chapter 6

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Dopo la "chiaccherata" con Stiles, decidiamo di tornare nel locale. Per fortuna, durante la mia assenza, nessun cliente è arrivato. Proprio nel momento in cui lo penso, dalla porta entra un ragazzo, facendo tintinnare il campanellino. È molto alto, porta gli occhiali da sole ed ha dei bellissimi ricci. Si dirige verso di me. «emh, ciao» mi dice gentilmente. «ciao, cosa posso offrirti?» chiedo a mia volta «niente grazie. Volevo solo sapere dove fosse Dy- Stiles» dice subito agitato. Non capisco il motivo della sua agitazione.

Proprio quando sto per rispondere, una voce fastidiosa e allo stesso tempo bella, riecheggia nella stanza. «cercavi me Styles?» chiede Stiles al ragazzo. Sono un pò confusa.
«ehi, finalmente ci si rivede» dice il ragazzo riccio dando una pacca nella spalla a Stiles.
«non mi presenti questa bella ragazza?» gli chiede per poi guardarmi negli occhi togliendosi gli occhiali da sole. Solo ora posso vedere i suoi occhi. Sono semplicemente bellissimi, di un verde smeraldo. Dopo essermi accorta della frase precedentemente detta da lui, arrossisco imbarazzata. «lei è Effy» dice semplicemente fregandosene «hai un bellissimo nome sai?» mi dice con la sua voce roca e io pronuncio un lieve "grazie".

Passano alcuni secondi in cui io e quel ragazzo, del cui non conosco ancora il nome, ci gurdiamo. «ok, adesso basta con le smancerie» dice Stiles stufato.
«lui è Harry» dice successivamente. È davvero un bellissimo nome, e gli si addice molto.
«ora scusaci, ma avremmo da fare» mi avverte Stiles, per poi dirigersi al piano superiore, dove abitano lui e Tom. Non sono mai salita fin ora a vedere l'appartamento, e non ho intenzione di farlo. Non voglio scatenare un'altra ira del ragazzo, accusandomi di essere troppo curiosa!

Non ci penso piú di tanto e torno al mio lavoro. Ormai sono le 12:30 e il mio turno sta per finire. Non so proprio come tornare a casa, Daniel aveva detto che usciva a pranzo con degli amici che aveva da poco conosciuto. Di conseguenza io ora non so come tornare a casa. Potrei chiamare Holland, ma non vorrei disturbarla.

Devo chiudere il locale, cosí mi dirigo alla porta, una volta che gli ultimi clienti sono usciti, e giro al cartello con scritto "aperto". Decido di andare a piedi e, una volta prese le mie cose, inizio ad avviarmi verso casa. Non so neanche che mangiare, dato che non so cucinare molto bene. Ricordo perfettamente un episodio di quando avevo 18 anni...

Flashback:

«Mamma, che mangiamo oggi a pranzo?» chiedo a mia mamma curiosa. «mi dispiace tesoro, io e tuo padre dobbiamo uscire a sbrigare delle commissini. Penserà a tutto tuo fratello» mi dice lei e io annuisco tristemente. In questo preiodo escono sempre, lasciando solo me e mio fratello Dan. Ormai però vi ho fatto l'abitudine. Alle 13:00 mamma e papà escono di casa e io e Daniel ci diregiamo in cucina.

«cosa vuoi che cucini?» mi chiede Daniel. Io ci penso un pò su per poi rispondere «spaghetti, amo il cibo italiano» dico immaginando già un bellissimo piatto di spaghetti al sugo, mentre ne sento già l'odore. «ok, e spaghetti siano» mi dice acconsentendo. Io faccio un urletto di gioia. «vuoi provare anche tu a cucinare?» mi chiede guardandomi. Io lo guardo sbarrando gli occhi «sei serio, la mamma non mi permette mai di cucinare. Pensa che io possa mandare a fuoco la cucina» rispondo scherzosamente

«non ci credo, che male mai potresti fare tu?» chiede ed io rispondo con un "va bene". Mi dice ciò che devo prendere e, una volta avuto l'occorrente necessario, iniziamo a preparare la salsa. Prendo il pentolino e vi verso 5 cucchiai di salsa. Poi verso l'olio e un pò di sale. Metto anche un pò d'aglio e poi accendiamo i fornelli. «visto? Non è cosí difficile!» mi dice mio fratello. «in effetti è stato semplice» dico. Poi sentiamo uno strano rumore provenire dal piano cottura.

Ci giriamo subito controllando. Vediamo subito le fiamma divampare e la salsa bruciare. «Effy, prendi dell'acqua!» mi dice mio fratello. Faccio come mi ha chiesto e gli porgo il bicchiere d'acqua. Poi cerca di spegnere le fiamme e spegne i fornelli. Una volta esserci riuscito si gira guardandomi in cagnesco. Io ricambio lo sguardo con una faccia colpevole. Non riuscendo piú a trattenerci, iniziamo a ridere a crepapelle «non ti permetterò mai piú di cucinare. La mamma ha pienamente ragione» mi dice ridendo «ok, va bene» annuisco allo stesso modo..
______
Mi spunta un sorriso sulle labbra al ricordo. Solo adesso mi accorgo di essere quasi arrivata. Mentre cammino sento qualcosa vibrare nella mia tasca. Tiro fuori da essa il cellulare e noto un messaggio da parte di Holland. Ieri ci siamo scambiate i numeri e abbiamo già instaurato un bel rapporto di amicizia, cosí come con Paige. Dovrei far conoscere quelle due! Già rido al solo pensiero. Dò un'occhiata al messaggio:
"Ehi, sono Holland. Ti andrebbe di pranzare con me fuori oggi??"

Rispondo subito con un si lungo tre metri. Per fortuna me lo ha chiesto, se no chissà che fine avrebbe fatto la mia povera cucina. La sua risposta non si fa attendere e mi dice di farmi trovare sotto casa tra cinque minuti. Mando un 'ok' con un cuoricino e faccio gli ultimi passi per raggiungere casa. Una volta arrivata aspetto la rossa con la sua macchina.
Dopo un pò di minuti la vedo arrivare e fermarsi proprio di fronte a me. Entro dentro l'auto salutandola.

«allora, dove vuoi andare?» mi chiede facendo ripartire il motore. «non so, non conosco bene questa città, scegli tu» le dico. «ok, allora ti porto in un posto dove si mangia molto bene! A te piace la cucina italiana?» mi chiede mentre tiene fisso lo sguardo sulla strada. «si, la adoro!! È la mia preferita!» rispondo entusiasta. Lei fa una risatina portandomi poi a pranzare. Arriviamo dopo una decina di minuti davanti un locale. È molto carino visto da fuori. Ci dirigiamo all'entrata e prendiamo posto. Dopo ci vengono portati dei menú e io decido di prendere le lasagne. Vado matta per quelle!!

Durante il pranzo parliamo un pò conoscendoci meglio. È molto bello passare del tempo con lei, è simpatica e divertente. Finalmente posso sentirmi accettata da qualcuno oltre mio fratello.
«come sta Daniel?» mi chiede poi ad un tratto. Io la guardo insicura «bene, perchè questa domanda?» chiedo curiosa alzando le sopracciglia. «no, niente. Volevo solo saperlo» mi dice sviando il mio sguardo

«sicura che sia solo questo? Non è che...» ipotizzo io, lei capisce al volo ciò che volevo chiederle «nonono, macchè. Neanche lo conosco» mi dice con un tono di imbarazzo e insicurezza nella voce. Io sorrido compiaciuta. Sarei molto felice se mio fratello trovasse una ragazza fantastica come Holly.

Dopo pranzo, mi riaccompagna a casa e la invito ad entrare. Guardiamo per un pò la tv. Come giornata non è stata niente male, a parte qualche piccola indifferenza con Stiles. Non riesco a credere che lui e l'altro ragazzo si chiamano entrambi Stiles e Styles. È molto buffo. Poi i due hanno due caratteri completamente differenti. Stiles è arrogante e se ne frega di tutto e tutti, almeno da quel poco che lo conosco. Harry è molto gentile a differenza sua, è dolce e carino.

Ad interrompere i miei pensieri è il suono della porta che viene aperta. Mi giro instintivamente verso di essa e vedo mio fratello entrare in casa. «ciao» diciamo in coro io e Holland. Lui nota solo ora la nostra presenza «oh, ciao ragazze» ci saluta lui. Holland svia il suo sguardo tornando a guardare la televiosione con un sorriso sulle labbra. Io sorrido a mia volta capendo cosa stesse passando per la testa a questa ragazza. Credo proprio che prima o poi tra i due nascerà qualcosa di speciale.

~to be continued~
Giulia~

Undercover ||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora