chapter 37

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In un lampo vengo spinta di lato e nella sala inizia ad espandersi il rumore degli spari di una pistola.
Cosa diavolo sta succedendo?!

Un dolore lancinante al fianco sinistro, a causa della mia caduta di lato sul pavimento duro, mi fa emettere un gemito di lamento. Cerco di sollevarmi da terra, mentre ancora sento il rumore degli spari di pistola. Non capisco cosa sia successo. Un attimo prima ero sul punto di morte, quello dopo mi ritrovo per terra in mezzo alla confusione creatasi non so per quale ragione.

Sento Rick gridare contro qualcuno. Mi giro in direzione delle urla e noto che si sta riferendo all'uomo che era incaricato di uccidermi. Dai lati della stanza si fanno avanti altri uomini armati, che iniziano a sparare contro le spie dell'Altro Lato. Sono ancora distesa per terra e i miei pensieri vanno subito a Charlie. Dov'è finito?

Vago con lo sguardo in cerca di quel ragazzo, ma di lui non c'è traccia. Vedo soltanto molta confusione attorno a me. Noto Rick indietreggiare lentamente, per poi andarsene completamente dalla sala grande, uscendo dalla porta senza farsi notare, approfittandosi del momento di distrazione dei presenti.

Tento di alzarmi, ma senza riuscirci. Alzo nuovamente lo sguardo e vedo corpi distesi al suolo che perdono molto sangue. Non so se essere disgustata o scioccata dalla scena che mi si presenta davanti.

Sento dei passi, dietro di me, farsi sempre più vicini. Sento una mano che si poggia sulla mia spalla e mi giro di scatto.
«Dobbiamo andare, non c'è più tempo» e non posso credere ai miei occhi. Cosa ci fa lui qui? Cosa centra con tutto questo?

Thomas mi prende per il braccio aiutandomi ad alzarmi. Iniziamo a correre verso un uscita in fondo alla stanza. Corro più che posso, mentre la mia mente elabora milioni di domande a cui non so dare una risposta.

Arriviamo fuori dall'edificio e lì noto una macchina appostata. Non faccio caso a chi vi è alla guida, mi catapulto all'interno del veicolo e quest'ultimo parte velocemente, una volta chiuse le portiere.
Affondo nel sedile anteriore e faccio un lungo respiro.

«Stai bene? Sei ferita? Ti hanno fatto del male?» mi chiede Tom e io nego con la testa velocemente.
«Come facevi a sapere dove ero? E soprattutto, cosa centri tu in tutto questo?» gli chiedo con sguardo confuso.

«Abbiamo molte cose di cui parlare a casa, Effy» e solo ora noto la presenza di Stiles in quella macchina..

«Abbiamo molte cose di cui parlare a casa, Effy» e solo ora noto la presenza di Stiles in quella macchina

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«Allora io...vi lascia soli» dice Tom, una volta arrivati al The Moon, a me e a Stiles. Io e il ragazzo notiamo, in silenzio, l'uomo andarsene e scendere giù dalle scale.

«So che sei confusa in questo momento, ma adesso ascoltami e ti spiegherò tutto» inizia Stiles, ma io ribatto subito.
«No, tu mi hai mentito per tutto questo tempo!! Come faccio a fidarmi di te se non hai fatto altro che mentirmi giorno dopo giorno?!» gli urlo contro io.

«Ho mentito per una valida ragione! Ma adesso che sei a conoscenza di cosa sta succedendo è giusto che tu sappia la verità su ogni cosa» dice calmandosi.

«Quando ti ho incontrato, la tua vita è automaticamente entrata a far parte della mia, riempendo quel vuoto che da tempo era nel mio cuore. Ho avuto l'opportunità di conoscerti, e capirti fino in fondo. Abbiamo condiviso molti momenti speciali insieme...ora non so più chi tu sia realmente. Non so se posso fidarmi ancora di te. Chi sei veramente Stiles Stilinski ?» dico avvicinandomi a lui lentamente. Ci guardiamo intensamente negli occhi.

Il mio sguardo scruta il suo come mai prima d'ora. È come se volessi scoprire da sola ogni suo singolo segreto, semplicemente guardandolo nelle sue iridi marroni.
Avvicino la mia mano alla sua guancia, per poi accarezzarla con il pollice lievemente. Al mio tocco lui chiude gli occhi, stringendoli fortemente.

«Mi sei mancata così tanto» mi dice continuando a tenere chiuse le palpebre.
«Temevo di averti persa, di non arrivare in tempo» continua, poi poggia la mano sulla mia stringendola.

«Pensavo mi odiassi» dissi con un cenno di ironia. Alla mia frase lui fa un mezzo sorriso scherzoso.
«Non ti ho mai odiata Effy» risponde poi serio, aprendo nuovamente gli occhi.

«La prima volta che ti ho vista ho subito pensato a quanto fossi bella, ai tuoi capelli -dice sfiorandoli con una mano-, ai tuoi occhi...alle tue labbra- abbassa lo sguardo su di esse-. Non pensavo sul serio tutte le volte in cui ti ho insultata. Lo facevo per allontanarti» io lo interrompo.
«Perchè volevi allontanarmi?» chiedo io.

«Perchè così saresti rimasta al sicuro» mi spiega e io continuo a chiedere il perché.
«Hai ragione. Tu devi sapere tutto, non voglio più nasconderti niente» mi dice, per poi prendermi per mano e portarmi, insieme a lui, sul divano. Ci sediamo l'uno affianco all'altro e io attendo tutte le sue risposte.

«Vuoi sapere veramente chi sono io in realtà?» mi chiede come conferma e io annuisco pronta per la verità. Fa un respiro profondo e poi comincia a parlare.

«Voglio che tu sappia che la persona che hai conosciuto, Stiles, è una parte di me, quella sempre dura con tutti, che allontana le persone, a cui non va mai bene niente. Questo, quello che hai davanti...sono io. Non sono solo come mi vedevi tu, o come mi vedono gli altri. Io tendo a nascondere i miei veri sentimenti alle persone a cui tengo davvero e le tratto molto male a volte. Cerco di non affezionarmi a nessuno perché ho paura, ho sempre, costantemente paura» 

«di cosa hai paura?» gli chiedo io.
«di perdere qualunque cosa mi stia a cuore...come è successo tempo fa.
Quando ero piccolo mia madre morì a causa del cancro. Avevo solo 5 anni e ogni giorno la andavo a trovare in ospedale, e ogni giorno stava sempre peggio. Odiavo vederla in quel modo, vedevo come la vita piano piano lasciava il suo corpo ormai sfinito. I capelli non c'erano più, le sue ossa erano fragili, faceva fatica anche a chiudere gli occhi. Ricordo perfettamente quando mi guardò per l'ultima volta negli occhi e mi disse: “la vita è piena di felicità, di amore, di gioia, ma è anche piena di cose orrende come la rabbia, la solitudine, la tristezza. Non ti fare mai abbattere da queste cose amore mio, devi essere sempre forte, in qualsiasi occasione. Non importa se ti feriranno a tal punto da non riuscire più a stare in piedi. Tu devi guardare avanti, devi avere la forza di risollevarti, devi continuare a lottare...promettimelo. Promettimi che se succedesse tu riuscirai a cavartela e che andrai avanti” “te lo prometto mamma”. Era evidente che si stesse riferendo soprattutto alla sua morte, così lo feci. Feci di tutto per non pensare a lei, per non piangere, e andai avanti»

Alcune lacrime scendono giù lungo il mio viso. Cadono una dopo l'altra. Non riesco a smettere a causa della forte emozione. Nella sua storia rivedo me e i miei genitori...io non ho potuto dirgli addio, non ho potuto dirgli quanto li amavo. Ho sofferto troppo e a differenza del ragazzo che ho davanti, qualunque sia il suo nome, non sono riuscita del tutto a risollevarmi.

«Che mi dici di tuo padre invece?» chiedo poi asciugandomi le lacrime.
«Un mese fa Richard lo ha ucciso. Loro erano migliori amici un tempo, poi tutto è cambiato» il mio volto cambia espressione in una confusa.

«Aspetta, quindi stai dicendo che tuo padre era...il fondatore del Lato Destro?» gli chiedo da un lato sorpresa.
«Esatto. Un mese fa Rick si è presentato al Lato Destro, io non ero presente in quel momento, avrei voluto esserlo. È riuscito ad ucciderlo, nessuno poté fare niente. Se fossi stato lì con lui avrei potuto salvarlo...ma non c'ero»

«Non puoi fartene una colpa, non è giusto» gli dico io.
«non esiste giusto o sbagliato. Esiste solo il fatto che a quest'ora sarebbe vivo se io fossi stato là con lui» io gli accarezzo la schiena con la mano.

«Ma adesso questo non importa...» chiude quel discorso.
«Questo che vedi adesso sono io e Stiles non è il mio vero nome, ma questo lo hai già capito. Il mio vero nome è...Dylan, Dylan O'Brien e sono una spia sotto copertura, diventata tale per indagare sull'omicidio di mio padre e per distruggere definitivamente l'Altro Lato»

~to be continued~
Giulia~

Undercover ||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora