COSTRUIRE
CAPITOLO 13
Fissavo il mare di Savona sferzato dalla pioggia battente. Erano le quattro di notte e mi ero svegliata da poco sentendo le gocce picchiettare sul vetro della finestra. Dopo la bellissima giornata passata con Stephan avevamo discusso tre ore su dove dovessi dormire..io, indecisa fra un albergo, che sarebbe stata sicuramente la scelta più saggia e casa sua, scelta più rischiosa sicuramente, avevo optato per la seconda. Stephan mi aveva lasciato la sua stanza, quella in cui dormiva da piccolo, e lui si era accomodato sul divano. I suoi ormai utilizzavano quella casa solo nelle vacanze estive. La sua stanza era come me la ricordavo da qualche servizio fotografico, trovarmi lì a dormire faceva uno strano effetto. Mi ero addormentata abbastanza in fretta, cosa rara per me soprattutto ultimamente ma quella pioggia mi aveva svegliato ed ora faticavo a riaddormentarmi. La giornata precedente era stata strana...non l'avevo immaginata così soprattutto per quello che lui mi aveva detto. C'erano sicuramente ancora tanti punti da chiarire ma quando si trattava di lui usavo più il cuore che la testa, anzi forse solo il primo. Ed il cuore mi diceva che lui era sincero.
Uscii dalla stanza e mi diressi verso il salotto. A piedi nudi cercai di non fare rumore. Arrivai vicina al divano e fissai Stephan addormentato. Era su un fianco, la coperta quasi completamente per terra...sembrava così vulnerabile e indifeso..mi sedetti per terra, vicino al divano e lo coprii meglio. Poi gli sfiorai il viso con la punta delle dita...il giorno prima Stephan mi era parso tormentato e preoccupato, soprattutto quando mi era venuto a prendere in stazione. Poi a mano a mano si era tranquillizzato...ma sembrava..diverso...come se qualcosa lo tenesse costantemente sulle spine. Sapevo che probabilmente la colpa era mia...si sentiva tremendamente in colpa, in parte a ragione...
"Ti amo....non avrei mai pensato di dirtelo un giorno...ma ti amo veramente..." gli baciai lievemente le labbra e poi mi alzai "Dove vai?"
"A letto...scusa se ti ho svegliato...ma piove..anzi diluvia e...niente, torna a dormire" Stephan mi trattenne per il polso ed io ricaddi a sedere sul divano, in parte in braccio a lui..
"Ridillo...quello che hai detto prima"
"Cosa?"
"Marzia...non fare la finta tonta"
"Ti amo...lo sai" sorrisi perché ogni volta che lo dicevo mi sentivo più leggera e notevolmente più felice "Senti...ti va di venire di là?"
"A dormire con te? Sei sicura?"
"Certo" mi alzai e gli tesi la mano. Silenziosamente andammo in camera dove, mentre lui sistemava il letto, io diedi un'occhiata alle foto appese, alle maglie dei suoi giocatori preferiti ordinatamente allineate sulle grucce e a tutto quello che mi raccontava una piccola parte di lui.
"Vieni" Stephan battè una mano sul letto ed io lo raggiunsi. In quel momento un tuono scosse le tapparelle ed io sussultai "Fanculo"
"Hai paura?" Stephan lo disse un pò per prendermi in giro ed io gli mollai una manata sul braccio "Ti rispedisco sul tuo divano" ci mettemmo a ridere poi io mi avvicinai leggermente a lui "Si ho paura dei tuoni e poi ho sempre sognato di abbracciare un ragazzo a letto mentre fuori piove"
"Un ragazzo a caso naturalmente"
"Certo...che credi?" lo fissai scuotendo la testa. Stephan indossava una maglietta bianca ed un paio di pantaloncini, io solo una sua maglia, che lui aveva insistito per prestarmi e che mi arrivava alle ginocchia praticamente.
"Mi abbracci?"
"Certo" Stephan si sdraiò ed io mi accoccolai accanto a lui, con la testa sul suo petto ed una gamba intrecciata alle sue. La coperta ci teneva al caldo, anche se la temperatura si stava alzando leggermente da sola...se avessi seguito quello che mi dicevano gli ormoni sarei saltata addosso a Stephan già da parecchie ore. Da quando eravamo entrati a casa sua lui aveva fatto di tutto per comportarsi in modo gentile e carino, e rispettoso e tutto il resto...il bacio in spiaggia era stata l'unico che ci eravamo scambiati. Averlo lì in quel momento, sdraiato accanto a me, mentre mi abbracciava semplicemente mi fece capire che lui avrebbe rispettato la mia decisione di andarci piano...stava provando in tutti i modi ad andare secondo i miei tempi.
"Ti dà fastidio?"
"Cosa? Abbracciarti? Dormire con te? Sei fuori?"
"No Ste...il fatto che io voglia andare piano"
"Come hai detto in spiaggia io non ti ho corteggiata...non ti ho dovuta conquistare...farò tutto quello che vuoi...e per ora mi basta tenerti abbracciata..."
"Però ti pesa...sii sincero dai..."
"Mi stai chiedendo se vorrei fare l'amore con te adesso? Si...mi pesa aspettare? No Marzia...perché capisco quello che mi hai detto oggi" io mi mossi mettendomi a pancia sotto e appoggiando il mento sulla sua spalla "Ho bisogno semplicemente di capire se...potrebbe funzionare fra di noi..insomma...c'è qualcosa fra me e te...ma magari non siamo compatibili..."
"Mi piaci...e fin qua ci siamo...in tutti questi mesi ho pensato a te e a quello che ho provato quando siamo stati insieme a Milano...con te posso essere veramente me stesso, senza preoccuparmi che tu possa giudicarmi...posso mostrarti le mie debolezze e so che tu non mi giudicherai...tutti si sono sempre aspettati tanto, forse troppo, da me. Non parlo di chi mi conosce da una vita..la mia famiglia sa quanto ho lottato per arrivare dove sono, per gli altri sembra che io possa fare miracoli senza fatica...ma non è vero. A volte mi piacerebbe tornare a giocare al campetto sotto casa dove non c'erano aspettative"
"Ma tu ami quello che fai Stephan.. i giudizi degli altri fanno male ma..pensa a quanto rendi orgogliosi i tuoi genitori, Manuel, i tuoi amici...me..." gli baciai la mascella e poi continuai "Quando ti vedevo giocare da casa...spesso con uno streaming in una lingua di cui non capivo una mazza...insomma io guardavo solo te...vederti correre, vederti dare l'anima per la tua squadra...non molli mai tu Stephan" mi misi seduta perché quel discorso mi stava a cuore e la stanchezza mi era magicamente passata "Tu sei il motivo per cui non ho mai mollato...ho combattuto per tanto tempo contro quello che provavo...mi sono detta tremila volte che non valevo un cazzo..." zittii Stephan alzando una mano "...che tu eri troppo per me. Che non avresti mai guardato una come me, una ragazza normale che guarda per tutta la sera serie tv su Netflix e ha pianto come una fontana quando il suo personaggio preferito è morto, per non parlare di quando una coppia si lascia...insomma guardati...tu sei perfetto...io ho tremila cose che non vanno...sono tappa...insomma se mai dovessi venire con te ad un evento...non saprei cosa mettermi..." avrei potuto elencare altre mille cose che non andavano in me ma lui mi zittì tappandomi la bocca con la sua "Hai finito di dire stronzate?"
"No...se vuoi ne ho altre..."
"Non sono perfetto Marzia...proprio per niente...soprattutto tu dovresti saperlo"
"Sei perfetto per me...solo tu sai risvegliare qualcosa dentro di me...anzi no aspetta...solo tu sai accendere qualcosa dentro di me...solo i tuoi baci sono quelli giusti..."
"Davvero?" la sua aria insicura mi fece scappare un sorriso "Davvero Stephan...ti ho dato la mia prima volta...e non me ne sono mai pentita...e fra un pò, se le cose vanno come devono andare, insomma...potremmo ripetere no?"
"Non aspetto altro...senti...posso chiederti una cosa? Ma se non vuoi...insomma dimmi pure di no"
"Spara" lo fissai in attesa..la stanza in penombra, io e lui su un letto, le sue mani appoggiate sulle mie cosce nude ed io che gli disegnano dei ghirigori immaginari sul braccio "Dimmi"
"Posso....?" Stephan mi alzò leggermente la maglietta ed io annuii. Mi ritrovai davanti a lui sono con l'intimo addosso. Avevo perso parecchi chili da quando lui mi aveva vista così l'ultima volta...era giugno dell'anno prima...lui fece scorrere lo sguardo sulle costole che si intravedevano, non più come a dicembre ma ero comunque ancora troppo magra, sulle ossa dei fianchi. Non mi sentivo bella...ma stavo provando ad accettarmi per quella che ero...
"Sei...vieni qua" lo abbracciai stretta e lui continuò "Sei bellissima..." mi baciò sulla spalla nuda ed io sorrisi "Quindi io dormo in intimo...tu invece?"
"Devi decidere tu" mi spostai e poi gli sollevai la maglia fino a sfilargliela "Tu sei bellissimo..." mi abbassai per baciarlo sul petto, all'altezza del cuore "E soprattutto quello che c'è qui dentro è bello" quando rialzai la testa vidi i suoi occhi velati dalle lacrime "Hey...ripartiamo da capo ok? Io sono qua con te, non me ne vado..." Stephan mi strinse a sé così tanto che mi sembrò di perdermi completamente in lui. Non pensai, in quel momento, alla parte più fisica del gesto, noi due, quasi completamente nudi su un letto, io in reggiseno e mutande e lui con un paio di pantaloni che scendevano pericolosamente sui fianchi...no, pensai a quello che significava per noi quel gesto. Mesi prima, quando avevamo iniziato a frequentarsi, eravamo passati da 0 a 100 in un tempo brevissimo, adesso saremmo andati piano, godendoci ogni istante..
"Posso vedere il tatuaggio?"
"Certo.." mi girai e gli mostrai la scritta che ormai quasi 9 mesi prima mi ero fatta imprimere sulla pelle..non mi ero mai pentita di quello che avevo fatto...anche nei momenti più bui non avevo mai pensato che un giorno mi sarei fatta togliere il tatuaggio oppure che l'avrei fatto coprire con qualche altra scritta.
"Grazie.." poi sentii le sue labbra posarsi leggere sulla mia pelle e non riuscii a trattenere le lacrime. Mi sdraiai su un fianco e lo sentii accoccolarsi dietro di me, le nostre mani intrecciate sulla mia pancia, il suo respiro fra i capelli, le sue braccia che mi circondavano proteggendomi...
"Notte Stephan"
"Notte piccola" sorrisi al buio...le gocce di pioggia che picchiavano forte contro la finestra furono la colonna sonora perfetta per quella notte strana...strana come lo eravamo noi...che ci eravamo persi...per poi ritrovarci a costruire ancora qualcosa di bellissimo...perché i veri amori non si perdono mai...fanno dei giri immensi e poi ritornano.....Aprii gli occhi e mi ritrovai davanti il viso di Stephan. Nel sonno mi ero girata ed ora eravamo praticamente fronte contro fronte. Una mia mano era appoggiata sul suo cuscino, l'altra gli cingeva il collo...Stephan era sempre bellissimo, almeno per me, ma vederlo così, con la luce del mattino sul viso e l'espressione serena era sicuramente una delle cose più belle del mondo. Mi tirai su leggermente e gli baciai l'angolo delle bocca. Lui sorrise ma tenne gli occhi chiusi "Giorno"
"Ciao Stephan...sono...aspetta" guardai il mio polso e vidi l'ora "le undici e mezza...Non mi sveglio così tardi da una vita praticamente...è una bella giornata e dobbiamo decidere cosa fare"
"Per oggi rimaniamo a Savona, domani io devo tornare a Roma"
"Io vado a Milano e poi ti raggiungo"
"Fai sul serio?" lui aprì gli occhi "Vieni veramente a Roma?"
"Se non mi vuoi...insomma io...ho bisogno di cambiare aria e venire a Roma è sempre stato nei miei programmi...ma possiamo aspettare"
"Ti voglio con me...ti cerco un appartamentino vicino a casa mia...fino a quando faremo un passo avanti"
"Ok" tentai di alzarmi ma lui mi trattenne e finii con la schiena incollata al materasso e lui sopra di me "Che fai?"
"Ti do il buongiorno" scossi la testa e mi persi nel suo bacio del buongiorno. Quel mix di dolcezza e passione mi travolse. Stephan sapeva mixare sapientemente quei due lati del suo carattere..almeno con me. Era dolce e protettivo, se ne usciva con delle frasi che mi lasciavano con gli occhi lucidi per quanto erano perfette. Mi sentivo come se fossi la cosa più preziosa che avesse e quei momenti erano un toccasana per la mia autostima. Ma sapeva anche mettere in tutti i suoi gesti una grande passione...le sue mani che mi stringevano la vita e mi pizzicavano la pelle...le sue labbra che percorrevano il mio collo...ogni suo bacio era puro fuoco per me. Il nostro proposito di andare piano sarebbe stato messo a dura prova se continuavamo così "Marzia..." la sua voce mi riscosse dal mondo in cui ero precipitata...in cui c'era lui...e lui...e solo lui...
"Dimmi Ste" avevo la vista annebbiata da quanto stavo bene "Andiamo piano.."
"Si...l'idea è quella..."ma i miei gesti contrastavano con le mie parole. Allargai le gambe e cercai di avvicinarmi ancora di più a lui..sentivo di essere pericolosamente vicina a perdere il controllo "Ho bisogno di te..."
Stephan mi tappò la bocca con la sua e poi si mosse...ci muovemmo assieme, in sincronia come se fossimo stati programmati per fare quello...in attesa di capire che cosa ci avrebbe riservato il futuro quello fu un ottimo modo per dimostrarci che stavamo da Dio assieme...avevo immaginato tremila volte di trovarmi di nuovo ad urlare il suo nome e sentire il mio uscire dalla sua bocca. Con i respiri corti e il sorriso sulle labbra ci fissammo "Questo non è andare piano piccola"
"No?" gli posai le mani sul fondoschiena fasciato dai pantaloni e mi misi a ridere "Tanto lo sapremo solo io e te"
Quando lui si alzò e si diresse in bagno io mi misi a sedere e fissai con sguardo ebete la stanza attorno a me...Stephan mi aveva appena regalato un orgasmo da paura ed io non ero stata certo ferma...ma stavo benissimo e questo era l'importante...
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COSTRUIRE
FanfictionUn "amore impossibile", il cuore che sceglie al posto tuo...un percorso da fare in due per COSTRUIRE qualcosa di magico