CAPITOLO 9

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CAPITOLO 9

Da quel 25 giugno il tempo per me non contò praticamente più, i secondi diventarono minuti, i minuti ore, le ore giorni e i giorni settimane. Parlai con mia madre, ci parlai veramente dopo anni praticamente...ma lasciai la mia stanzetta nella nostra casa e affittai un minuscolo monolocale in zona Navigli. Piccolo, in un condominio vecchio e che avrebbe avuto bisogno di una rinfrescata...ma era carino e poi almeno non avrei dovuto parlare con nessuno. Non diedi l"orale di arabo né l'esame di storia egizia...congelai i voti per motivi personali per sei mesi. Annullai lo stage, mollai l'appartamento a Roma...mi chiusi nella mia nuova casetta per giorni, mangiai pochissimo, dormii ancora meno...fissai per ore il soffitto...
Il 10 luglio la nazionale azzurra vinse l'Europeo contro l'Inghilterra ai rigori. Me ne accorsi semplicemente perché a mezzanotte i clacson e le trombette risuonarono per le strade della mia città ed io non potei far altro che sedermi sul balconcino a gambe incrociate e guardare i festeggiamenti. Dato che ero al secondo piano gridai ad un ragazzo che passava in quel momento "Quanto abbiamo vinto?"
"Abbiamo vinto ai rigori..."
"Chi ha calciato quello decisivo?"
"El Shaarawy..." poi si allontanò ed io allora accesi il mio tablet e scoprii che i tempi regolamentari erano finiti sullo 0-0 così come i supplementari. I rigori erano andati avanti fino al 5-5 poi un loro errore e il definitivo gol di Stephan. In quell'europeo lui aveva segnato 4 gol oltre a quel rigore decisivo. Tutti gol belli e difficili...aveva giocato bene ma qualcosa nel suo sguardo era cambiato. Da quegli ottavi di finale a Tolosa la sua fidanzata ufficiale lo aveva raggiunto in Francia e lo aveva accompagnato fino alla finale...qualche foto era circolata ma nulla di particolare. Qualche scatto dove parlavano, dove lei gli teneva la mano, qualche sorriso accennato...lui non aveva voluto parlarne nelle interviste.
Quella sera, dopo la vittoria alla domanda di rito "A chi dedichi gol e vittoria dell'Europeo?" lui aveva menzionato famiglia, tifosi, fidanzata e una tifosa speciale...alla domanda chi fosse un semplice "Lei capirà".
Non avevo sbloccato Stephan su WhatsApp da quel 25 giugno. Lo feci in quel momento e gli scrissi "Complimenti...ma se la tifosa speciale a cui hai dedicato la vittoria sono io...sappi che non ho neanche visto la partita stasera...la tua fidanzata, quella ufficiale, quella che farà le foto di rito con te, si prenderà anche la mia dedica...mi spiace ma come ti ho scritto per me ormai sei niente" in quei 15 giorni lui aveva cercato di contattarmi tantissime volte tramite Reny ma io ero stata irremovibile..
La sua risposta arrivò un'ora dopo "Ti posso chiamare?"
"No..." poi spensi il telefono, chiusi la finestra per lasciare fuori clacson, trombe e trombette, urla e grida...misi le cuffie e piansi...ormai facevo solo quello. Ero dimagrita di sette chili, le mie punte rosse erano ormai un lontano ricordo, indossavo solo leggins e magliette larghe...quel dolore sordo al petto non passava mai. Avevo provato sul serio ad andare avanti, a ripetermi fino allo sfinimento "è solo un ragazzo...cazzo ne troverai altri 200 come lui" ma immancabilmente poi finivo per pensare a lui e a quello che significava per me. E capivo che alla fine io volevo e avrei voluto solo lui..perché me l'ero immaginato per così tanto tempo, che alla fine quando l'avevo avuto accanto era stato così bello da superare ogni fantasia. Mia madre e Reny avevano provato a scuotermi ma io non volevo essere scossa...ero ancora nella fase del dolore acuto e pensai che ci sarei rimasta per sempre.

Gli azzurri tornarono in Italia, furono acclamati a Roma...poi iniziarono le vacanze anche per loro. Non seguivo praticamente più le vicissitudini gossippare dato che non avevo più riattivato i social network. Quello che sapevo mi arrivava da Reny..
Da quel mio no ad una sua chiamata Stephan non mi aveva più cercato e già me lo vedevo spaparanzato su qualche spiaggia tropicale con lei. Prima o poi, anzi più prima che poi, il mio ricordo sarebbe sbiadito e lui sarebbe tornato alla sua vita senza di me.
Il 15 luglio ricevetti un messaggio "Marzia...dimmi dove abiti"
"No...non voglio più vederti"
"Per favore...mezz'ora...anche meno...ti devo delle spiegazioni" ed era dannatamente vero...mi doveva dare almeno la risposta alla domanda che più mi assillava "Perché?"...perché l'aveva fatto? Perché mi aveva detto tutte quelle cose e poi mi aveva dato quella coltellata alle spalle? Perché si era comportato da stronzo quando in realtà non credevo assolutamente lo fosse? Perché l'unica persona che amavo era anche l'unica che poteva farmi così male?
"Via Rossetti 8. Citofono 6" non lo vedevo da più di un mese, un mese buio e pieno di dolore per me, un mese in cui mi ero annullata e non avevo praticamente vissuto. Quel giorno in aeroporto era morta una buona parte di me, quella più leggera e spensierata, quella che lui mi aveva fatto scoprire in quei brevissimi momenti passati assieme.
Quando lui citofonò e poi bussò alla porta io cercai di calmarmi ma non ero psicologicamente pronta a vederlo. Quando aprii la porta lo fissai per un momento senza parlare...Stephan indossava dei jeans al ginocchio, maglietta grigia con un disegno rosso, scarpe da ginnastica e occhiali da sole. Quando se li tolse notai gli occhi stanchi...nonostante quel particolare e l'espressione triste del volto, era comunque bellissimo...abbronzato e con i capelli perfetti come al solito...
Mi scostai per farlo entrare e poi chiusi la porta dietro di lui. Stephan scrutò il mio appartamentino..un divano con un televisore piccolino davanti, un tavolino minuscolo vicino all'angolo cucina ed un paravento blu che nascondeva il letto da una piazza e mezzo e l'armadio con le mie cose "Allora..." Dio che voce schifosa avevo..ultimamente non parlavo con nessuno e non ero più abituata ad usare le corde vocali. La mia voce, di solito squillante, ora era bassa e roca "...che vuoi?"
"Mi verrebbe da chiederti come stai" Stephan appoggiò occhiali e cellulare sul tavolo "ma sarebbe inutile..."
"Allora non chiedermelo...mi devi delle spiegazioni no?"
"Si...posso sedermi?"
"Certo..." mentre lui si sedeva io rimasi in piedi appoggiata al tavolo. Il mio piede nudo sfiorò quasi il suo ed io mi spostai impercettibilmente "Allora?"
"Perché hai rinunciato allo stage?"
"Secondo te? Sto a Roma 6 mesi rischiando di vederti con lei? Magari in coda al supermercato mentre fate la spesa per la vostra cena assieme...anche no...Non ho neanche dato gli ultimi esami...mi sono presa 6 mesi di pausa..poi vedrò cosa fare"
"Non abitiamo assieme a Roma..."
"Racconta meno cazzate Stephan...Non se lo saranno mica inventati dal nulla no?"
"Quando viene a Roma sta da me ma..."
"Quando viene a Roma per vedere te sta a casa tua...fa la spola fra Milano e Roma...per te...o no?" la rabbia mi montò dentro. Mi misi a camminare avanti ed indietro in quel minuscolo spazio vitale..avevo bisogno di urlargli dietro, avevo bisogno di fargli male come lui aveva fatto con me..volevo fargli del male...
"Allora? Mi devi una cazzo di spiegazione...stavo venendo in Francia per te, per farti una sorpresa. Ero così felice e mi stavo convincendo che non ci fosse nulla di male ad uscire allo scoperto...correrti incontro e baciarti davanti a tutti...far sapere a tutti che...eri mio...poi, casualmente ascolto lei...e capisco che voi state ancora assieme"
"No...ferma..fra me e lei...è complicato da spiegare...ci siamo presi e mollati tante volte. Quando io sono andato a Roma volevo chiudere ma..."
"Ma non l'hai fatto...si vede che la ami...ma..allora perché mentirmi? Perché prendermi in giro? Perché dirmi quelle cose? Perché chiedermi di essere la tua ragazza? Perché dirmi che non la vedevi da Capodanno...perché?"
"Perché mi piaci...veramente...e voglio stare con te. Voglio che sia tu la mia ragazza...avrei voluto che venissi tu in Francia e avrei voluto dedicare solo a te la vittoria ed il gol in finale..."
"Ma allora...cazzo...perché non la togli dalla tua vita una volta per tutte? Perché non la elimini? Metaforicamente parlando eh...insomma...se tu me lo avessi detto ci sarei potuta passare sopra...adesso no"
"Possiamo ricominciare da capo Marzia..."
"No Stephan...lei non scomparirà mai dalla tua vita..ora lo so...girerà sempre in un modo o nell'altro...stessi amici, stessa vita...sarà sempre lì..ed io non posso competere con lei"
"Non sei in competizione con lei"
"No...ho perso con lei infatti...non c'è e non ci sarà mai partita..perché quello che vi lega probabilmente è più forte di tutto quello che c'è stato e di quello che ci sarà. Quelle foto lo dimostrano...se nonostante tutto state ancora assieme..il tuo destino è con lei...quello che non capisco è...quello che tu hai detto a me"
"Ogni cosa che ti ho detto era la verità"
"Tranne quello che riguardava lei...senti Stephan...la verità...dimmela...quando siete stati a Portofino...quelle foto...quel bacio...tutto...stavate assieme?"
"Siamo andati lì per chiarire certe cose...e...si stavamo assieme...quando però io sono andato via le ho detto che preferivo prendermi una pausa..le ho anche detto che avevo conosciuto una ragazza e..."
"Siete stati insieme?"
"Marzia..che importanza ha?"
"Credimi...ha importanza..allora?"
"Si..."
"E il giorno dopo...tu sei venuto a Roma e ci siamo visti...e poi mi hai invitata all'Auditorium...e a Verona...e..poi siamo venuti a Milano...vaffanculo Stephan...vaffanculo" glielo urlai contro, la gola che chiedeva pietà per quanto la stessi sforzando. Picchiai la mano sul tavolo "Cazzo....meritavo un trattamento migliore...lo meritavo...avrei preferito che scrivessi solo 'grazie' alla mia foto su Instagram, o solo un like...invece il messaggio...le parole...le foto...gli abbracci...sei stato con me...ti ho dato la mia prima volta..la seconda e la terza...sei stato da Oscar...veramente"
"Non ti ho mai presa in giro su quello che provavo...è vero che mi piaci...è vero che volevo e voglio stare con te.."
"Ma c'è lei...Non farò la fidanzata a metà...Non ti dividerò con un'altra...ti amo troppo per farlo. Preferisco non averti proprio"
"Marzia...ti prego" appena le sue mani si posarono sulle mie spalle mi allontanai bruscamente "Non toccarmi...stai con lei adesso? Ho visto le foto...i baci...tutti sparano i coriandoli a festa dato che la coppia è ufficialmente tornata assieme...campane a festa praticamente..."
"Io...lei è venuta in Francia...e sono uscite le foto...è tutto un gran casino"
"Per chi? Per lei non credo proprio...per te...Non ti punta una pistola alla tempia sai? Non ti bacia o ti abbraccia con la forza credo...per me solamente è un gran casino. Perché avrei preferito amarti in silenzio...avrei preferito continuare a sognanti da lontano, guardare le tue foto sul pc o sul telefono..fare gli stati strappalacrime su Facebook ed Instagram...invece che stare così...perché vuoi sapere come sto? Eh? Sto una merda Stephan..perché per 17 giorni ho creduto a noi due..al fatto che col tempo tu mi avresti amata...che sarei stata io quella che avresti guardato dal campo mentre tifavo per te in tribuna..quella da cui saresti tornato la sera raccontandomi la giornata...avremmo cenato e poi ci saremmo seduti sul divano fino a quando saremmo andati a letto...ho creduto che sarei stata io a consolarti dopo le critiche o a gioire dopo gli elogi. Perché di sbandierare al mondo che sono la fidanzata del Faraone a me...a me non me ne frega un cazzo...perché io non amo Stephan El Shaarawy...è vero se non avessi fatto il calciatore non ti avrei mai conosciuto...ma se adesso tu decidessi di non giocare più o ti facessi male stando fermo 1 anno io non me ne andrei...io amo Stephan...che si potrebbe chiamare pure Marco e Claudio e potrebbe fare pure il meccanico o il barista o vendere panini all'angolo della strada.." mi fermai con il fiatone ma poi ripresi "Perché a me degli hotel a 5 stelle o delle giornate a Portofino o in Sardegna o ai Caraibi o a Sharm non me ne frega un cazzo...dei pass per le discoteche o dei regali me ne sbatto altamente. Come me ne frego dei ristoranti...a me andrebbe bene Mc o Burger King...o la pizzeria al taglio con il menù a prezzo fisso..di presentarmi agli eventi assieme mi importerebbe solo perché potrebbe fare piacere e te. Io amo te...il tuo sorriso...il tuo sguardo...quello che riesco a provare solo con una foto...ho amato quando mi hai abbracciata o mi hai chiesto "vuoi essere la mia ragazza?". Ho creduto alle tue mani che tremavano e alle tue labbra sulle mie...a me e te sul quel dannato letto...o la mattina dopo in cucina quando mi hai baciata e mi hai detto che l'unica cosa che contava era quello che stavamo vivendo. E sarei voluta essere vicina a te per festeggiare questa vittoria...ma non per la dichiarazione pubblica ma perché so quanto hai lottato per arrivare dove sei adesso...so quanto è stato difficile...so quello che ci metti dentro....e ti amo per questo"
"E allora stai con me"
"Non posso..Non dopo quello che è successo...la fiducia è tutto per me...io ti ho dato tutto quello che potevo darti. Il mio cuore...la mia anima..ti ho donato, regalato...mettila come vuoi, la mia prima volta...perché avrei voluto che tu fossi il primo...ed è stato favoloso ma...Non posso vivere così...pensando che quando stai lontano da me magari sei con lei...o con un'altra..io...non ti odio Stephan...non potrei mai...e non credo neanche che tu l'abbia fatto per farmi del male intenzionalmente..forse non sei pronto ad una storia così...e poi se non hai chiuso con lei probabilmente c'è qualcosa di importante fra di voi..e va bene così...forse volevi scoparti la fan...non lo so"
"Non provare a pensarlo Marzia"
"E allora cosa? Lei è convinta di essere la tua anima gemella...e a meno che non sia completamente pazza o visionaria baserà sta cosa su qualcosa di concreto...è tre anni che va avanti sta storia...tira, molla, alti, bassi...sempre legati state...e non so neanche come sia lei...forse volevi un'esperienza diversa con una ragazza diversa...forse sarebbe andata bene oppure no..Non possiamo saperlo.."
"Scopriamolo...insieme...per favore" quella volta quando lui posò le mani sulle mie spalle non mi ritrassi..avrei voluto credergli, veramente...
"Non posso" mi spostai e presi i suoi occhiali e il suo telefono. Glieli allungai, andai verso la porta e la aprii "Mi dispiace..."
"Sei una bellissima ragazza e..."
"...e sarebbe potuto essere bellissimo...lo so...dimmi solo se ha significato qualcosa" iniziai a piangere perché sapevo che non lo avrei più rivisto...
Lui non rispose ma mi asciugò le lacrime con i pollici e avvicinò il suo viso al mio "Dimmi di restare...dimmelo..."
"Vai Stephan...fallo per tutti e due" poi mi alzai sulle punte e toccai le sue labbra con le mie per un secondo..lo costrinsi ad uscire e poi lo guardai andare via..quando chiusi la porta mi ci appoggiai contro e piansi...
"NON TI DIMENTICHERÒ MAI" quello il messaggio che lui mi scrisse mezz'ora dopo...Non gli risposi ma sapevo che sarebbe stato lo stesso per me.

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