CORRETTA:
<Sta ancora dormendo?> chiede una vocina sottile e acuta, credo appartenga ad un bambino...eppure mi sembra di averla già sentita...
<Si, dorme ancora> risponde un'altra, solo che questa non mi sembra così familiare, ma la odio già a prescindere: troppo sicuro di se.
<E ora? Dorme ancora?> richiede il piccoletto.
<Si...> sbuffa ancora l'altro.
<E ora?> richiede il bambino.
<Si Dennis! Si! Dorme ancora!> sbotta infastidito l'altro. Il piccoletto sbatte il piede per terra e sbuffa leggermente, al che mi viene da ridere e infatti non resisto e scoppio in una fragorosa risata...da notare che poi la mia risata non è che sia delle migliori...
<Ma quindi eri sveglia!> mi salta addosso Dennis.
<Si piccola peste, ero sveglia.> mi stiracchio su quello che sembra essere una sottospecie di letto? Emh...si. Poi con molta lentezza di un bradipo mi alzo e metto i piedi scalzi sul terreno. Ora che mi guardo attorno sembra di essere in una sottospecie di grotta, ma il fatto è che le pareti sono di legno e non come una casetta, no...proprio come se fossimo all'interno di un albero cavo...e' stupendo!
<Bello vero?> sussulto quando sento quella voce fastidiosamente sicura di Peter che ora è dietro di me con le braccia incrociate. Io annuisco e inizio a camminare cercando l'uscita. Devo trovare il modo per andare a casa...perché beh, diciamo solo che mi sta iniziando a mancare e di stare qui non se ne parla, ho troppa paura.
<Che stai cercando?> chiede sempre lui.
<L'uscita.> Rispondo semplicemente io mentre tasto le umidi radici intrecciate tra loro, mentre cerco di capire come evadere da questa sorta di cella naturale.
<E perché staresti cercando l'uscita?> chiede ancora lui, solo che questa volta sento come una nota di dispiacere in essa, ma talmente flebile che poi credo di essermelo immaginato, soprattutto perché si vede che è divertito dalla situazione.
<Perché voglio visitare quest'isola> sbotto io leggermente alterata. Mi sta dando sui nervi.
<Ora se non ti spiace potresti indicarmi l'uscita?>
La sua risata riecheggia e sembra danzare in queste quattro mura circolari, di quando non mi sento cingere i fianchi e il suo viso sprofondare nei miei capelli. I suoi capelli biondi mi solleticano il collo mentre l'aria si fa sempre più pesante e mano a mano si fa sempre più vicino alla mia bocca. Mi sta per baciare, me lo sento... Chiudo istintivamente gli occhi.
<E se io non volessi mostrartela?> soffia poi ad un pelo dalle mie labbra. Riapro di istinto gli occhi e vedo una nota, anzi un'opera lirica intera di divertimento nei suoi occhi.
<Davvero credevi ti avrei baciata?> ridacchia lui.
Oh, ma scusami se sono una ragazza e anche io ho sentimenti...tipo l'odio e l'istinto omicida..
<Fanculo Pan...> sussurro io.
Sembra non aver sentito, per cui meglio... Sento sbuffare sonoramente dietro le mie spalle e scocciata dalla situazione mi giro, ma non c'è nessuno.
Uff se non la smette di sparire e poi riapparire...
Appena mi volto me lo ritrovo davanti con il viso a pochi centimetri dal mio e i nostri respiri che si confondono. Ora chiude lui gli occhi.
Chi la fa, l'aspetti...
Appena mi avvicino che sto per baciarlo mi scanso di lato ed esco dalla piccola porticina che Peter, finalmente, ha aperto. Sono costretta ad abbassarmi per quanto piccola sia...non sono un gigante, anzi per la mia età sono anche bassa, ma diciamo che non è nemmeno il massimo una porticina di nemmeno 1,20m; appena uscita la luce mi acceca e mi copro il viso con una mano mentre strizzo gli occhi per abituarmi, gli occhi lacrimano ancora un pochino, ma ne è valsa la pena...ieri sera non ho avuto modo di vedere tanto bella fosse questa dannata isola...
Non che chi lo popoli non sia bello...
Vabbè...questo è solo un dettaglio irrilevante che varia dal punto di vista personale...
Inizio ad avanzare e ad ogni mio passo mi sento sempre più leggera, libera e felice, senza preoccupazioni, proprio come quando ero bambina. Mi sporgo un po' giù e vedo che i bimbi sperduti e i miei fratellini stanno giocando tutto assieme attorno ad una specie di falò. Con loro ci sono dei pellerossa...
Aspetta chi?!
Oh mamma! Una ragazza alta e slanciata, con la carnagione ambrata e le guance segnate da strisce di colore rosso ed una corona di fiori con una piuma lunghissima e coloratissima a tenerle i lunghi e lisci capelli marroni-ramati, si accorge di me e quando incontra il mio sguardo mi sorride felice. Poi tutti gli altri accortisi di questo gesto si girano verso me e alla mia vista Michael inizia a saltellare e a raccontare ciò che hanno fatto.
<Aspetta che scendo giù!> dico mentre ridacchio per la parlantina veloce di Michael, in tre secondi può avermi raccontato tutta la sua, la mia e la vita di altre 300 persone assieme. Non è alto, con un balzo scendo giu' da quella specie di balcone dove ora sta affacciato Peter a guardarci. Appena tocco il suolo mi spolvero un po' il vestito con cui ho dormito. Tutti mi guardano di stucco. Che c'è? Mai visto una ragazza balzare giù da un'altezza di 5 metri?
No, il fatto è che non hanno mai visto una ragazza in generale...
<Ero una ladra, per me questo è come bere acqua.> faccio un piccolo inchino mentre prendo imbraccio il mio piccolo Michael che continua a parlare a raffica e, sotto lo sguardo di tutti, passiamo per l'accampamento andando a farci un giro seguiti da John.
<Bella Giglio Tigrato, vero John?> domando io a mio fratello che sembra perso nei suoi pensieri
<Che? Ah emh...Giglio? Sisi, molto bella...> blatera lui diventando leggermente rosso in faccia.
Ah! Io lo sapevo! Il mio piccolino si è innamorato!
La principessa indiana dovrebbe avere la sua età, quindi 3 anni più piccola di me, dopo provo a parlarci...
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Ladra di note || Peter Pan
Fanfiction|CORRETTA| COPERTINA DI: HugMeBieber_94 Volete sentire una storia? Bene...partiamo da Peter Pan.... Ma la racconterò a modo mio: vi racconterò la vera storia. Non come vi fanno credere, ma la vera e propria storia. Peter esiste come tutto ciò che na...