CORRETTA:
<Quindi, fammi capire...Peter ti ha rapita di sproposito, ma ora non ha intenzione di farti andare via e tu, inoltre hai questa piccola capacità di-> inizia Trilly, ma quando sta per finire la frase la interrompo brusca mettendole la mano sulla bocca.
<Shhh!> dico io mentre lei si dimena e mi lecca la mano per toglierla, cosa che faccio immediatamente appena mi morde.
<Mi dici che cosa diavolo ti prende?!> sbotta lei infastidita, ma io non le do' retta.
Sento un brusio farsi sempre più insistente dietro di noi e sembra essersene accorta anche Trilly che in un sussurro mi liquida con un <Ci rivedremo presto, tranquilla, ma non dire a nessuno di me!> detto ciò si affretta a baciarmi la guancia e poi vola via.
Senza farlo apposta Trilly mi cosparge di polvere fatata e io inizio a non toccare più terra; sto volteggiando in aria mentre rido come una forsennata, è divertentissimo! I miei capelli sono pieni di questa strana polverina che mi sta tenendo per aria e infatti sembra che abbiano vita propria. Poco dopo che io ho iniziato a ridere sotto di me si raggruppano i bimbi sperduti che mi guardano come se avessi tre teste, mentre io rido.
Ora che ho capito come si fa inizio a fare capriole e giravolte ridendo sempre più mentre John si strofina gli occhi non credendo a ciò che vede e Michael che vuole salire con me. Sorrido e con una spinta vado verso Michael e lo prendo imbraccio da sotto le braccia. Mi spingo di nuovo in su e lo faccio roteare con me mentre prendo a ballare quel po' musica da salotto che mi ricordo dalle lezioni imparate con mia madre quei pomeriggi d'estate prima della guerra. Michael ride e io con lui, il tempo sembra essere ancora più sereno e ora che abbasso la vista mi accorgo di stare con i piedi sull'acqua del mare. Peter è appena arrivato e se ne sta in piedi sulla spiaggia a fissarci sorridendo.
Chiudo gli occhi per una frazione di secondo, beandomi della fresca brezza, del profumo di mare che si sente e del lieve rumore delle onde che si infrangono contro gli scogli. Appena gli riapro non vedo più Michael tra le mie braccia, ma in riva alla spiaggia, dove prima c'era Peter... Prima... mi sento girare e i miei occhi, subito dopo, incontrano quelli verdi smeraldo suoi. Ecco appunto...
<Mi concedi un ballo?> chiede lui, mentre io mi accorgo solo ora che l'effetto della polvere sta svanendo, perciò mi aggrappo di più a lui per non cadere in acqua e bagnarmi completamente. Mi stringe e poi spicca il volo mentre io guardo la terra allontanarsi sempre più, fin quando sopra di noi vedo bianco, bianco e solo bianco.
Chiudo gli occhi e lui inizia a volteggiare su quella che credo sia una nuvola, sempre tenendomi stretta a lui, altrimenti cadrei. Cerco di non sembrare impacciata e fingo che in realtà lui sia solo il manico della scopa con la quale mi esercitavo a casa, con la mamma che suonava il piano e John e Michael a giocare ai pirati.
<Chi ti ha dato la polvere di fata?> chiede spostando la ciocca di capelli castani che mi sono ricaduti davanti il viso.
<Emh...> sussurro io cercando una scusa plausibile.
<Facciamo così, io faccio finta di niente, ma tu devi restare.> contratta lui.
Io annuisco incerta: non so se voglio rimanere... A questo mio gesto lui sembra rasserenarsi e con un ghigno stampato in volto ci riporta in spiaggia. Appena nel mio campo visivo entrano i miei fratelli, che sono rimasti a fissare il cielo in cerca di noi, sorrido. Atterriamo e Michael mi salta addosso.
<Wendy, Wendy, oggi ha detto Peter che c'è il falò e le prove!> Strabuzzo gli occhi e poi mi volto verso Pan.
<Quali prove?> Chiedo io mentre riduco gli occhi a due fessure.
<Lo scoprirai presto. Ora, chi vuole giocare alla caccia al tesoro?> a queste parole tutti quanti sembrano aver visto una montagna intera fatta di cioccolata, perfino Michael che si stacca dal mio collo per raggiungere gli altri.
<Bene allora, il tesoro oggi sarà....> si blocca un attimo e passa in rassegna tutti i volti presenti, soffermandosi poi sul mio.
<Wendy!> tutti quanti si voltano su di me e mi fissano cattivi, tranne i miei fratelli e qualcuno dell'orfanotrofio...
<Amh...Io non rammento questa parte del gioco...> dico imbarazzata mentre mi passo una mano sul collo e sforzo un sorriso.
<Wendy...corri.> il sorriso mi muore sul colpo e mi giro iniziando a correre verso il fitto della foresta. E poi la gente si chiede perché odio questo gioco... Sento una specie di ululato come quello del primo giorno e poi tanti altri a susseguirsi. Molti sono già poco più dietro di me. Sono più allenati nella corsa? Bene, allora io mi arrampico! Sapete, dopo che hai passato anni a correre sui cornicioni delle grandi ville londinesi per non farti acchiappare da quegli idioti delle guardie ti ci abitui... Con un balzo mi do' la spinta necessaria a saltare su di un ramo e poi un altro ancora correndo tra le foglie strane di questi alberi che non ho mai visto prima. la natura, anche se potrà sembrarvi strano mi risponde.
Ecco, nel mentre che corro magari posso accennarvi qualcosa: vi ricordate quella capacità che di cui ha parlato prima Trilly? Beh, sin da piccola ho coltivato questo talento di poter entrare in una specie di simbiosi con la natura e di poter capire gli animali, difatti alla mia volontà i rami si separano permettendomi di poter avanzare senza problemi, inoltre, non si sa come... riesco a guarire le ferite, se non sono molto profonde.
Sto per saltare verso la libertà, ma proprio mentre il mio piede si stacca dal ramo che poco prima mi sosteneva, mi sento afferrare e trascinare giù. Chiudo gli occhi, ma non per la paura, bensì per la sorpresa e quando li riapro mi ritrovo circondata dai bimbi sperduti che girano in cerchio mentre ridono sguaiatamente. Sopra di me, invece c'è quel ragazzino dell'altra volta che mi sorride sghembo...e lui era quello timido?Ma per favore... dopo poco ci raggiunge anche Peter che guarda repentino Felix, il quale non sembra essersi accorto di nulla.
<Ragazzi, ora iniziamo con le prove...> parla infastidito sempre Peter, mentre Felix si solleva da sopra di me aiutandomi ad alzarmi. Ora però una cosa non mi quadra.... tre minuti prima eravamo sulla spiaggia, non è giorno? Alzo lo sguardo e mi scontro con il pallido bagliore della luna.
<Qui è Peter a decidere il tempo...> ridacchia Felix che ha intuito la mia perplessità. Io annuisco incerta, per la seconda volta oggi. <Vi muovete voi due?!> ci urla un altro ragazzo vicino al falò dove ora ci sono ormai tutti. <In cosa consistono le prove?> chiedo io a Felix, ma prima che quest'ultimo mi possa rispondere è stato richiamato da Peter che gli ha messo una mela sulla testa. Io mi metto in disparte mentre assisto a questa "prova". Peter passa un arco a un ragazzo dell'orfanotrofio che avrà si e no la mia età... e lui queste le chiama prove?!
Io ci sarò anche abituata con le frecce, ma loro no! Uno per uno tocca a tutti, fin quando non la passa a John che lo prende entusiasta... Eh no... Proprio quando John sta per tirare le parole mi escono dalla bocca, veloci, ma tranquille e controllate.
<John, non ci provare.> Alle mie parole, ancora una volta, tutti gli occhi sono concentrati su di me.
<John tira.> Ordina divertito, ma leggermente infastidito Peter.
<John, fallo e io me ne vado.> ora tutti ridono mentre Peter mi guarda con un sopracciglio alzato e con un sorisetto divertito.
<1) Noi abbiamo un patto, 2) anche volendo non potresti. Ora, John, tira.> Dice riportando lo sguardo su mio fratello. Un po' esitante John stringe l'arco e io prego che non tiri davvero quella freccia, ma le mie preghiere non vengono esaudite, infatti John schiocca la freccia che prende in pieno la mela. Michael lo guada triste e poco dopo tutti gli sguardi si concentrano su di me.
<Visto John? E' ancora qui.> Afferma Peter. Io mi alzo dalla posizione in cui stavo, aggiustandomi l'abito.
<1) Il patto era "Non lasciare l'isola", 2) Basta volerlo, no? L'hai detto anche tu Peter.> Con questo chiudo gli occhi schioccando le dita e ritrovandomi a una adeguata distanza da loro.
<Sono molto più bambina di quanto tu creda.> e poi mi volto ripetendo il gesto di prima per ritrovarmi spiaccicata contro...Legno?
<Capitan Hook...> sussurro alla vista di un uncino argentato lucido e pulito e poi il so sguardo si posa sulla mia figura...
<Wendy...>
STAI LEGGENDO
Ladra di note || Peter Pan
أدب الهواة|CORRETTA| COPERTINA DI: HugMeBieber_94 Volete sentire una storia? Bene...partiamo da Peter Pan.... Ma la racconterò a modo mio: vi racconterò la vera storia. Non come vi fanno credere, ma la vera e propria storia. Peter esiste come tutto ciò che na...