CAPITOLO 19

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CAPITOLO 19

"Chi ha avuto la brillante idea di questa cena?" Mattia era, fra i quattro, quello che aveva preso meno bene la nostra decisione di concederci quella cena prima che io e Stephan tornassimo a Roma "Io...qualche problema?" lo guardai alzando il mento in segno di sfida. Non gli avrei mai detto che la richiesta partiva da Reny. La mia amica spiluccava la cena con sguardo assente e anche durante la partita, che avevamo guardato insieme in tribuna, era stata molto taciturna, cosa molto strana per lei.
Stephan, accanto a me, mi sfiorò la mano con la sua e poi intrecciò la sua mano alla mia. Io guardai prima Reny che spostava continuamente il cibo da una parte all'altra del piatto e poi Mattia che sembrava a disagio e si sarebbe probabilmente voluto trovare da tutt'altra parte.
"Sono stata io a chiedere a Marzia e Stephan di organizzare questa cena...ma evidentemente è stato un grosso errore.." Reny scosse la testa e poi sbuffò "Speravo che...insomma visto che voi due eravate amici...probabilmente ho fatto una cazzata...lascia stare" la mia amica si alzò e si diresse in bagno. Io feci per seguirla ma poi decisi prima di tutto di dire due parole a Mattia "Complimenti..."
"È colpa mia adesso?"
"Pensa un pò te...se non te ne fossi accorto mica è innamorata di me...ma di te..."
"Non..." lo zittii alzando una mano "Senti...non ti conosco...so solo quello che mi ha raccontato lei e..lasciatelo dire...se tieni a lei muoviti a dimostrarglielo altrimenti lei si stuferà di aspettare"
"Hai detto bene...non mi conosci..."
"Ma sei sempre così rompicoglioni?" Stephan accanto a me si lasciò sfuggire una risata e anche Mattia distese la bocca in una parvenza di sorriso "Quasi sempre...ultimamente sopratutto" il mio fidanzato abbassò la testa e il giocatore milanista si schiarì la voce "Ok lo ammetto, ultimamente sono parecchio rompicoglioni...ma...Reny mi piace veramente...solo che..."
"Non mi dire che è complicato perché potrei tirarti la mia coca cola dietro. Ne so qualcosa di storie complicate. Non so se lei ti ha detto tutto, o se ne sei venuto a conoscenza ma la nostra storia è stata parecchio...complicata..."
"Colpa mia" Stephan mi mise un braccio attorno alle spalle ed io gli sorrisi brevemente "Si colpa tua..ma per fortuna ora siamo qua...insomma ogni storia è complicata a modo suo. A volte la complichiamo noi stessi...ma se due persone si vogliono bene...o si amano...insomma un modo per renderla semplice...o quantomeno meno complicata..si trova. Ma devi volerlo. Reny è sempre stata la mia spalla su cui piangere..sembra non aver mai bisogno di nessuno, sembra quella forte e sicura di sé...ma anche lei ha bisogno di qualcuno..io posso esserle amica, ma lei ha bisogno di te..."
"Senti Mattia..io e te abbiamo i nostri problemi...insomma siamo passati da essere praticamente inseparabili a...questo...ma ora pensa a Reny. È tosta ed io lo so fidati...mi ha urlato dietro in ospedale e mi ricordo ancora i suoi occhi...avrebbe dato la vita per la sua amica...ma lei ora ha bisogno di te"
"Ma devi esserne convinto...sai del problema di salute di Reny no?" al suo cenno affermativo proseguii "Quando me ne ha parlato la prima volta mi ha detto che la vita va vissuta ogni secondo perché non potrai mai sapere cosa ti potrebbe accadere il momento successivo..hai chiuso con la tua ex no?"
"Si...ho chiuso"
"Hai detto che Reny ti piace..."
"Molto"
"Siete stati assieme...e non mi sembri il tipo che va con una tanto per fare qualcosa...quindi..buttati...insomma guarda me e Stephan..."
"Vi guardo...siete..state molto bene assieme...ma vedi...sai che io e Stephan abbiamo già avuto due ragazze che..."
"Non paragonare me alla sua ex...e Reny alla tua...siamo amiche...ci vogliamo bene...ci sosteniamo a vicenda...e per quanto ci riguarda voi due potreste essere due che giocano a calcetto la sera per divertimento..non ce ne frega assolutamente nulla del resto..."
"Ha ragione..." Reny si risedette al suo posto con il trucco leggermente sbavato e gli occhi rossi "Scusate...senti Mattia..." ma lui non le lasciò finire la frase perché le prese il viso fra le mani e la baciò. Io e Stephan ci sorridemmo e lui si sporse verso di me "Ti amo"
"Pure io...che carini assieme..." battei le mani emozionata "Qualche altro tuo amico da far fidanzare?" lui mi zittì con le sue labbra ed io mi lasciai sfuggire una risata "Scherzavo.."
Quando guardai la mia amica lei sorrideva felice e teneva una mano intrecciata a quella di Mattia sopra il tavolo. Mimò un 'grazie' con le labbra ed io alzai le spalle...
Riprendemmo a mangiare in un'atmosfera notevolmente più rilassata e ci scattammo anche qualche foto. Io e Stephan saremmo ripartiti per Roma la mattina successiva. La squadra giallorossa aveva vinto contro il Milan consolidando la sua posizione di seconda in classifica e sia Stephan che Mattia avevano giocato da titolari una buona partita. Non sapevo cosa fosse realmente successo fra i due ma forse grazie anche a me e Reny ora avrebbero potuto ritornare ad essere buoni amici come prima pur abitando in due città diverse e anche se da avversari "Che fate questa estate?" La mia amica mi guardò ma io alzai le spalle perché io e Ste non ne avevamo ancora parlato "È una sorpresa" disse lui ed io lo guardai stranito "So che non te ne frega nulla di viaggi e robe varie ma sto organizzando qualcosa"
"Anche io e te potremmo organizzare qualcosa.." Reny battè le mani emozionata "Cosa?"
"Un bel viaggio...ce lo meritiamo no?" ed era vero...tutti e quattro ce lo meritavamo ampiamente. Ognuno a modo suo aveva abbattuto qualche muro nell'ultimo periodo...io e Stephan avevamo dato alla nostra storia una seconda possibilità e ora stavamo vivendo la nostra personale favola. Reny e Mattia, pur avendo affrontato meno problemi, avevano comunque dovuto abbattere le resistenze del ragazzo e la mia amica si era finalmente legata a qualcuno in modo duraturo. Lei che pensava solo a divertirsi ora pareva aver trovato la sua stabilità ed ero contenta di esserne almeno in parte responsabile.
Quando uscimmo dal ristorante abbracciai la mia amica che aveva accettato l'invito di Mattia di andare a casa sua. Io e Stephan avremmo alloggiato in un albergo vicino alla stazione centrale e la mattina dopo saremmo ripartiti per Roma. Lui ormai aveva venduto la sua casa di Milano, quella della nostra prima volta assieme.
"Grazie tesoro mio"
"E di che?" vederla sorridente era per me la gioia più grande...finalmente potevamo entrambe dire di essere veramente felici.

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