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CORRETTO:





Dopo che Peter se ne è andato sono rimasta circa un quarto d'ora a cercare di capire, a cercare capire chi sia il buono e chi il cattivo. Ora sono nel bel mezzo del bosco  da sola, dato che Trilly doveva andare da Hook e io no avevo voglia di tornare. La lama fredda del pugnale si gira e rigira tra le mie dita mentre cerco ancora di risolvere questo rompicapo.

E se mio padre fosse quello cattivo e Peter il buono delle favole?

E se fosse il contrario?

Uffa...ci sono troppi se!

Mi soffermo a guardare tutte le rifiniture particolari presenti sul pugnale che prima non avevo notato: ci sono due piccolissimi smeraldi verdi al posto degli occhi per ciascun drago, la stella al centro è rifinita in oro e sull'impugnatura che sembra la vela di una nave pirata ci sono molte incisioni, ma una in particolare mi colpisce, è un'arma molto vissuta, ha molti anni e mentre continuo ad analizzarla un'incisione mi colpisce più di tutte, è una scritta in basso al lato... "Nulla e' come sembra, ma tutto è come si crede."

Passo le dita sulla scritta e la mano rabbrividisce di poco al contatto con il freddo del metallo.

E tu Wendy? Cosa credi?

Ancora questa vocina... Credo sia l'isola, ma è comunque inquietante, diciamo che nel mio mondo sapevo solo capire gli animali, e fare qualche trucchetto con la natura, ma nulla del genere.

Beh, questo è perché sei legata a Peter e di conseguenza sei legata a me.

Che intendi con legata?

Nulla, solo che vi sentite in dovere di proteggervi, come se vi conosceste da una vita, come se foste legati.

In effetti è vero...ma Ehy! Non cambiare discorso!

Appunto, tu in cosa credi?

Io non...non lo so ed è davvero deprimente... Anche se, se proprio devo ammetterlo credo che sia Peter il buono, non per ciò che dicono le favole, ma ho questa sensazione che mi dice che è così, ma non ho prove perciò...

Se ci credi vuol dire che è vero.

Ma io non ci credo, ho la sensazione... ma perché lo sto dicendo a te?!

Mi alzo sbuffando dal ramo dove ero seduta e balzo giù atterrando in piedi e iniziando a camminare verso la nave. Le scarpe avanzano leggere sul terreno mentre nascondo il pugnale nel vestito e accarezzo il tronco degli alberi passandoci la mano sopra. Alcune lucciole fanno capolino sulla mia testa e mano a mano che cammino credo di essermi persa. Passo accanto a parecchi alberi, ma sembrano tutti uguali e si, mi sono persa.

<Ottimo, no, sul serio, ottimo!> dico mentre mi appoggio contro una parete rocciosa e alzo le mani al cielo.

Sento un fruscio e poi, piano piano lo spezzarsi di alcuni rami. Impugnalo la spada pronta a tirarla fuori al minimo segno di pericolo, ma proprio quando sto per farlo sbuca fuori dai cespugli Giglio Tigrato; e' davvero una bella ragazza: lunghi capelli marroni acconciati in due trecce laterali, occhioni da cerbiatta color pece e guance leggermente più rosse, fisico alto, ma non molto e magra quanto basta.

<Ciao...emh, stavo camminando e ho sentito dei rumori, per cui sono venuta a vedere se era tutto okay. Tu sei persa per caso?> domanda lei dolcemente mentre io capisco perché mio fratello se ne sia invaghito. Annuisco semplicemente sorridendo e lei ricambia timida.

<Allora ti accompagno io! Vieni dai! Peter ci starà aspettando!> annuncia lei prendendomi per mano e tirandomi verso l'accampamento.

<No! Aspetta! Io non sto più con i bimbi sperduti!> a queste parole si blocca e mi rivolge uno sguardo curioso e stranito.

<Non...non sto più con i bimbi sperduti, sto con i pirati ora...> sussurro le ultime parole. Lei mi guarda e dopo aver capito cosa ho detto mi lascia il polso abbassando lo sguardo arrossendo

<Scusa non lo sapevo. Ma perché li hai lasciati? Peter sembrava ti volesse davvero bene e poi i pirati sono cattivi, mentre tu sei buona.> domanda lei.

<Non lo so perché li ho lasciati e comunque...non so nemmeno a che credere...> si sentono schiamazzi e urla vicine, quindi me ne devo andare.

La principessa, avendo capito mi promette di non dire nulla e prima di andarsene mi sussurra solo queste parole <Credi in te stessa e sta sicura che non puoi sbagliare.> poi scompare nel fitto del bosco lasciandomi con mille domande in testa.

Restò immobile a fissare il punto dove è sparita finché non iniziò a sentire i bambini sperduti avvicinarsi e i rumori sempre più forti, che prima mi abbiano lasciata stare non vuol dire lo faranno anche ora...

Inizio a incamminarmi verso la spiaggia, da qui ci so arrivare, ma mentre cammino vedo il tronco di un albero tagliato a metà, dal buco fuoriesce una specie di luce e mi avvicino per capire cosa sia; arrivata vicina a tal punto da poter vedere mi accorgo che è una specie di piccola sala dove tante fate stanno danzando, come si fa nel mio mondo alle feste dei grandi signori. Ce ne sono due poi, una donna ed un uomo che, credo siano i sovrani, se ne stanno in disparte in un angolo a danzare nel modo più elegante che io abbia mai visto; non ci sono strumenti musicali, ma danzano a ritmo della musica dei rumori della notte, mi soffermo a sentirli e il cadere delle goccioline di acqua sulle foglie accanto a me sembra come dare il ritmo ad un valzer.

Chiudo gli occhi e mi concentro e ora sento anche meglio, è una cosa stupenda...tant'è che mi è venuta voglia di ballare. Sempre ad occhi chiusi inizio a muovermi sul ritmo di questa strana melodia e in poco tempo la mia immaginazione si scatena in ricordo delle feste che la mamma e papà organizzavano a casa quando eravamo piccoli.

Poi, ad un certo punto, mi sento prendere come papà faceva con mamma, apro gli occhi e vedo la causa del caos che c'è nella mia testa: Peter. Non ci do caso al fatto che sia lui, perché sorrido e continuo a ballare con lui, abbracciandomi anche al suo corpo come se fosse il principe azzurro che sognavo da piccola.

E se magari lo fosse davvero?

Ladra di note || Peter PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora