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CORRETTO:





Sento il richiamo del mio gruppo e quindi decido di lasciar perdere la fatina e ritornare dalle ragazze. Mano a mano che cammino non posso fare che pensare alla frase di Trilly: forse è perché ci sei già stata qui...non trovi?

Cammino e ad ogni passo ho sempre la sensazione di conoscere questo posto...

<Allora Lily? Trovato nulla?> chiede Ella una volta che sono arrivata.

<No, niente...> loro annuiscono. Chissà se è vero che qui il tempo passa diversamente, anche se secondo me è vero: quando siamo partite era giorno, quasi l'alba, ora invece è sera inoltrata e anche il sonno si fa sentire, nonostante siano passate giusto qualche ora...

<Lily, io ho sonno> dice una bimba sperduta e anche le altre si vede sono sfinite.

<D'accordo, per oggi ci accamperemo qui dato che è pericoloso rifare il passaggio a quest'ora, non mi fido...> dico io facendole annuire tutte. Accendiamo un falò e ci sediamo per terra a gambe incrociate mentre io canto e alcune battono le mani a ritmo e le altre ballano, o meglio si scatenano. Mi metto a strappare dei fili d'erba guardando il cielo che oggi è più bello del solito.

<Notte> dice Faith mentre si stende a terra seguita poi da tutte le altre.

<Lily...non riesco a dormire, mi racconti una favola?> chiede Perla, una fra le più giovani... La guardo, guardo i suoi occhioni marroni, marroni come quelli del mio piccolo Michael...

<Michael...Michael è mio fratello...Michael...Ecco chi era...Ragazze ricordo!> dico saltando in piedi, ma nessuna mi dà retta, troppo impegnate a dormire profondamente.

<Hai ricordato cosa Lily?> domanda ancora Perla.

<Amh...nulla, non ti preoccupare...comunque certo, vieni qui.> le rispondo con un sorriso prendendola in braccio e iniziando a raccontarle una storia, non so se esiste davvero, so solo che le parole escono da sole dalla mia bocca creando una favola molto bella, ma anche triste.Credo la chiamerò la piccola fiammiferaia...

<Al terzo fiammifero la piccola fiammiferaia non ce la fece a veder spegnere la nonna, perciò accese tutta la scatolina e questa volta, con grande sorpresa e felicità, vide che non si spegneva quella illusione, ma che diventava reale e così trascorse tutto il resto della sua vita con la nonna in una casetta al caldo e circondata da affetto.> lei mi guarda con gli occhi socchiusi, segno che si sta per addormentare.

<Lily, ma...> uno sbadiglio. <ma cosa è una nonna? Anche io ne voglio una, sembra una bella cosa...> io sorrido intenerita...

Non credo di sapere cosa si provi ad avere una nonna, o meglio non lo ricordo. Prima che possa anche solo rispondere noto che Perla si è bella che addormentata tra le mie braccia. La metto accanto alle altre e la copro con una grande foglia, a mo' di coperta.

Non ho sonno stranamente, sento come se la vita di quest'isola sia di notte, non di giorno, per cui mi avvio per la foresta, dove ho incontrato Trilly e giro come una trottola guardando tutto come se fosse la prima volta e mi incanto nel sentire i suoni, ma poi un suono particolare mi distrae dagli altri. Come un lungo ululato che mi fa girare, ma non vedo nulla, poi fruscii e rami che si spezzano che mi fanno confondere, alla fine inizio ad indietreggiare, o almeno lo stavo facendo fino a quando non sbatto contro un albero...un albero della mia altezza? Ma cosa sei un chicas? Mi volto e "l'albero" è magicamente sparito nell'aria.

<Ma che...?> dico io guardandomi in giro.

<Tu?> chiede una voce che non riesco a capire da dove provenga, sembro sia come un eco della foresta. Mi metto le mani alla testa per calmarmi e poi vengo afferrata da due braccia per i fianchi e finalmente posso sapere chi è che mi sta parlando.

<Wendy...> sussurra un ragazzo dai capelli biondi e due occhi verdi...un verde ipnotico...

Nemmeno un'imperfezione, nulla...nulla se non la perfezione...

<Chi sei tu? E chi è Wendy?> lui si blocca di colpo e solo ora mi rendo conto che stavamo volando.

Rivolge la sua attenzione a me e sembra perplesso all'inizio, ma poi sorride, come se lo fosse venuta in mente un idea geniale, ma cattiva... Vola in picchiata verso non so dove e il vento mi colpisce la faccia mentre io urlo in preda al panico, non mi piace volare, questo l'ho constatato...

<Mettimi giù!!!> urlo io mentre lo prendo a pugni, ma non gli fa nulla...neanche il solletico, proprio nulla.

<Tu non ricordi proprio chi sei?> domanda lui acquistando ancora più velocità e schivando gli alberi con grande maestria...ho paura, non lo nascondo.

<No! E ora rimettimi giù!>

Si ferma e poi con un <Ai vostri ordini signorina Wendy Anna Moira Angela Darling!> e mi lascia cadere giù.

Mi copro la faccia con le mani mentre le foglie mi colpiscono in pieno e i rami mi graffiano la pelle e le mie urla sono l'unica cosa che smorza questo silenzio, ma poi poi scendo e poi sento delle urla divertite, chiacchiere e risate.

Mi concentro, mi concentro perché non voglio morire... Ormai vedo il suolo e so per certo che se non mi fermo il a fermarmi sarà il suolo. Poi mi sento bloccata a mezz'aria, nulla sotto o sopra di me, mi sono fermata! Apro gli occhi uno alla volta e vedo due braccia a pochi centimetri da sotto di me e le voci si sono fermate. Tutti mi guardano a bocca aperta, anche il ragazzo di prima...

<Peter, chi è lei?> domanda uno squadrandomi da capo a piedi.

<Wendy...> un borbottio si ripete con lo stesso nome, ma chi è Wendy?

<Peter si è bloccata da sola...> dice poi un ragazzo biondo con un ciuffo.

<Lo so...> sussurra infine questo Peter che fin'ora era rimasto zitto.

Ladra di note || Peter PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora