COSTRUIRE
CAPITOLO 4
"Cosa cazzo mi metto? Non ho nulla di adatto...io non ci vado"
"Ma sei cretina? Adesso ti trovo qualcosa" Reny frugò nel mio armadio al B&B, scosse la testa poi guardò nel suo "Ma non abbiamo la stessa taglia...Reny...dai non vado..tanto non cambia nulla"
"Ma non dire minchiate..." la mia amica tirò fuori un abitino nero, con le spalline larghe, gonna più corta davanti e più lunga dietro "Provalo...a me è leggermente stretto...tu sei più magra, soprattutto hai meno seno...su su che ti devo pure fare i capelli.." io mi tolsi quello che indossavo e misi il vestito. Dato che Reny era più alta di me su di lei la gonna risultava più corta, così lei prese qualche spillo e me la appuntò fino a lasciarmela poco sopra il ginocchio. Mi lanciò un paio di scarpe con il tacco nere, a listini e poi mi truccò. Quando mi guardai allo specchio quasi non mi riconobbi. Insomma avevo un qualcosa di diverso nello sguardo ma quello non dipendeva certo dal tipo di vestito o dal trucco "Comunque vi ho visti eh" Reny indossò una gonna lunga fino a terra rosso fuoco ed una canotta nera. Lei era bellissima qualsiasi cosa indossasse, la invidiavo per la sua capacità di rendere unico qualsiasi abito "Ci hai visti...in che senso?"
"Nel senso che vi ho visti...quando parlavate e vi guardavate..."
"E...?" Abbassai gli occhi perché sapevo benissimo cosa lei vedeva nel mio sguardo quando parlavo o pensavo a lui, 24 ore su 24 praticamente "Vi piacete...cioè per te lo so da tempo ormai..ci muori dietro e questo lo so..ma anche lui..insomma..ti guardava.."
"Non è vero Reny...è gentile e carino...ma nulla più"
"Allora il numero di telefono? O l'invito? O l'abbraccio? Non era un abbraccio da amico..era più un modo per rassicurarti. Insomma io l'ho visto dall'esterno e sembrava in tutto e per tutto un primo appuntamento. Tutti e due impacciati ed insicuri...tu poi...ma entrambi belli presi"
"No Reny..non iniziare con le tue fisse. Stephan è gentile, mi ha detto che ci stiamo conoscendo ma alla fine non vuol dire nulla. Io non sono la ragazza adatta a lui"
"E perché? Sentiamo la tua perla di saggezza"
"Perché lui vuole un altro tipo di ragazza. Prima di tutto bella..e non dire che io lo sono..poi più sicura di sé, adatta ad uno che..insomma l'hai visto?Io non c'entro nulla con lui"
"Hai infilato così tante cazzate in una frase che non so da dove iniziare...prima di tutto sei bella, sicuramente diversa da molte ragazze che gli girano attorno, ma questo può essere anche un bene no? Magari a lui serve la ragazza vera, che se ne freghi del personaggio e che ami la persona. E tu saresti perfetta...sulla sicurezza in te stessa, potrebbe dartela lui questa sicurezza. Insomma anche la storia del numero di telefono..non credo lo dia a tutte no? Si fida di te, ha capito come sei, che non lo sbandiereresti ai quattro venti. Quindi questo potrebbe, anzi dovrebbe innalzare la tua autostima.."
"Non lo so..insomma...lui è bellissimo..è spettacolare..."
"Chi l'avrebbe mai detto? E immagina come sarà baciarlo"
"Che? Ma cosa stai dicendo?"
"Ma finiscila Marzia...gli sguardi che avevate...la foto che avete fatto...l'abbraccio...te l'ho sempre detto io" Reny prese le chiavi della stanza e mi precedette fuori "Siete bellissimi assieme" poi mimò un cuore con le mani prima di trascinarmi fuori. Prendemmo un taxi fino all'Auditorium e quando arrivammo mancavano ormai poco meno di dieci minuti all'inizio della serata. Mentre Reny iniziò a scattare foto a raffica io andai a ritirare gli inviti all'ingresso. Chiesi se potevamo aspettare l'arrivo dei giocatori per entrare e mi risposero che non c'era problema. Così io e la mia amica attendemmo l'arrivo delle auto. I giocatori arrivarono a due a due, su delle Fiat Panda blu. Quando Stephan scese dalla macchina strinsi la mano di Reny fino a stritolargliela praticamente "Vieni qua te" la mia amica mi spinse contro la transenna e quando Stephan passò di lì mi sorrise "Che ci fate qua?"
"Marzia vuole il bis foto"
"Ma non è..." fissai la mia amica con sguardo omicida.
"Con gli abiti eleganti...mi pare giusto..." Stephan mi mise una mano alla base della schiena e si avvicinò ulteriormente "Poi mandami anche questa" quando Reny scattò la foto io ero totalmente persa nelle mille sensazioni che lui riusciva a darmi anche solo con la sua vicinanza "Ci vediamo dentro" lui si allontanò non prima di avermi dato un bacio sulla guancia. Io rimasi impietrita...incapace di fare ogni cosa, anche la più semplice come respirare.
"Ma..lo conosci?" la ragazza che mi rivolse questa domanda aveva fissato tutta la scena ad occhi spalancati. Alla domanda rispose Reny "Si...ed ora scusateci ma abbiamo i pass" poi mi trascinò via "Potevi evitare eh"
"Devi marcare il territorio tesoro..." io scossi la testa ma sorrisi. Lo studio era piccolo, per lo più occupato da bambini con la divisa della nazionale. I nostri posti erano al centro, in sesta fila. Da quando l'intera squadra azzurra entrò io naturalmente non ebbi occhi che per lui. Gli altri non li vedevo neanche, lui era l'unico di cui mi importasse. Lo fissai in ogni movimento, e non me ne importò delle decine di volte in cui i nostri sguardi si incrociarono e lui mi beccò a fissarlo. Successe che entrambi abbassassimo lo sguardo nello stesso momento per poi sorriderci "Volete una stanza?"
"Finiscila...Non hai nessun altro da guardare?"
"Si si...ma voi due monopolizzate tutto. Se non avevo capito fino ad ora l'espressione "fare l'amore con gli occhi" da stasera non mi serviranno spiegazioni ulteriori"
"Ma non dire cazzate..."
"Ma finiscila tu piuttosto..se non l'hai notato le due sedie davanti a te leggermente separate gli danno la visuale perfetta delle tue gambe accavallate..ho fatto bene ad accorciarti la gonna" le diedi una manata sul braccio e poco dopo fui distratta dalla voce di Antonella Clerici che annunciava il suo nome. Per i successivi dieci minuti vissi solo in funzione sua, che emozionato guardò insieme a tutti noi un filmato registrato a Savona e che commosso sentì le parole di suo padre e del suo primo allenatore. Non riuscii a trattenere le lacrime quando proprio lui venne in studio a fargli gli auguri per l'Europeo e poi si sedette vicino a lui.
Quando venne annunciata la pubblicità Stephan mi fece un cenno, io mi alzai e lo raggiunsi in un angolo della sala "Ti sei emozionata?"
"Si nota molto?"
"Un pò. Senti dopo dobbiamo subito lasciare lo studio e poi raggiungere la Stazione Termini in pullman quindi ti saluto adesso"
"Ok...in bocca al lupo...non so cosa altro dirti sinceramente"
"Potresti dirmi che verrai a Verona lunedì prossimo"
"Rimango a Roma fino a domenica"
"Pago tutto io...per favore"
"Ok..va bene..." lui mi sorrise prima di abbracciarmi nascondendomi alla vista delle altre persone "Ci vediamo lunedì..." poi mi sfiorò la guancia con le dita prima di lasciarmi un bacio sulla fronte. Io lo fissai inebetita...mi risedetti al mio posto con le gambe che tremavano e il cuore che minacciava di uscirmi dal petto. Quando la squadra lasciò lo studio lui mi rivolse un'ultima occhiata prima di farmi un cenno con la testa "M'è venuta la pelle d'oca a guardarvi. La prossima volta baciatelo altrimenti ti ammazzo" Reny sbuffò prima di farsi aria con la mano "Trovatemi una stanza...avrei bisogno io di un ragazzo adesso"
"Quanto sei cretina" poi la presi sottobraccio ed uscimmo. Io e la mia amica andammo a cenare dato che non avevamo mangiato nulla e lei non smise un attimo di analizzare la serata, soprattutto il comportamento di Stephan. Secondo lei era palese che gli interessassi, io ero più scettica anche se dovevo dire che alcuni indizi a favore della sua tesi c'erano.
"Cosa dirai a tua madre per lunedì?"
"Che...abbiamo vinto i biglietti per la partita...boh, qualcosa mi inventerò. Non ho voglia di dirle quello che è successo. Già è sul piede di guerra per la storia dello stage..insomma se le dicessi di Stephan inizierebbe con la storia che lui mi vuole solo portare a letto, che i ragazzi pensano solo a quello..che cosa voglio saperne io di ste cose.."
"Sul portarti a letto...dai a parte gli scherzi...è normale che ci sia anche quell'aspetto.." proprio in quel momento il mio cellulare squillò "Pronto?"
"Ciao...:
"Stephan..." mi alzai e percorsi la sala del locale dove io e Reny ci eravamo fermate fino a ritrovarmi in un angoletto appartato "Scusa ma sono in un locale con Reny..ci siamo fermate a mangiare qualcosa"
"Noi siamo quasi arrivati a Firenze..volevo solo sapere...insomma non devi per forza venire a Verona. Se hai altri impegni oppure non vuoi...non c'è problema"
"Ma scherzi? Mi hai solo colto alla sprovvista..ci vengo molto volentieri"
"Se mi dai l'indirizzo del B&B ti faccio recapitare tutto al massimo fra due giorni. Biglietti del treno e tutto il resto"
"Ma non devi...sul serio"
"Ma è il minimo..." rimasi zitta perché non sapevo cosa dire. La sua voce, che fino a quella mattina ascoltavo nelle interviste e basta ora mi sussurrava via telefono e mi mandava brividi per tutta la schiena "Grazie Ste...Stephan...come vuoi che ti chiami?"
"Come vuoi...senti...se non l'avessi capito volevo dirti che..speravo che tu venissi a Roma oggi. Volevo vederti e..mi piaci Marzia...sul serio. Mi piace la tua testa, come ragioni, quello che pensi..e vorrei poterti conoscere meglio. Lo so che faccio un lavoro che non è il massimo. Ora non potremo vederci quanto vorremmo..o quanto vorrei io almeno..."
"Aspetta...io ti aspetterò quanto vorrai...fino alla fine degli europei e anche oltre. E il tuo lavoro non è un ostacolo, veramente..."
"Vorrei essere lì con te adesso"
"Vorrei fossi qui..."
"Buonanotte..."
"Notte...Stephan, aspetta..non è tutta una cavolata vero? Non potrei sopportarlo, sul serio. Quindi se è un modo per...io voglio che sia reale"
"È reale...notte" poi chiuse la telefonata ed io rimasi imbambolata a fissare lo schermo del cellulare che mi rimandò l'immagine di noi due. Quando tornai da Reny lei battè le mani "Allora?"
"Eh? Mi ha detto che ci farà avere i biglietti del treno e tutto il resto al massimo in due giorni" le sorrisi titubante e poi presi il mio bicchiere...feci rigirare il ghiaccio sul fondo e poi lo posai di nuovo "Ohi...ma che è successo?"
"Mi ha detto che..gli piaccio"
"Ma va? Non si era capito..."
"Ma come...oh dai cosa può averlo colpito?"
"La tua scemenza...a volte mi fai girare le palle...ma Dio santissimo mi spieghi cosa hai in meno di qualsiasi altra ragazza? Non è che per forza i calciatori devono scoparsi le modelle o quelle che si fanno i selfie con le facce da culo. Dai Marzia...ti stai per laureare in anticipo sui tempi, sei l'unica del nostro anno ad aver avuto questo stage..sei una ragazza intelligente. Sei bella poi...e non dire di no. Ok sei diversa dalle modelle ma fanculo no?"
"Reny...il problema è che...a livello di esperienze sono una quindicenne praticamente. Non me ne è mai importato quasi nulla fino ad adesso, ma ora...dai stavo collassando per un bacio sulla guancia..mi tremano le mani solo a sentirlo al telefono"
"Almeno sei sicura che la tua prima volta sarà indimenticabile"
"Magari si concluderà ancora prima di essere iniziata..."
"Si e io domani mi faccio suora..." scoppiammo a ridere e poi uscimmo dal locale decidendo di farci un giro per la città. Scattammo una foto che poi postai su Instagram "Le vere amiche sono quelle che le tue pazzie le assecondano..." poi decisi di postare anche una foto del panorama romano "Il primo passo verso la felicità...oggi un mio sogno si è avverato ma forse è anche iniziato un viaggio che non avrei mai creduto possibile...."
Stephan poco dopo mi scrisse un messaggio su WhatsApp "Spero di riuscire veramente a renderti felice..." da quel momento ci scambiammo un sacco di messaggi, alcuni chilometrici, soprattutto i miei, alcuni in cui ci davamo la buonanotte per poi ricominciare a scriverci di nuovo, rimanendo svegli. L'ultimo fu alle 3 e mezza di notte...
Reny dal canto suo mi fece compagnia scrivendo sul suo tablet. Quando posai il cellulare, le sorrisi "Come farò a dormire stanotte?"
"Io fossi in te studierei. Sei così iperagitata che finiresti tutte le pagine che ti mancano"
"Mi aiuti?" tirai fuori dal borsone i miei libri di arabo e alle sei passate io e Reny eravamo ancora lì che decifravamo frasi e facevamo traduzioni. Fu la degna conclusione di una giornata e nottata strana. La più pazza dei miei 23 anni. La prima in cui l'adrenalina mi scorse a fiumi nelle vene. La prima negli ultimi anni in cui non piansi...ma anzi il mio cuore battè al triplo del suo ritmo normale.
Giugno 2016 iniziò così...dormii dalle sei e mezza a mezzogiorno e quando mi alzai Roma mi diede il buongiorno con un bel sole e lui mi diede il suo personale buongiorno con un messaggio. Questo era sul serio l'inizio di qualcosa di spettacolare....
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COSTRUIRE
FanfictionUn "amore impossibile", il cuore che sceglie al posto tuo...un percorso da fare in due per COSTRUIRE qualcosa di magico