chapter 11

87 6 0
                                    

«non può essere...» sussurro sconvolta. Porto una mano alla bocca ora aperta. Non posso credere a ciò che le mie orecchie hanno sentito. I miei occhi ora sono spalancati e basterebbe poco per far cadere una lacrima da essi. Non riesco a reggermi in piedi e mi tengo con una mano sul poggia braccio del mio divano. Come previsto, piú lacrime salate cadono dai miei occhi lucidi. Poi un pensiero mi attraversa la mente: Stiles ha visto tutto!

Mi ero completamente dimenticata del ragazzo al mio fianco che ora guarda la scena confuso. «Effy, perchè stai piangendo?» mi chiede sta volta addolcendo la voce. Si avvicina a me. Io non riesco a formulare nemmeno una parola. «Effy dimmi che succede!» dice insistentemente Stiles. Io lo guardo con occhi lucidi. Corro a prendere il telecomando e a spegnere la tv. Poi mi getto a terra sulle ginocchia portando le mani agli occhi in lacrime.
«non ce la faccio piú!» dico alzando il tono della voce. «sono morti, perchè la gente continua a infliggermi dolore?!» dico di nuovo allo stesso modo.
Stiles non dice una parola.

Mi prende dalle spalle e mi fa sedere sul divano. Io continuo a piangere disperatamente.
«quelli erano i tuoi genitori, non è cosí?» mi dice sta volta docilmente. Io tentenno un pò prima di annuire. Mi asciugo le lacrime con il pollice della mano destra. «shh, tranquilla» sussurra Stiles dolcemente. Si avvicina a me e mi stringe tra le sue braccia nude. Mi sussurra frasi tenere per calmarmi, asciugandomi anche le lacrime. «non avere paura Effy, non qui con me»
Non pensavo avesse un lato buono e gentile. A quanto pare non tutti gli stronzi hanno un cuore di ghiaccio. L'apparenza inganna.

«hanno detto che qualcuno ha causato l'incendio. Chi avrebbe mai potuto fare qualcosa di simile?» chiedo invano calmandomi. Credo di aver sentito Stiles sussurrare 'lo so io', ma non ne sono tanto sicura. Lascio perdere e mi alzo dal divano. Sono ancora scossa, non capita tutti i giorni di piangere abbracciata ad un ragazzo a torso nudo.
«vado a bere un bicchiere d'acqua. Tu vuoi qualcosa?» gli chiedo gentilmente. Lui nega con la testa con il suo solito modo di fare freddo. È tornato il solito Stiles.

Vado in cucina per il bicchiere d'acqua. Lo bevo tutto d'un fiato riprendendomi piano piano. Poi vedo la figura del ragazzo entrare in cucina. Avanza lentamente verso di me, non sapendo esattamente cosa fare.
«perchè ti mostri a tutti in questo tuo fare da stronzo?» gli chiedo di punto in bianco. «perchè è il mio carattere» mi dice semplicemente. «so che in realtà non sei cosí. Tu tendi ad essere menefreghista e strafottente, ma in certi momenti sei un'altra persona» dico incantata dai suoi occhi. Due bellissimi occhi castani dove puoi vedervi l'oceano.

«questo è quello che credi tu, si vede che non mi conosci affatto» risponde non guardandomi negli occhi. «si, forse hai ragione» dico irritata dal suo comportamento.
Poggio il bicchiere d'acqua sul tavolo da cucina e ritorno nel salone sedendomi sul divano.

«la pioggia ha smesso, forse è meglio che io vada» mi dice. Io non rispondo e vado di sopra in bagno per prendere la sua maglietta ormai asciutta. La prendo e torno giú porgendogliela. Nel momento in cui gliela porgo si sente il rumore della porta che si apre. Io sbarro gli occhi.

Cazzo! Se Daniel mi vede con lui, tra l'altro senza maglietta, mi uccide!!
Entro nel panico cercando una scusa da inventarmi.
«Effy, sono a casa» dice lui e appena entra il suo sguardo si ferma su di me e il ragazzo accanto. Io lo guardo scioccata.
«Effy, chi è lui? E perchè è senza maglietta?!» domanda con tono severo mio fratello.
«non è come sembra! Posso spiegarti!» dico subito andandogli incontro. Gli afferro il braccio cercando di calmare la sua ira. Anche in questo tipo di argomento è sempre stato protettivo.

«è un mio amico, si chiama Stiles» spiego poi. «ok, ma questo non spiega il fatto del perchè è senza maglietta» dice allo stesso modo. Sto per aprire bocca in modo da rispondere, ma Stiles mi interrompe. «sai, ci hai interrotti proprio nel momento in cui stavamo per fare cose sporche sul divano» alle sue parole io spalanco gli occhi per la millesima volta in questa giornata.

Undercover ||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora