CAPITOLO 8

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COSTRUIRE

CAPITOLO 8

Ci sono giornate da incorniciare, giornate normali, giornate brutte, giornate da dimenticare..e giornate in cui ti chiedi se qualcuno lassù si sia messo d'impegno per metterti alla prova e vedere quanto resisterai...se resisterai....il problema è che nessuno ti avvisa, magari ti alzi con il sorriso, sicura che quella sarà una bellissima giornata, ma poi...tutto può cambiare nel giro di un minuto..o di un secondo, un singolo battito di ciglia può cambiarti la giornata...e la vita.
Sabato 25 giugno fu una di quelle giornate. Il lunedì precedente avevo dato il terzultimo esame ed ero riuscita a strappare un trenta e lode. Ora mi mancava solo l'orale di arabo e l'esame scritto di storia egizia. Se li avessi superati entrambi con buoni voti avrei mantenuto la media del 27/28 e avrei potuto ottenere un'estensione ulteriore del prestito universitario che avrebbe coperto anche le spese dello stage. Seppur il rapporto con mia madre si fosse incrinato forse definitivamente, alla fine lei non aveva più tirato in ballo la questione di Reny, Stephan e di quanto io fossi cambiata secondo lei. Dopo una litigata epica quando ero tornata a casa l'8 giugno, io e lei praticamente non ci parlavamo. Non le avevo chiesto il permesso di acquistare il biglietto aereo per Tolosa del 25, peraltro pagato pochissimo con lo sconto da universitaria. Era stata una decisione presa d'istinto, sull'onda del buon risultato dell'esame e di quanto mi mancasse Stephan.
L'Italia era arrivata seconda nel girone di qualificazione e avrebbe giocato l'ottavo di finale domenica 26 a Tolosa. Non avevo detto nulla a Stephan, volevo che fosse una sorpresa, speravo gradita naturalmente. Il mio aereo sarebbe partito dalla Malpensa alle quattro e quaranta, arrivando a Tolosa un'ora e mezza dopo. Il programma era vedere la partita e poi tornare in Italia, giusto in tempo per dare l'esame martedì. Poi avrei deciso cosa fare, se l'Italia avesse proseguito il suo cammino mi sarebbe piaciuto tornare di nuovo in Francia. Avevo qualche risparmio da parte e non mi concedevo grossi vizi, mi meritavo un pò di svago peraltro.
Durante quei 17 giorni in cui io e Stephan eravamo stati separati, io a Milano e lui in giro per la Francia, ci eravamo sentiti ogni giorno, compatibilmente con i suoi impegni. Non mi faceva mai mancare il buongiorno e la buonanotte e si stava rivelando un fidanzato perfetto praticamente. Per ora la nostra storia era..nostra...Non era di dominio pubblico e a me andava bene così. Non ambivo alle luci della ribalta e sicuramente non mi importava di finire sui giornali con qualche titolo a caratteri cubitali vicino. Anzi...meno di sapeva...meglio era..
Sapevo però che il mio viaggio in Francia non sarebbe passato inosservato dato che avevo chiesto alla FIGC di riservarmi un posto fra le vip senza fare sapere niente a lui. Avrei indossato la mia maglietta numero 22 e con tutto il casino che facevo da tifosa sarei stata fotografato e filmata a dovere. Poi sarei stata vicina ad altre wags e molti avrebbero fatto facilmente due più due. Ma non mi importava..io andavo in Francia per lui..punto e stop...
Misi in un borsone poche cose..alle due e mezza varcai le porte del Terminale Due della Malpensa e cercai sul tabellone il gate di partenza. Ero come al solito in anticipo e così mi sedetti su una delle peraltro scomode sedie nella sala di attesa. Erano quelle bianche, che facevano molto ospedale e il mio schienale poggiava contro lo schienale della sedia dall'altra parte. Poco dopo sentii sedersi qualcuno e alzai gli occhi al cielo perché...uno la voce della tipa era odiosa, come lo stridio delle unghie sulla lavagna..e due era tutta un "oddio" "tesoro" "amore" mentre parlava al telefono. Una di quelle da sopprimere all'istante. Indossavo gli occhiali da sole, causa occhiaie profonde, e quando lanciai un'occhiata fugace dietro vidi solo una massa di lucidi e liscissimi capelli castani ed una mano dalle unghie rosse che reggevano il telefono.
"Si...amore..sono alla Malpensa...si manca ancora un sacco all'imbarco...parto alle quattro e quaranta..."
Merda...il mio stesso volo...ecchecazzo...
"Siii...sarà una bellissima sorpresa...insomma non lo vedo dal 30 maggio...e lo so che praticamente abbiamo litigato quel giorno e da allora ci siamo sentiti pochissimo ma...è sempre stata così la nostra storia...tira e molla...ma alla fine lui torna sempre..."
Sarà il solito rincoglionito lui...solo a sentirti parlare scapperei....alzai gli occhi al cielo e scossi la testa..
"Che poi abbiamo litigato ma abbiamo anche fatto pace...lo sai che lui dice che è finita ma poi non finisce mai...si figurati se è vera sta cosa che gli interessa un'altra...ma finiscila Marty"
Sarà una di quelle che si fanno perdonare a letto...coglione lui che ci sta ancora appresso.
"Che poi ora sono uscite le foto...le hai viste? Ed il titolo? Insomma dalle foto non si direbbe assolutamente che siamo ancora nell'ennesima fase del "molla"...anzi..."la sua risata mi scavò dentro...foto?
"Si Novella2000...si sono foto del 30 scattate a Portofino...e poi si parla di Roma e della nostra convivenza...si che poi è una convivenza a singhiozzo...ma intanto...certo che lui mi ama..."
Roma...Roma...Roma....quella parola mi rimbombò in testa...mi sfilai gli occhiali da sole e mi girai leggermente sulla sedia di modo da aver una visuale migliore della ragazza "Certo...ti chiamo da Tolosa...baci amò" quando lei chiuse la chiamata avvertì forse il mio sguardo e si girò "Scusa...ti ho disturbata?"
"No...tranquilla..."
"Aspetti anche tu l'imbarco? Per dove?"
"In realtà...aspetto una persona...scusa ma ora vado un secondo in bagno" mi alzai a fatica reggendomi alla spalliera della sedia e poi afferrai il borsone. Facendole un cenno mi girai e per poco non stramazzai a terra. L'aeroporto mi girava attorno e il caos e le luci contribuivano a farmi girare la testa. Mettendo a fatica un piede davanti all'altro mi diressi verso i bagni. Per fortuna non trovai coda e quando entrai nel cubicolo crollai a terra e tenendomi alla tazza vomitai tutto quello che avevo mangiato a mezzogiorno a casa prima di uscire. Continuai a vomitare tutto il contenuto del mio povero stomaco fino a quando non tirai su solo acqua. Avevo letteralmente il cuore in gola che batteva ad un ritmo forsennato e le mani sudate. Ma avevo i brividi e battevo i denti. Mi alzai a fatica reggendomi alla parete e poi uscii. Mi buttai acqua gelata sul viso e mi sciaquai la bocca. Mi guardai allo specchio e quello che vidi mi spaventò...ero bianca cadavere, le occhiaie spiccavano più del solito e avevo il fiatone...
Muovendomi a rallentatore uscii dal bagno e mi diressi verso una delle numerose edicole "Si?"
"Novella2000...l'ultimo numero"
"Certo...una lettura leggera per quando si vola" sorrisi debolmente e afferrai il giornale lasciando il resto all'edicolante. Quando uscii mi appoggiai al muro e sfogliai frenetica la rivista. A metà numero circa mi pietrificai...mi lasciai scivolare a terra con la schiena contro il muro bianco e guardai le foto...lessi il titolo...e poi scoppiai a piangere....

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