ricordo bene di essere diversa, di saper manipolare la natura e ora, già sento una strana forza scorrermi nelle vene fino alle mani.

<Non ricordo nulla, quindi sta calma e abbassa la spada.> Rispondo io ferma e con un tono che farebbe raggelare anche il fuoco stesso.

Lei mi guarda alzando un sopracciglio e, quasi quasi, mi viene in mente un ragazzo, ma non riesco a riconoscerlo...

<Ragazzina, non ti conviene usare questi toni, sei nel mio spazio...> Ribatte lei mettendo la spada al proprio posto e avvicinandosi sempre di più, mentre io rimango sempre ferma.

Tutte le altre ragazze si sono raggruppate a vedere chi sia stato a sfidare il loro capo e quest'ultima mi porge la mano.

<Io sono Faith de dato che tu non ricordi il tuo di nome...emh che ne dici di, Lily?> io la guardo inclinando la testa, questa ragazza è bipolare, ma il nome è comunque carino, per cui annuisco e le stringo la mano.

<Allora benvenuta Lily!> risponde abbracciandomi e spingendomi tra le braccia delle altre ragazze.

In pratica io starei ballando dalle braccia di una ragazza all'altra mentre queste si presentano nome per nome. Alla fine mi prende Ella che mi da anche un vestito simile al loro. Ci sono ragazze di tutte le età, dalle più piccole alle più grandi. Due, credo sorelle dovrebbero avere 13 e 8 anni, mi ricordano qualcuno a cui volevo molto bene, ma non ricordo nulla se non immagini sfocate... una lacrima mi riga il volto a questo pensiero: è straziante sapere che c'è qualcuno a cui vuoi bene, ma non riuscire a ricordarne nemmeno il nome.

<Dai vatti a cambiare, dopo andiamo a fare un giro!> Mi riscuote Ella spingendomi verso la tenda dove credo resterò.

Faccio come mi è stato detto, mentre mi faccio una treccia laterale e mi cambio. Quando mi tolgo il vestito che avevo ne cade un pugnale, è stupendo, ma mi sembra, non so perché che sia abbastanza pericoloso e ne ho conferma quando vedo un incisione brillare. Poi rovistando meglio scorgo anche una spada, ma non come quella che aveva Faith o Ella, questa è più fine, più femminile, molto bella; il pugnale decido di nasconderlo nel mantello, non voglio che altri lo vedano, mentre la spada la infilo nella fodera della cintura.

Esco, ma mi tolgo prima le scarpe e poi inizio a camminare verso il falò. Appena arrivo tutte mi sorridono e dopo essersi sistemate iniziamo ad addentrarci nel fitto della foresta. Ci sono tantissimi animali e piante che non ho mai visto prima, quest'isola sprizza energia e colori da tutte le parti. Ogni volta che cammino, avanti alla fila di ragazze affianco a Faith ed Ella, mi diverto a giocare con la linfa delle piante e con le piccole gocce di rugiada che ci sono sulle foglie.

Le due ragazze alla mia destra si allontanano di poco più avanti, lasciandomi da sola avanti al resto del gruppo. Sento come uno scricchiolio e quando mi giro vedo che sopra le due ragazze un grosso ramo sta per spezzarsi; faccio per avvisarle, ma questo cede e le ragazze guardano sopra, bloccandosi sul posto dalla paura. Con un gesto velocissimo e preciso della mano blocco il ramo poco prima che le colpisse e lo sposto sul terreno. Tutti gli occhi sono concentrati su di me, mentre la mano mi trema per lo sforzo, sento come una pressione che parte dal polso fino alle dita.

<Sei una fata?> domanda una ragazza più grande di me avvicinandosi, nego con la testa per poi rispondere.

<No, solo che riesco a manipolare la natura...tutto qui.> Affermo abbassando lo sguardo. E se non mi accettano?

<No, non sei una semplice ragazzina, nessuno può fare ciò che hai appena fatto tu...l'isola ti ha risposto... tu sei l'anima dell'isola! O almeno per metà.> sussurra Faith guardandomi ad occhi spalancati e sorridendo appena. Si alza un coro di bisbigli da parte di tutte e non posso fare a meno che guardarmi le mani.

<Lily...sai che significa questo? Tu sei il capo dell'isola!> Afferma felice ed entusiasta Ella mentre saltella da una parte all'altra battendo ritmicamente le mani e emettendo quella sottospecie di fischio, seguita da tutte le altre che ora mi guardano.

<Lily, fischia...> Io la guardo mentre lei mi incita con le mani. Alzo lo sguardo al cielo e giuro, giuro di aver ricordato, anche se per un attimo un ragazzo fare come un forte ululato, seguito da altri ragazzi.

Fischio, fischio più forte rispetto alle altre ragazze e poi dalla foresta si alza in volo uno stormo di bellissimi ed eleganti uccelli che rispondono al mio fischio.

Le ragazze urlano estasiate da questi uccelli mentre iniziano a saltare e danzare attorno a me, facendomi ridere e sorridere. Mi unisco a loro, ma il pugnale mi cade e le ragazze si bloccano a fissarlo. Lo prendo velocemente e lo rimetto dietro.

<Non è nulla...>

Faith sorride per poi dirmi <Tranquilla, puoi anche mostrarlo, solo sta attenta...e poi quella sarà l'arma che ti differenzierà, ognuno di noi ne ha una.> Afferma per poi riprendere a camminare verso il bosco come se nulla fosse successo.

Poi si volta e ci urla divertita <Allora? Vi muovete?>

Le altre ridono per poi iniziare a correre verso la ragazza dai capelli rossi. Non so perché ma, come se attirata, faccio un salto e sotto di me si allunga il ramo d'un albero, su cui salgo elegantemente e leggera. Inizio a correre per aria e sotto di me si apre come un sentiero fatto di rami che spuntano così, all'improvviso, questa cosa è molto divertente. Non saprò volare, ma so correre su rami inesistenti...bello!

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Okay...fa cagare come capitolo, lo so...fatemi sapere se volete che la continui...😂

Ladra di note || Peter PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora