CAPITOLO 2

753 27 2
                                    

COSTRUIRE

Capitolo 2

Non parlai più con Reny, dopo il suo broncio e le sue occhiate assassine. Mi trascinai per 24 ore in uno stato di completa apatia fino a che non mi ritrovai davanti alla segretaria del professore che mi aveva offerto il famoso stage "Signorina Marzia. Ho appena finito di stampare i documenti"
"Salve...scusi..che documenti?" La guardai stranita e pensai a tutte le possibilità...ma di che cavolo di documenti stava parlando?
"Quelli che sua madre ci ha chiesto di prepararle. Per la partenza per Roma. Come da sua richiesta partirà il 12 agosto...così avrà un mesetto per ambientarsi e prendere familiarità con la città...lo stage partirà nella prima settimana di settembre. La borsa di studio coprirà anche le spese di affitto di un piccolo monolocale...nell'ultima pagina ci sono anche un decina di proposte che ho vagliato personalmente..."
"Scusi...mia madre...quando ha chiamato?"
"Ieri all'ora di pranzo...sono stata personalmente io a parlare con lei. Ci ha detto che lei non sapeva della sua chiamata ma sarebbe venuta oggi a firmare"
"Ok...posso prendere i documenti e riportarglieli dopo?"
"Certo..entro oggi però mi raccomando"
"Grazie" quando uscii dall'ufficio avevo il cuore in gola e la testa mi girava...solo una persona avrebbe potuto architetture il tutto...mia madre mi aveva lasciato carta bianca sullo stage ben sapendo che probabilmente avrei rifiutato...mi diressi verso la mensa...

"Reny...possiamo parlare?"
"Certo..." la mia amica si alzò dal tavolo dove i resti del suo misero pranzo mi fecero brontolare lo stomaco. Non avevo mangiato nulla e anche se la mensa universitaria non era propriamente il mio ristorante preferito quel giorno mi sarei accontentata anche di un misero trancio di pizza freddo. La trascinai fino all'esterno e poi le sbattei sul petto i fogli che mi aveva rifilato poco prima la segretaria "Cosa sono?"
"Non fare la finta tonta..sei stata tu?" Reny diede un'occhiata al primo foglio dove a caratteri cubitali campeggiava la scritta "ROMA".
"Si..ho chiamato io ieri..."
"Come...come cazzo ti sei permessa?"
"Dovresti ringraziarmi"
"Cosa? Ma io non voglio andare a Roma..."
"Tu vuoi andarci ma non hai abbastanza coraggio...così il coraggio te l'ho messo io"
"Non ne avevi il diritto...insomma è la mia vita..."
"Sei una delle mie più care amiche e questo viaggio ti serve. Lascia perdere questo misterioso ragazzo di cui non so neanche il nome...ma questo stage è la tua grande opportunità. Non puoi non andarci solo perché hai paura"
"Non ho paura"
"Hai paura dei cambiamenti...Milano è la tua oasi di tranquillità e non vuoi buttarti in una nuova avventura. Ma tesoro...devi fare qualcosa...sei apatica ultimamente. Non sorridi..non sei felice"
"Cosa ne sai tu? Ci vediamo quattro/cinque ore al giorno in Università e pretendi di conoscermi..ma non sai nulla Reny...Non sai come sto ultimamente"
"Allora dimmelo.."
"Sto bene...Non mi serve questo viaggio a Roma...tanto la mia vita non cambierà comunque. Sono innamorata di un ragazzo che potrebbe avere tutte le più belle ragazze che ci sono in Italia quindi non credo si filerà mai la sottoscritta...sono bloccata con sta fissa che non mi fa andare avanti. Non mi piace nessun'altro, non provo nessun interesse per qualcun'altro.. mi piace solo lui...sono innamorata persa di una persona che non sa neanche che esisto. E anche se lo sapesse non gliene fregherebbe nulla lo stesso. Cosa vado a fare a Roma? Dimmelo...sarebbe solo peggio.."
"Marzia...c'ho pensato solo adesso....ma stai parlando di...oh cazzo...pensavo che i tuoi post su Facebook ed Instagram fossero da tifosa..."
"Hai letto il mio post dell'altra sera? L'ho anche taggato...no non sono da tifosa..Non sono una sua comune tifosa. Per me non è l'idolo da esaltare nei post"
"A maggior ragione vai a Roma no? Insomma...fai qualcosa"
"Cosa? Mi faccio ridere dietro? Ma anche no...ora vado dalla segretaria e scusandomi rifiuterò lo stage.."
"Ferma Marzia...ragiona" Reny mi prese per un gomito e mi fece sedere su un muretto "Lascia perdere lui..pensa alla tua carriera. Ti mancano tre solo esami e la laurea. L'esperienza di questo stage sarà fondamentale..potrai scrivere la tesi a Roma e poi discuterla quando tornerai. Tutte le nostre compagne di corso ucciderebbero per un'opportunità del genere. Lavorerai con archeologi già affermati e poi stiamo parlando di Roma...è la tua grande occasione.." iniziai a scuotere la testa ma lei proseguì "Prima di prendere una decisione ascoltami...bene...due settimane fa sono andata dal medico, da qualche giorno ero sempre stanca e lui dopo qualche esame mi ha diagnosticato un piccolo scompenso cardiaco. Nulla di grave ma dovrò stare calma per un pò..e per me che non lo sono di natura sai cosa significa. Devo prendere qualche pastiglia ma se anche con questa non cambierà nulla potrei dovermi operare. Questo per dirti...fai qualcosa...la vita non sta lì ad aspettarti, devi essere tu a vivertela sta vita altrimenti rischi che ti passi accanto senza poterci fare nulla..vuoi fare l'archeologa? Fai sto stage. Sei innamorata di Stephan? Cerca di capire se potrebbe esserci qualcosa...Non lasciare che qualche troietta senza cervello se lo prenda...tu sei bellissima Marzia..."
"Perché non me l'hai detto?"
"Che sei bella? Te lo dico sempre"
"Non fare la scema..della malattia"
"È una cazzata...ma la tua vita no...devi fare qualcosa altrimenti ti passerà davanti e tu starai lì fra qualche anno a chiederti cosa avresti potuto fare di diverso.."
"Lui non sarà mai mio"
"Che ne sai? Certo se ti presenti con la faccia da funerale non hai speranze ma con un bel sorriso...insomma...sareste una coppia bellissima e magari potresti presentarmi qualche suo amico...ho già uno o due nomi in mente...anche se sono fidanzati non c'è problema.."
"Non lo so..."
"Senti Marzia...scusa per la forzatura con la segretaria ma ti serve una scossa..ora sta a te decidere..scappo a lezione" Reny si alzò e recuperando la borsa si allontanò. Sapevo che aveva ragione su tutta la linea ma la mia paura cronica persisteva. Non potevo continuare così però...a 23 anni dovevo prendere in mano la mia vita. Magari avrei preso una batosta epica..insomma ero fermamente convinta che io e Stephan non avremmo mai potuto essere una coppia ma almeno dovevo darmi una possibilità...dovevo dare a noi due una possibilità..altrimenti me ne sarei pentita per il resto della mia vita.

COSTRUIREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora