With me

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Forse ho sbagliato a lasciare Rachel con Joe.

Ma infondo glielo devo,è suo padre.

E poi è solo mezz'ora,non di più.

C'è qualcosa che non mi torna.

Come fa a non aver ricevuto nulla? 

Sono sicura di tutto.E' come se avesse tagliato i ponti con me,ma non ha senso.

Perchè non poteva dirmi direttamente che non gli importava più di me?

Delle due è meglio così.

Appena entriamo in stanza mi sdraio sul letto.

Dopo 3 anni,questa è la prima volta che sto così lontana da Rachel.

Non l'ho mai lasciata sola,non volevo soffrisse.

E stando con lei è come se ci fosse una parte di Joe con noi.

E' veramente strano.

Laura: Forse Joe ha ragione.

Io: Riguardo cosa?

Laura: Che non ha ricevuto nulla. Magari qualcuno gli ha preso le lettere invece di darle a lui. Avrà cambiato numero di telefono e ci sarà qualcuno che ha eliminato le tue email prima che lui le leggesse.

Io: Ma non è strano tutto ciò?

Laura: Sì,ma mi è sembrato sincero.

Io: Ma se non è stato lui...chi è stato?

Laura: Dovremo scoprirlo.

Io: Ok,quando torna ne parlo con lui.

Laura: Com'è stato rivederlo?

Io: Come se questi 3 anni non fossero mai esistiti.  E' rimasto uguale.

Laura: Provi ancora qualcosa per lui?

Io: Possibile,sì. Ma è tutto così diverso. Mi sento di dover starci lontana ma voglio anche stare con lui.

Laura: Sei confusa.

Io: Lo so. Se dovessi riavvicinarmi a lui sarà solo per Rachel. Merita un padre al suo fianco. Un eroe. Il suo re.

Laura: Tutto si aggiusterà.

Io: Credo di sì.

E con la mente ritorno alla prima volta che l'ho incontrato.

5 anni fa.

Mi trovavo in un parco a camminare da sola,con la mia amata playlist.

Ero solo io e la natura.

Quando ad un tratto vengo colpita da un pallone alle spalle e automaticamente mi inginocchio a terra dal male.

Era quel classico pallone di cuoio da calcio,ed era li accanto a me.

Poi arriva lui,di corsa e si mette accanto a me.

Mi aveva riempito la testa di "scusa" e "è colpa mia".

Avevo voglia di urlargli addosso,ma quando il mio sguardo incrociò il suo,mi sono sentita catapultata in un altro universo.

Tutta la rabbia era sparita,così,all'improvviso.

Ricordo che mi portò una crema anti dolore e si offrì di metterla sul colpo appena preso.

Era strano per me,ma aveva due mani molto delicate.

Si era offerto di accompagnarmi a casa e ogni giorno lo trovavo sotto casa con una rosa rossa in mano.

Mi ha colpito molto la sua gentilezza e credo proprio sia stato un colpo di fulmine,per entrambi.

Poi successivamente avvenne il primo appuntamento e il primo bacio,ma di questo ne riparliamo.

Laura: Dai sono le 18:55.

Io: Sì scendo subito. E' meglio che si faccia vivo o lo denuncio.

Laura: Non credi di esagerare?

Io: Non credi che quella è mia figlia e se le fa del male di certo non lo sto a ringraziare?

Laura: Vostra figlia.

Io: Dettaglio.

Prendo la chiave della stanza e scendo nella hall a piedi.

All'ascensore c'è fila.

19:00. Mi guardo attorno ed eccoli entrare nell'hotel.

Rachel: Mamma!

Rachel mi corre in contro e la prendo in braccio.

Joe arriva subito dopo.

Joe: E' stata bravissima. Queste sono le sue cose del mare.

Io: Grazie

Mentre riprendo il sacco le nostre mani si sfiorano e risento il brivido provato 5 anni fa la prima volta che lo vidi.

Joe: Perchè non vi trasferite da me?

Continua

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