CAPITOLO 17

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CAPITOLO 17

"Non è venuta il massimo sta pizza...sono stata interrotta..." addentai una fetta di pizza e scossi la testa. Io e Stephan eravamo seduti sul letto, a gambe incrociate, con una cena tardiva in mezzo a noi "È buonissima amore"
"Grazie" mi sporsi per baciarlo prima di riprendere a mangiare "Com'è andato l'allenamento?"
"Bene...potrei giocare anche domenica un pezzetto di partita...non titolare naturalmente...a proposito di domenica...vieni allo stadio?"
"Vuoi che venga allo stadio?"
"Si...sei venuta anche a Verona con la nazionale l'anno scorso...insomma mi piacerebbe che tu fossi allo stadio..poi per me domenica sarà una partita particolare"
"L'Inter...se vuoi che io ci sia...ci sarò..."
"Dovrai indossare questa però" Stephan si alzò e dopo aver frugato in un cassetto tirò fuori una maglia della Roma numero 92 con scritto il mio nome "È bellissima...mi piace un sacco.." la presi in mano e me la appoggiai davanti "Grazie"
"Figurati...verrai allora?"
"Certo..." poggiai la maglia sul mio comodino, perché ormai c'erano appoggiati il mio diario e il libro che stavo leggendo, e poi lo abbracciai "Ti farò avere il pass...senti posso chiederti una cosa?" Stephan quella sera sembrava particolarmente sorridente e nei suoi occhi c'era una luce bellissima...stava tornando pian piano il vecchio Stephan.."Dimmi amore mio"
"Ho ascoltato quello che hai detto a...a lei...stavi male sul serio quando io ho passato quel brutto periodo?"
"Certo...a volte piangevo pure...mettevo le cuffie e ascoltavo la musica pensando a te...e piangevo...un sacco...immaginavo..bho tipo di incontrarti per caso..e tu saresti rimasto folgorato dalla mia bellezza..." mi misi a ridere quando lui fece una faccia dubbiosa "dai scherzo...immaginavo di stare con te, oppure di esserti solo amica...mi sarebbe bastato anche solo quello...me lo sarei fatto bastare più che altro...ma almeno avrei fatto parte della tua vita in qualche modo.."
"Credo che nessuno abbia mai lottato per me così tanto come te..."
"Ci sono tante ragazze che ti seguono...e che si comporterebbero nello stesso modo..Non tutte ma alcune si..tante ti amano" virgolettai le ultime due parole con le dita "perché sei bellissimo, dolcissimo, stupendissimo, fighissimo...tutto -issimo insomma...ma per me sei soprattutto...bho il ragazzo perfetto praticamente.."
"E se non fossimo andati d'accordo?"
"È facile andare d'accordo con te...con me un pò meno.."
"Non è vero amore...sei fantastica tu...ma sei mia"
"E se incontrassi un altro più -issimo di te?"
"Più bello non credo" gli scoppiai a ridere in faccia "Ma sentilo...insomma hai solo due occhi stupendi, un sorriso unico, un fisico...passabile va..."
"Passabile eh?" Stephan mi attirò a sé prendendomi per il fondo della maglietta..io mi misi in braccio a lui e gli fregai l'ultimo pezzetto di pizza "Passabile...carino..."
"Mhm...sono così passabile che se ti chiedessi una cosa risponderesti subito di si"
"Cosa?" gli passai la lingua sul labbro inferiore prima di baciarlo lentamente "Dimmi...vuoi un bacio? Due..tre?"
"Vieni qui" lo fissai senza capire "Sono qui...se non te ne fossi accorto sono seduta in braccio a te..anzi tecnicamente sono a cavalcioni su di te..." la buttai sul ridere perché una vocina nella mia testa mi stava ripetendo "Vuole che vai a vivere con lui"...il cuore mi schizzò in gola ed io lo guardai "Intendo porta le tue cose qui..."
"Stephan..."
"Stiamo bene assieme...sto benissimo con te...mi piace alzarmi la mattina assieme a te e darti il primo bacio della giornata. Mi piace coccolarti..mi piace vedere le tue cose in bagno o qui in camera. Mi piace che indossi le mie magliette e che saltelli per casa quando senti una canzone che ti piace...mi piace che mi guardi anche per un'ora quando gioco alla Play e che guardi le partite assieme a me. Mi piace che piangi per un film e che quando sei immersa in un libro ti si illuminano gli occhi e sorridi fissando le pagine. Mi piace che mi prepari il borsone e che mi porti sempre le chiavi della macchina prima di uscire di casa. Mi piace tornare a casa e trovarti qui...mi piace preparare la cena insieme e mangiarla a letto. Mi piace spegnere la tv e fare l'amore con te...mi piace quello che sono diventato insieme a te...volevo lasciare l'Italia invece tu mi hai convinto a rimanere. In queste tre settimane siamo stati da me o da te e abbiamo passato lontani poche notti...forse due o tre..e voglio continuare a stare con te giorno e notte..per tantissimo tempo...ti voglio nella mia vita e nella mia casa...perché tu sei diventata la mia vita e la mia casa...e sarò completo solo accanto a te..."
"Aspetta che mi riprendo.." lo abbracciai forte e sospirai felice "Ti rendi conto che sono le parole che ho sempre sognato di sentirti pronunciare?"
"Lo so che ti ho fatto del male...ma oggi vederti accanto a lei che mi...sostenevi..come se io fossi la metà che tu hai sempre cercato.."
"Ma è così...tu sei la mia metà...quello che non ho io me lo dai tu e quello che tu non hai cerco di dartelo io...aspetta che voglio dirti una cosa.."
"Cosa piccola?" Stephan mi fece scorrere i pollici sotto gli occhi per asciugarmi le lacrime "Prima...prima di tutto questo ho pensato spesso...insomma mi sono domandata se ti stessi idealizzando troppo...se io e te saremmo stati compatibili....e spesso mi dicevo che vivevo più nella fantasia che nella realtà...ma poi pensavo che la realtà era....normale..io sopravvivevo, tiravo avanti...mentre nella fantasia potevo essere felice...assieme a te..e ora tu stai facendo esattamente quello che avevo sognato o immaginato...e sei ancora meglio..perché hai tremila difetti ma i tuoi pregi li coprono tutti.."
"Esagerata"
"Non sono esagerata...e per rispondere alla tua domanda...verrò qui...perché ti voglio vivere ogni giorno e ogni notte...voglio sostenerti sempre...perché l'ho sempre fatto e lo farò per sempre...ti amo..."
"Anche io ti amo...ora visto che conviviamo ufficialmente...sarebbe anche il caso che facessimo un'altra cosa"
"Cosa?"
"Una foto assieme"
"Ma ne abbiamo fatta qualcuna nelle ultime settimane..." quella che era diventata il mio screesaver del cellulare o quella che lui aveva messo sul suo "Si ma voglio metterla sul mio profilo"
"Sul tuo profilo?" dopo che ero arrivata a Roma lui mi aveva chiesto l'amicizia su Facebook ed io naturalmente l'avevo accettata ma era stata una cosa stupida...potevamo essere semplicemente amici agli occhi degli altri...ma una foto "Si voglio mettere una nostra foto"
"Ok..."
"Ti sta bene?"
"Certo..ma tipo solo la foto o ci scrivi qualcosa?"
"Vedrai..." annuii e senza pensare a come fossi conciata presi il suo cellulare e lo porsi a Stephan. Lui scattò una foto...eravamo guancia contro guancia, entrambi sorridenti e si notava il suo braccio che mi circondava le spalle "Ora aspetta"
Lo guardai armeggiare con i tasti fino a che Facebook non mi avvisò che qualcuno mi aveva taggata in una foto

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