chapter 7

117 4 0
                                    

La forte luce del sole che filtra dalla finestra, da fastidio ai miei occhi e piano piano cerco di aprirli. Mi ritrovo nel mio letto sotto le coperte, ieri devo essermi addormentata nel divano dopo che Holland è andata via. Dan deve avermi portata in camera sul mio letto.

Oggi è sabato ed è il mio giorno libero, quindi posso anche alzarmi leggermente piú tardi del solito. Cerco di rimettermi a dormire, ma non ci riesco. Ieri non ho avuto incubi e ho paura che se mi addormento ora, possa averne degli altri. Non riuscendo a prendere piú sonno, resto sdraiata sul mio comodo e caldo letto smanettando il mio cellulare. Ho solo un messaggio.

Da sconosciuto:
Messaggio vuoto

Perchè continuano a farmi certi stupidi scherzi?! Non mi sembra giusto disturbare la gente in questo modo! Lo ignoro e spengo il telefono. Inizio a guardare il soffitto immersa nei miei pensieri. Oggi potrei andare a fare la spesa. Non abbiamo quasi niente in casa da mangiare, e con i pochi soldi che ho voglio contribuire. Controllo l'orario: 9 del mattino. Forse è il caso di andare a fare colazione. Uscirò verso le 11 per poi tornare a casa all'ora di pranzo.

Dopo che "organizzo" la mia mattinata, scendo dal letto indossando le mie pantofole calde e mi dirigo in cucina a fare colazione. Questa volta non trovo mio fratello che mette a soqquadro la cucina per fortuna. Vado verso il frigo aprendolo, cercando qualcosa da mangiare. Non trovo niente, solo della frutta. Decido di mangiare una mela solo per saziare la mia fame. Devo proprio andare a fare la spesa, se no potremmo morire di fame! Finita la mia "colazione" vado in bagno per lavarmi e cambiarmi. Tra un'oretta circa andrò in centro a cercare un super market. Spero almeno di trovarne uno...

Cammino, come al solito, vagando in cerca di un supermercato, ma non trovando niente. È inutile, non trovo mai niente in questa città. Per fortuna in lontananza scorgo una insegna luminosa e mi avvicino. Arrivata lí davanti mi sento una ragazza fortunata. Entro nel super market vagando con lo sguardo. Non ci sono molte persone qui dentro ed è un pò isolato. Non ci faccio caso e vado verso i prodotti surgelati. Prendo solo l'indispensabile, come la pasta, la salsa, funghi, carne ecc....

Vado alla cassa per pagare e tornare a casa. Mentre sto pagando e prendendo le cose da me comprate, mi volto verso la grande vetrata del negozio. La vetrata dà al parcheggio e vedo solo macchine. Poi noto una figura in mezzo ad esse, che poi scompare in un lampo. Devo averlo sicuramente immaginato. Svio i cattivi scherzi che la mia mente contorta elabora, ed esco dal negozio. Una volta fuori inizio a camminare verso casa. Il mio sguardo è fisso a terra e pensieroso.

«ehi!» emetto un gemito di dolore mentre cado a terra, atterrando sul mio lato posteriore. Solo ora mi accorgo di essermi scontrata con una persona abbastanza forte. «scusami, non ti avevo vista. Mi dispiace» alzo lo sguardo per vedere da chi proviene quella fantastica voce e il mio respiro diventa irregolare.
«no, scusami tu. Sono proprio una stupida» affermo io, accettando la mano che il ragazzo davanti a me mi aveva porto per alzarmi dal terreno del parcheggio.

«no, non devi scusarti. È stata colpa mia, davvero» afferma il ragazzo dagli occhi verdi dolcemente. Io gli sorrido leggermente annuendo. «posso sapere qual è il tuo nome?» mi chiede lui « io sono Effy, tu?» dico porgendogli la mano come saluto. «il mio nome è Colton» afferma stringendo saldamente la mia mano. Io mi sciolgo al solo pronunciare il suo nome. È un ragazzo veramente stupendo. È molto alto ed ha una corporatura molto resistente.

«posso fare qualcosa per potermi scusare di averti fatta cadere?» mi chiede gentilmente «no, ti ringrazio. Non preoccuparti» gli dico sorridendo «insisto. Almeno fatti accompagnare a casa da me» mi dice insistendo. «ok, va bene» affermo io e insieme ci dirigiamo alla sua macchina nel parcheggio. Una volta aperta, io entro nel lato del passeggero. È una bellissima macchina, sia vista da fuori che dall'interno. È ben curata e sembra nuova di zecca.

«hai una macchina stupenda» lo elogio complimentandomi «grazie, è da 5 anni che ce l'ho» afferma il ragazzo. Io annuisco avendo esaurito le parole «allora, sei nuova? Non ti avevo mai vista da queste parti» mi domanda «si, mi sono appena trasferita» confermo a Colton «capisco, e ti piace vivere in questa città?» mi chiede non staccando gli occhi dalla strada. «si, molto. Tu hai sempre vissuto qua?» gli chiedo curiosa «no, prima vivevo a Los angeles» mi spiega «oh, come mai hai lasciato una città cosí bella per venire a vivere a Phoenix?» chiedo di nuovo

«beh, per alcuni motivi personali» mi spiega e io annuisco abbassando lo sguardo non volendo sembrare una ficcanaso.
Durante il viaggio in macchina nessuno dei due parla, solo io ho parlato una sola volta per indicargli dove abito. Arrivati davanti alla mia villetta lo saluto.
«grazie mille per il passaggio» gli dico «è stato un piacere, spero di rivederti presto» mi dice. Per alcuni secondi ci guardiamo negli occhi intensamente. «allora ciao» dico non distogliendo lo sguardo. Poi dopo un accenno da parte sua, esco dall'auto andando verso la porta principale di casa.

Lui resta lí davanti aspettando che entri in casa e una volta averlo fatto, sfreccia via con la sua macchina in strada.
Mi dirigo in camera mia e una volta entrata, chiudo la porta alle mie spalle. Mi appoggio ad essa scivolando a terra un pò scossa dall'incontro con quel ragazzo. È stato fantastico, è il ragazzo piú gentile che ci possa essere al mondo. Colton è l'uomo che tutte le donne vorrebbero al proprio fianco!

Mi alzo dal pavimento freddo e mi getto a capofitto sul mio letto immaginando Colton e i suoi meravigliosi occhi verdi.

"Driiin, driiin" questo suono assordante mi sveglia nel bel mezzo di un sogno stupendo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Driiin, driiin" questo suono assordante mi sveglia nel bel mezzo di un sogno stupendo. Apro lentamente gli occhi per vedere da dove proviene. Noto che è una chiamata che viene dal mio cellulare. Svogliatamente allungo la mano prendendo il telefono e rispondo alla chiamata, senza controllare chi sia. «pronto» dico con voce impastata dal sonno. «ehi Effy, ti ho disturbata?» chiede Paige dall'altro capo del telefono «no, tranquilla. Dimmi pure» dico alzando il busto e sedendomi sul letto. «volevo chiederti se sta sera volevi venire al The Moon. Ci sarà una band che suonerà e Tom mi ha chiesto di venire insieme a te. Lavorerà lui sta sera» mi spiega la ragazza. «oh, sai quale band suonerà?» chiedo curiosa

«in realtà no, Tom ha detto che è un gruppo nuovo» dice la mora. Io annuisco anche se so che non può vedermi «va bene vengo» confermo io «benissimo! Allora ti passo a prendere alle 8. Fatti trovare pronta» mi dice entusiasta per poi chiudere la chiamata.
Spero almeno che questa band sia brava.

~to be continued~
Giulia~

Undercover ||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora