COSTRUIRE
CAPITOLO 6
Quando arrivammo a Milano erano quasi le tre di notte. Le strade erano pressoché deserte e le poche macchine sfrecciavano veloci verso le loro destinazioni. Era inizio Giugno e a Milano era scoppiato il caldo, l'afa tipica della mia città che anche a quell'ora creava la tipica "cappa" milanese di umidità "Ho tenuto la mia casa a Milano anche se praticamente la uso pochissimo...ci sarà il frigo vuoto però"
"A me sta venendo fame...ci possiamo fermare in quella catena di supermercati aperti anche di notte...ce ne dovrebbe essere uno vicino a casa tua"
"Sai dove abito?"
"Bhe...potrei averlo saputo da qualche mia amica...giuro di non averti mai seguito fino a casa quando eri qua a Milano..e poi anche io abito in quella zona..casa meno chic della tua naturalmente " mi misi la mano sul cuore e lui mi diede una scherzosa pacca sul braccio. In effetti poco lontano da casa sua, e da casa mia, c'era un supermercato aperto tutta la notte. Parcheggiammo proprio davanti, a parte tre macchine era tutto deserto. Una guardia che stazionava fuori dall'ingresso ci fece un cenno, scrutò l'Audi nera con cui avevamo fatto il viaggio, che era stata messa a disposizione di Stephan dalla FIGC, il mio accompagnatore, con felpa e cappuccio calato sulla testa per mimetizzarsi un minimo e la sottoscritta. Io indossavo ancora la maglia dell'Italia e un paio di jeans, avevo lasciato la felpa in macchina ma andai a riprenderla qiando mi accorsi che la sua dedica spiccava troppo. Prendemmo uno di quei mini carrellini, non avremmo dovuto comprare chissà cosa. Stephan mi tenne sempre la mano e io ne fui ben contenta. La stanchezza era pressoché sparita e ora l'adrenalina aveva ricominciato a scorrermi nelle vene.
Comprammo pane, prosciutto, un pacco di pasta, un sugo pronto, qualche pacco di biscotti, latte e qualche schifezza per me, lui naturalmente doveva seguire la sua dieta anche se mi disse che qualche sgarro ci poteva stare. Buttammo nel carrellino anche qualche pezzo di focaccia appena sfornata, poi aggiungemmo da bere e ci dirigemmo alla cassa. Il supermercato era praticamente deserto, ad eccezione di qualche ragazzo che si riforniva di alcolici e di due operai con la faccia assonnata. Appena fuori scartammo la focaccia ancora calda e la mangiammo appoggiati ad un muretto vicino all'auto "Che effetto ti fa?"
"Mangiare focaccia in un parcheggio alle tre e mezza di notte dopo aver giocato in nazionale ieri sera? Aggiungendo che fra due giorni sarò in Francia? O intendi mangiare focaccia con una ragazza bellissima?"
"Intendevo che effetto ti fa tornare a Milano...ma grazie per il "bellissima""
"Milano rimarrà sempre una parte di me...ho ricordi belli ma anche negativi legati a questa città. Per parecchio tempo l'ho considerata la mia meta finale...ora è stato un passaggio..."
"Posso farti una domanda?"
"Certo..." Stephan mi rubò una delle olive sulla mia focaccia ed io feci la faccia offesa prima che lui mi ripagasse con un abbraccio ed un bacio sulla punta del naso "Spara pure"
"La tua ex...la senti ancora?"
"La mia ex...penso tu stia parlando di..."
"Lei...non nominiamola...insomma quando dicono "la tua ex" sai che intendono lei..."
"Si...a volte la sento. Ma semplicemente perché è amica di amici e il giro di conoscenze a Milano è lo stesso. Posso dirti che l'ho vista a Capodanno l'ultima volta...poi sono andato a Roma"
"Hai avuto...altre ragazze?"
"Si.." Stephan mi abbracciò più stretta ed io affondai il viso nel tessuto della sua felpa "Nessuna che sia durata tanto da far uscire qualche foto assieme.."
"Quindi nessun grande amore?"
"No...fino ad ora l'ultima storia seria è stata con lei..fino ad adesso" io risi e nascosi il viso nell'incavo del suo collo mettendomi sulle punte "Hai mai...avuto una storia con qualche tua fan?"
"Sinceramente su qualcuna qualche pensierino l'ho fatto...ma poi non è successo nulla"
"E adesso?"
"E adesso...ci sei tu...e direi che qualcosa sta succedendo no?"
"Decisamente si" gli misi le mani attorno al collo e lo baciai, lentamente...sapeva di focaccia, olive, le labbra salate che assaporai senza averne mai abbastanza "Andiamo a casa" annuii e mi lasciai portare via...dovunque andasse, lui avrebbe sempre portato via una parte di me, quella che io stavo scoprendo pian piano insieme a lui...
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أدب الهواةUn "amore impossibile", il cuore che sceglie al posto tuo...un percorso da fare in due per COSTRUIRE qualcosa di magico