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CORRETTA:





<Wendy...>

Tutta la ciurma si ferma a guardare la scena e in poco tempo mi ritrovo con tantissime spade affilate puntate contro...tremo dalla paura, ma non per quelle, ho paura del suo sguardo, due occhi azzurri che mi bruciano sul corpo, sento la pelle come se fosse punta da tante piccole lame e ora mi ritrovo anche io a guardarlo...non è come me lo aspettavo, ma come già ho scoperto, qui nulla è come sembra. A rompere questa guerra di sguardi è un grande botto nel cuore della foresta e uno stormo di uccelli volare via e librarsi in aria.

<Peter...> sussurra il capitano, dopo di che si porta una mano al mento e con fare teatrale pensa a non so cosa, poi, come se fosse stato attraversato da un lampo di genio rivolge il suo sguardo su di me; sembra preoccupato e con un cenno della mano fa abbassare le spade e mi tira su dandomi la mano.

<Come già avrai capito io sono capitan Uncino...tu invece sei Wendy> fa un sorriso malinconico per poi continuare.

<Avanti vieni, non credo tu voglia vedere Peter e me litigare...>

<Combattere intendete? Sono abituata a vedere sangue e altro...nonostante la mia giovane età sono stata responsabile di molti bambini durante la guerra quindi so difendermi...> divago io e lui sembra irrigidirsi alla parola guerra, ma poi ritorna dolce e sembra quasi che io mi sia immaginata tutto.

<Quanti anni avete?> domando io.

<30.> conferma lui alla mia ipotesi, me lo immaginavo un vecchio uomo di 50 anni con una lunga barba nera e una piuma sul cappello.... Ridacchio a questa affermazione e lui mi guarda stranito per poi unirsi a me.

<Non mi avrai immaginato mica come quello delle vecchie favole di quelle donne mondane spero....> a questo strabuzzo gli occhi. Ormai siamo soli nella sua camera e mi stava tenendo per mano, fin quando io non l'ho ritirata, come se mi avesse bruciata.

<Tu...tu vieni dal mio stesso mondo??> domando io imbarazzata e con i boccoli che mi ricadono lungo il viso.

<Oh mia cara Wendy, qui tutti vengono da quel mondo solo che sono qui da così tanto tempo che non se lo ricordano....> divaga lui malinconico sedendosi sul letto e facendo cenno a me di imitare il suo gesto. Mi siedo accanto a lui e mi metto a fissare il fuoco che fa scintille in quella specie di caminetto. Restiamo in silenzio per un po' fin quando al domanda cruciale non esce dalle sue labbra

<Vuoi tornare a casa?>

Voglio tornare a casa?

Bella domanda... Ci penso un po' su, ma poi rispondo.

<Si...ma non posso. Ho fatto un patto con Peter e non posso tradire un'amica...> dico io sempre con lo sguardo rivolto verso il fuoco che mi illumina il viso. Uncino mi sposta una ciocca di capelli dal viso ed poi prendere parola.

<Amica? Intendi Giglio?> chiede.

<In realtà con la principessa non ci ho nemmeno parlato, ma ho fatto amicizia con Trilly. Un giorno forse te la presenterò> mi fermo solo quando sento un rumore fortissimo, come di un corpo caduto, da sopra il tetto, cioè il pavimento della nave, siamo nella mansarda giù.

<Corri vieni!> mi prende per mano e si alza velocemente aprendo una botola da sotto il tappeto persiano.

<Scendi veloce! E rimani lì finché non vengo io da te, okay?> Io annuisco e velocemente faccio come mi è stato detto. Arrivata giù trovò una piccola fonte di luce e mi raggomitolò vicino a quella fioca luce in tutto quel buio pesto, accompagnata dall'oscillare dell'acqua e e dai forti botti di su; se dicessi che non ho paura sarei un'enorme bugiarda.

UNCINO POV
Glielo dirò, ma non ora. Ora ho una questione da sistemare. I miei stivali salgono veloci le vecchie scale che ad ogni passo scricchiolano. Arrivato su, spalanco la porta e trovo i miei uomini a combattere con i ragazzi sperduti.

<Uncino, da quanto tempo non ci vediamo...non trovi?> il tempo cessa quando quella voce parla e il tick tock di quella sveglia nella pancia del coccodrillo non si ferma: si, la leggenda del vecchio coccodrillo che mi ha mangiato la mano e' vera, ma è molto più macabra di come la raccontano.

<Già...cosa vuoi?> sibilo io a denti stretti.

<Sai, mi è sparita una cosa a me cara, una giovane ragazza di nome Wendy, ne sai qualcosa?> la rabbia mia rabbia ora è a livelli estremi.

<John, Michael venite qui...> ordina lui con un ghigno stampato in faccia. La mia vista si annebbia tanta e' la rabbia quando vedo i miei John e Michael avvicinarsi a quel mostro. Qualcosa in me cambia, lentamente, ma avverto questo cambiamento, mi fa stare bene, ma so cos'è e non permetterò che abbia la meglio ancora...

<Non so di cosa tu stia parlando, ma spero vivamente che quella ragazza non venga in contatto con te. Spero solo che sia lontano chilometri da qui, da te.> sputo io alla fine sui suoi piedi. Una risata, una risata agghiacciante si sparge nell'aria e tutti sono impegnati ad osservare la scena con le spade puntare alla gola l'uno dell'altro.

<Farò finta di crederti...ma sappi che non è finita qui! Andiamo bimbi!> urla e vola poi in aria.

A volte mi chiedo se davvero l'isola sia così forte da cambiare talmente tanto le persone...

Michael e John assieme agli altri bimbi lo seguono e i pirati mi guardano per poi seguirmi di sotto, dove Wendy aspetta. Apro la botola che appena tocca il legno del pavimento alza una piccola nube di polvere con un tonfo.

<Spugna, credo sia meglio dare una ripulita a questo posto, sai?>

Scendo giù trovandola intenta a passare le dita fra le fiamme di una delle tante fiaccole, il talento non lo si scorda mai... Mi avvicino a lei che ancora non si è accorta di nulla e le rubo il fuoco dalle mani giocandoci io e passandolo da una mano all'altra.

<Il dono è una cosa di famiglia, mia dolce Wendy.> i suoi occhioni sono incatenati ai miei...Mary, sono uguali a quelli della mia dolce Mary.

Ormai è in piedi e nemmeno me ne sono reso conto. Con uno scatto veloce mi ritrovo a stringere il corpo della mia piccola bambina che per anni ho sognato di rivedere, ma di certo non avrei mai voluto riabbracciarla qui.

<Mi sei mancata...> sussurro al suo orecchio.

<Anche tu...> mi stacco dall'abbraccio e le prendo il viso tra le mani per poi stamparle un bacio in fronte.

<Ciurma! Date il benvenuto alla prima e unica piratesca che abbia mai solcato i mari a bordo della Jolly Rogers!> tutti esultano e, per recuperare il tempo perduto, la prendo sulle spalle salendo gli scalini.

<Oggi si festeggia come non abbiamo mai fatto!> tutti si preparano e io ne approfitto per parlarle.

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Tan tan taaaaaan! Non ve lo aspettavate vero?! E cosa vorrà dire Uncino, o forse dovrei dire Agenore, con la frase "cosa l'ha cambiato proprio non lo so"? Si conoscevano già prima? E chi lo sa... Fatemi sapere se volete i POV di altri protagonisti e di quali...

Ladra di note || Peter PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora