chapter 21

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Sento sulla pelle la forte luce del sole che penetra dalla finestra. Sento calore e allo stesso tempo una strana sensazione di freddo e vuoto. I ricordi della notte appena passata si fanno spazio nella mia mente.

Apro lentamente gli occhi, mentre nel mio viso spunta un insolito sorriso. Purtroppo esso svanisce, nell'istante in cui non trovo niente sul mio letto. Nulla, nemmeno un misero bigliettino. Se ne è andato senza dire nulla. Sono un pò delusa dal suo comportamento. Ieri sera in un certo senso è stato molto dolce, mi sono sentita bene con lui affianco.

Ora sento solo la sensazione di vuoto e di freddo. Come se sentissi fortemente, la mancanza di una presenza in questa stanza. Il mio braccio intorno al suo corpo, io e lui uniti come mai prima d'ora. La sua mano stretta nella mia. Il mio viso a contatto con la sua spalla. Questi sono i pensieri che mi passano per la testa.

Mi alzo con il busto sul letto, aiutandomi con le mani. Resto ferma per qualche secondo, guardando un punto fisso. Guardo il vuoto pensando a tutto. Perchè stava sanguinando? Chi lo stava seguendo? Le domande che mi pongo, senza avere una risposta, sono rivolte solo a lui. Il ragazzo misterioso, comparso nella mia vita all'improvviso. Colui che accende la mia curiosità, solo con un piccolo e semplice gesto. Vorrei avere le risposte che cerco.

Non me me starò con le mani in mano, voglio sapere di piú! Voglio sapere cosa gli è successo la scorsa notte. Voglio sapere come lui sappia di colui che ha ucciso i miei genitori. Mi deve delle risposte, e io lo costringerò a darmele.

Cosí, decisa come non mai, corro verso il bagno per lavarmi e vestirmi. Vado di sotto una volta aver finito. Daniel, appoggiato al piano da cucina, mi guarda in uno strano modo.
«sorellina, vai di fretta?» mi chiede addentando una mela.
«si, ho delle cose urgenti da sbrigare» gli spiego. Poi, senza nemmeno toccare cibo, esco di casa salutandolo.

Questa volta decido di prendere un taxi, non ho molta voglia di andare a piedi dato il mio umore.
Arrivo a destinazione dopo 5 minuti, e una volta pagato il tassista, mi dirigo verso l'entrata del locale. Apro la porta facendo tintinnare il campanellino posto al di sopra di essa. Con passo svelto, vado verso il retro del bancone.

«buongiorno Effy» mi saluta il mio capo. Io faccio lo stesso con lui gentilmente.
«oh, ciao Effy» ed eccola là, Paige spunta dalla porta del retro venendo verso di me. Ci abbracciamo salutandoci, per poi andare a lavorare. Indosso per la millesima volta il grembiule un pò sgualcito. Se oggi quel ragazzo si farà vivo, non esiterò a dirgliene quattro. Io e la mora iniziamo il nostro lavoro, insieme a Tom che ci aiuta.

«sai, ieri sera sono uscita con Harry» mi dice Paige. Io mi fermo un attimo per assemblare quello che ha appena detto. La guardo con occhio fermo.
«cosa c'è?» mi chiede confusa. Io le tiro lo straccio sul suo fragile braccio scherzando.
«e tu me lo dici cosí?» le dico con falso tono offeso per poi ridere insieme a lei.

«avanti, raccontami tutto» le dico elettrizzata.
«mi ha portata in un ristorante davvero carino. Si è offerto di pagare la cena, anche se io ero contraria. Era tutto buonissimo, e lui era cosí carino- afferma lei con occhi dolci e brillanti- È stato un vero galantuomo. Siamo andati a fare una bellissima passeggiata al chiaro di luna. Poi mi ha comprato una rosa. È stato cosí romantico!» finisce il suo racconto con sguardo sognante. Si vede lontano un miglio che è cotta di lui. So che Harry è dolce e gentile, e penso che insieme formino una coppia perfetta.

«e tu? Come hai passato la serata?» mi chiede mentre prepara un cocktail. Mi gelo subito alla sua domanda.
Guarda, una serata fantastica. Un ragazzo sanguinante che si intrufola in casa mia e che dorme nel mio stesso letto...abbracciato a me!

Undercover ||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora