chapter 31

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"How do you answer this charges.....Lord Baelish?"
Queste sono le esatte parole appena pronunciate da Sansa Stark.
«Wow....non mi sarei mai aspettata un colpo di scena del genere. Chi l'avrebbe detto che la rossa si sarebbe finalmente svegliata» dico guardando lo schermo del mio televisore.

«Hai ragione, non la sopportavo minimamente. Finalmente ha tirato fuori le palle» conferma Colton, seduto accanto a me sul divano. È rimasto a farmi compagnia cenando insieme a me con della pizza. Ho avvertito Paige che non sarei andata al lavoro sta sera, non volevo rivedere quegli occhi...

Adesso sono le 9 p.m e io e il mio fidanzato stiamo guardando le nuove puntate di Game of Thrones, rimanendo scioccati ogni secondo sempre di più.
«come ti senti adesso?» mi chiede premuroso Colton con uno strano luccichio negli occhi.

«molto meglio da quando sei rimasto qui, accanto a me» gli dico guardandolo negli occhi. Lui sorride semplicemente, l'attimo successivo mi alzo dal divano dichiarando di dover andare in bagno. Salgo le scale lentamente e mi dirigo verso la mia destinazione.

Subito dopo aver varcato la porta del bagno, sento il campanello di casa suonare. Faccio un passo indietro ascoltando attentamente il rumore dei passi di Colton al piano inferiore. Sento la porta aprirsi, ma non ho idea di chi possa essere a quest'ora.

«cosa vuoi tu?» chiede arrogantemente il mio ragazzo. Sento dei passi di due persone, segno che stanno entrando in casa.
«ho bisogno di parlare con Effy» e quando sento la sua voce, ho solo voglia di buttarmi in mezzo alla strada facendomi travolgere da venti camion.

«non ti basta averla baciata contro il suo volere? Adesso vuoi pure parlarle come se niente fosse?!» chiede con un tono di voce alto a Stiles.
«vedo che ti ha raccontato tutto, ma penso abbia sottinteso la parte in cui ha approfondito il bacio non volendosi staccare da me nemmeno per un secondo» sento la tensione fino a qui sopra. Mi dirigo velocemente verso le scale, guardando la scena dall'alto di esse. I due ragazzi non si accorgono della mia presenza continuando a discutere tra di loro.

«dí solo un'altra parola e finirai all'ospedale con le costole rotte» dice Colton digrignando i denti. Devo assolutamente fare qualcosa per bloccare la situazione.

«non mi fai paura. So chi sei, l'ho finalmente capito e quando lei scoprirà la verità non ti rivolgerà mai più la parola. Non ti permetterò di farle del male!» dice Stiles con tono calmo avvicinandosi minacciosamente al moro di fronte a lui. Io sbarro gli occhi scendendo subito le scale e andando verso di loro.

«che cos è che sai Stiles?!» gli chiedo affiancandomi al mio ragazzo.
«lascialo perdere Effy, è solamente invidioso. Non vale la pena stare a sentirlo» dice Colton guardandolo fisso negli occhi come se potesse ucciderlo da un momento all'altro.

«Effy ascoltami! Non è chi dice di essere!» mi dice Stiles e io lo guardo confusa.
«io non sono chi dico di essere?! Non ne sarai proprio sicuro o forse mi sto sbagliando....O'Brien gli urla contro Colton. Questa situazione sta degenerando e io non riesco nemmeno a capire una singola parola di quello che dicono.

«Effy, lui è il colpevole di tutto!» urla Stiles alterandosi e cercando disperatamente di farmi capire.
Solo dopo qualche secondo realizzo quello che ha appena detto...la colpa di tutto. La morte dei miei genitori.

La mia espressione si tramuta subito in una arrabbiata e delusa. Colton, rosso di rabbia, si lancia contro il ragazzo tirandogli un pugno dritto in faccia. Io emetto un urlo correndo ad afferrare Stiles.

«Lui! Lui è il figlio di Rick» e subito la consapevolezza mi fa cadere il mondo addosso.

Il mio sguardo si rivolge a Colton, il quale è palesemente scioccato in volto.
«spiegati» gli dico semplicemente con tono duro. Il "mio ragazzo" mi guarda.
Passa qualche secondo prima che lui faccia una cosa sconvolgente...ride.
Come fa a ridere in un momento del genere?!

«complimenti O'Brien, finalmente ci sei arrivato. Non pensavo lo avresti capito. E tu non fare la piccola vittima che si finge scioccata. Non mi hai mai amato!» urla Colton.

«io ti amo! E tu mi hai mentito! Sei solo un bastardo senza cuore. Se centri anche solo minimamente con la morte dei miei genitori, ti farò soffrire come nessuno ha mai sofferto in tutta la propria vita e ti giuro che ti farò finire all'inferno!» adesso urlo anche io.
«Si Effy, si! Ho condotto io personalmente la missione per uccidere quei traditori di merda!» mi sputa in faccia la verità.

«perchè?! Cosa ti hanno fatto?! Erano delle brave persone!!» urlo con le lacrime che cadono lungo il mio viso....ancora una volta.
«ci hanno tradito. Non meritavano di vivere!» si avvicina pericolosamente a me, ma Stiles ci raggiunge allontanandomi da lui.

«Sapete una cosa? Mi avete scoperto, quindi non vedo perché rimandare ciò che avrei dovuto fare tra qualche settimana» dice colui che si è rivelato solo un pazzo narcisista. Non riesco a comprendere la sua frase, ma lui è troppo veloce e in un secondo sferra un pugno a Stiles, facendolo crollare a terra dal dolore.

«Stiles!» urlo cercando di andare ad aiutarlo, ma Colton mi afferra tra le sue braccia. Io continuo a dimenarmi, ma lui è troppo forte e non molla la presa. Mi trascina con se alla porta di ingresso, mentre io continuo a guardare Stiles dolorante per terra, con il sangue che lo circonda. Urlo ancora e ancora, fino a non sentire più la mia voce, con le lacrime che scendono come fossero pioggia.
Colton apre la porta e riesco a sentire Stiles urlare un ultima volta il mio nome, prima di svenire tra le braccia di Colton sentendo il buio avvolgermi completamente.

Delle voci si fanno spazio nella mia testa, provocando ad essa un forte dolore

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Delle voci si fanno spazio nella mia testa, provocando ad essa un forte dolore. Continuo a tenere gli occhi chiusi, non volendo vedere nè il luogo in cui mi trovo, nè le persone che ho davanti.
Purtroppo quest'ultime si accorgono del mio risveglio.

«la nostra principessina si è svegliata finalmente» e anche se vorrei non fosse vero, conosco ormai troppo bene questa voce.
Apro gli occhi di scatto al suono di quelle parole. Mi guardo intorno cercando di mettere a fuoco ogni oggetto che mi si presenta davanti.
Sono circondata da pareti interamente di vetro e mi ritrovo all'interno di una che definirei cella. La luce è abbastanza forte da farmi socchiudere gli occhi per il fastidio.

Dopo essermi abituata alla luce, alzo lo sguardo dal pavimento, dopo aver constatato di essere sdraiata a terra con ancora i vestiti di....quanto è passato? Un giorno? Un'ora? Non ricordo molto bene i fatti accaduti poco prima del mio svenimento.

«se te lo stai chiedendo fiorellino, sei qui da ben tre giorni e non accennavi proprio a svegliarti fino ad'ora» continua a parlare quella voce. E finalmente lo vedo, l'uomo dei miei incubi. L'assassino dei miei genitori.
Rick Haynes è di fronte ai miei occhi, che sovrasta la mia piccola statura con la sua altezza.

«tu» dico semplicemente guardandolo con l'odio più profondo del mondo.
«esatto fiorellino. Io» conferma lui per poi abbassarsi al mio livello e guardarmi negli occhi da oltre il vetro.
«devi sentirti abbastanza confusa, ma non temere. Tutto ti sarà spiegato a tempo debito» dice egli continuando a fissarmi.

Continuo a guardarlo, fin quando tutto quello che è accaduto, tutte le parole dette quella sera, affiorano di colpo nella mia testa rendendomi consapevole di una cosa.

Tutte le persone che amavo non sono in realtà chi dicono di essere.

~to be continued~
Giulia~

Undercover ||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora