Italy

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Tornare in Italia mi sarebbe piaciuto ma subito mi torna in mente l'ultima discussione con mio padre.

Non era molto soddisfatto dell'idea di lasciarmi partire da sola con mia figlia in una città così immensa come Los Angeles.

Certo che lo capisco,ma ho semplicemente deciso di prendere in mano la nostra vita.

È vero anche che mi aveva detto che se tornavo lui non ci sarebbe stato per me e ora ho un po di timore a tornare.

Non so proprio come potrebbe reagire.

Ha preso molto male l'idea che il mio ragazzo mi aveva messo incinta e poi era sparito.

Lo ha odiato più di quanto lo facessi io.

Ok,non ho mai odiato Joe,nel vero senso della parola.

Ma di certo non facevo salti di gioia.

Tornare in Italia soprattutto con Joe al mio fianco potrebbe essere più complicato di quanto penso.

Joe: Qualcosa ti turba?

Io: No.

Joe: A me puoi dire tutto.

Io: Come sai che c'è qualcosa?

Joe: Siamo stati insieme due anni,ho imparato a conoscerti.

Io: Giusta osservazione.

Joe: Puoi fidarti di me.

Io: Ho solo paura di come reagirà mio padre nel vederti in Italia con me e Rachel.

Joe: Ricordo quando era severo.

Io: Esatto.

Joe: Ma non mi terrà lontano da te e da mia figlia.

Io: Grazie.

Joe: Presto andiamo a fare le valigie. Domattina si parte.

Io: Giusto.

Joe sale al piano superiore e io prendo Rachel.

Io: Domani partiamo.

Rachel: Dove andiamo?

Io: Torniamo dai nonni.

Rachel: Sì.

Io: Per ciò a letto presto.

Rachel: Va bene mamma.

L'accompagno alla sua cameretta e la metto a dormire.

Pigiama indossato,coperte ben rimboccate ed è pronta per una favola.

Io: Che storia vuoi sentire?

Rachel: Quella di te e papà.

Io: Rachel te la racconto tutte le sere.

Rachel: Ma è la mia preferita.

Io: E va bene.

Così,spengo la luce e metto la sua lucetta nell'interrutore e inizio a raccontare come io e Joe ci siamo conosciuti.

Dopo pochi minuti è già crollata in un sonno profondo,le bacio la fronte ed esco dalla stanza.

Mi ritrovo Joe appena fuori dalla porta.

Joe: È bella quella storia. Mi sembra di conoscerla.

Io: È la preferita di Rachel.

Joe: E come darle torto. Buona notte.

Io: Notte.

Entro nella stanza degli ospiti,infilo il pigiama e sono pronta a dormire.

Circa. Devo solo scacciare questi pensieri.

(...)
Stiamo correndo verso l'imbarco.

Tengo Rachel in braccio e Joe porta le valigie.

Italia stiamo arrivando.

Saliti in aereo prendiamo i nostri posti e aspettiamo che queste ore di volo terminano.

Dovevo affrontare senza paura mio padre e le relative conseguenze.

Una volta atterrati prendiamo il taxi che ci porta alla mia vecchia casa.

Sono le ore 11 di un sabato mattina.

Guardo nel parcheggio sotto casa e trovo l'auto di mia madre.

Parto decisa verso il campanello.

Dopo aver suonato attendo risposta.

Danno il tiro e ci avventuriamo verso il primo piano della palazzina.

La porta si apre ed ecco li mia madre.

Proprio uguale a come la lasciai 5 mesi fa.

Io:Ciao mamma.

Continua

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