Los Angeles babies

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Devo essermi addormentata.

Il viaggio è stato parecchio lungo.

Appena mi sveglio mi ritrovo atterrata all'aeroporto LAX di Los Angeles.

Non ci credo. Ce l'abbiamo fatta.

Laura: Buongiorno Erica

Io: Ma non sono le 18?

Laura: In Italia. Qui a Los Angeles sono appena le 10 di mattina.

Io: Giusto il fuso orario. Scendiamo.

Tengo Rachel per mano e ci avviamo all'uscita dell'aereo.

Laura: Dobbiamo cercare un hotel per soggiornare.

Io: Sì giusto e ci serve un lavoro per mantenerci.

Laura: Conta pure su di me.

Io: Grazie ancora.

Aspettiamo le valigie e poi finalmente usciamo dal check-out dell'aeroporto.

Trovo una panchina vuota e ci sediamo.

Dobbiamo controllare la mappa e trovare un hotel nei paraggi e che non costi troppo.

Partire così di punto in bianco è stata una pessima decisione,ma ormai ci siamo.

Laura: Oddio Erica. Ti prego. Facciamo un giro alla spiaggia.

Io: Laura preferisco posare le valigie in un hotel e poi andarci.

Laura: Va bene,ma la prendo come una promessa.

Io: Contaci.

Usciamo dall'aeroporto e ci incamminiamo verso il primo hotel che abbiamo trovato.

Hotel Tipton 4 stelle.

E' tanto di lusso ma ho letto che c'è un'offerta per chi ha meno di 25 anni.

Quindi perchè non provarci?

Mettiamo piede in questo bellissimo hotel.

Rachel è un po' spaventata per il grande via e vai di persone.

Meglio tenerla stretta.

Ci avviamo verso il balcone della reception e ci accoglie un signore vestito molto elegante.

Moseby: Salve. Sono il signor Moseby. Benvenuti al Tipton hotel. Come posso aiutarvi?

Io: Salve. Vorremo una stanza. Ho letto dell'offerta per i ragazzi con età inferiore ai 25 anni.

Gli passo il cellulare dove ho letto la notizia.

Il receptionist legge e annuisce.

Moseby: Perfetto. Quanti siete?

Laura: Due adulte e una bimba.

Moseby: Ho la stanza che fa per voi al 23° piano. Abbiamo l'ascensore.

Io: Grazie mille per la disponibilità.

Moseby: Tutti al Tipton sono i benvenuti. Ora vi lascio la normativa per il soggiorno.

Laura: Erica io intanto vado con Rachel in camera.

Io: Certo vai pure.

Le allungo le chiavi della stanza e intanto mi metto a compilare tutti i dati.

Moseby: Che bella bambina.

Io: Grazie.

Moseby: L'avete adottata? 

Io: Oh...no. Io e Laura siamo solo migliori amiche,non stiamo insieme.

Moseby: Oh mi scusi. E il padre?

Io: Bella domanda.

Porgo tutti i fogli compilati al receptionist,prendo la seconda chiave e con le valigie mi incammino verso l'ascensore.

Non mi ha dato fastidio la conversazione con il signor Moseby.

Sono qui per andare oltre.

Me lo devo.

Appena metto piede in stanza trovo Laura e Rachel giocare sul letto.

Io: Qualcuno non voleva andare in spiaggia?

Laura: Oh sìì. Ma prima devo mettermi in costume. Ho intenzione di farmi una nuotata.

Io: Ok,noi ti aspettiamo.

Laura: Grazie.

Va ad aprire la sua valigia e con un costume in mano sparisce in bagno.

Rachel: Papà?

Io: Non c'è piccola. Ma hai me e la zia acquisita Laura.

Rachel: Sì.

Vederla con quello sguardo perso mi faceva tremendamente male.

Fortunatamente dopo poco siamo già in spiaggia.

Laura è in acqua a nuotare tranquilla e io sono seduta sulla sabbia con Rachel a fare i castelli di sabbia.

Il cellulare mi squilla e non nego di aver sperato che fosse Joe,ma era mia madre.

Meglio tranquillizzarla. 

Ma mentre sono distratta Rachel si allontana e io inizio a rincorrerla.

Un uomo la ferma e io mi avvicino pronta a riavere mia figlia.

Io: Giù le mani da...tu!

Esatto

Continua

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