"Quando ti ho incontrato, la tua vita è automaticamente entrata a far parte della mia, riempendo quel vuoto che da tempo era nel mio cuore. Ho avuto l'opportunità di conoscerti, e capirti fino in fondo. Abbiamo condiviso molti momenti speciali insie...
«Allora, ti starai chiedendo che posto è questo e perché ti trovi qui» inizia Rick guardandomi dritta negli occhi. Non ho intenzione di fargli capire che so tutto, non deve saperlo.
«Beh, lascia che mi presenti come si deve. Il mio nome è Richard Haynes, fondatore e capo dell'Altro Lato, un'organizzazione di spie che creai per il bene di Phoenix e per tutti i suoi abitanti» dice elogiandosi. Peccato che abbia saltato la parte in cui ha ucciso migliaia di donne e bambini soltanto per seminare paura.
«Ecco dove ti trovi cara Effy, sei all'Altro Lato» spiega lui e io continuo a fare l'indifferente.
«Vedi, anche se potrebbe sembrarti il contrario, noi siamo quelli buoni» non riesco a trattenere una piccola risata di scherno.
«Buoni? Voi? Beh se foste stati 'i buoni' i miei genitori adesso sarebbero vivi!!» gli urlo in faccia sporgendomi di più sul tavolo.
«Loro sono morti per una valida ragione, meritavano questa fine» dice con tono calmo. Il sangue ribolle nelle mie vene, stringo i pugni fortemente cercando di mantenere il controllo.
«adesso però non è questo l'importante, ti ho convocata qui per un motivo. Ti do la possibilità di salvarti» so già dove vuole arrivare. «ti lascerò vivere se ti unirai a noi. In questi giorni ho fatto delle ricerche su di te e so che saresti una spia perfetta che farebbe al mio comodo»
«preferisco morire piuttosto che unirmi a quelli che hanno dato fuoco a tutto ciò che avevo di più caro» dico con tono glaciale.
«non dare risposte affrettate. Ti do 24 ore per pensarci bene, dopodiché se avrai fatto la scelta giusta ti libererò da quella gabbia dove adesso dormi e ti trasferirai in una delle nostre stanze più lussuose...in caso contrario, verrai uccisa davanti a tutti nella sala grande e nessuno potrà salvarti» le sue parole non mi provocano alcuna emozione, solo pieno e profondo disgusto.
«Spero tu faccia la scelta giusta. Ora puoi andare» dice facendo segno con la mano verso l'uscita. Mi alzo dalla sedia e un uomo mi prende per il braccio stringendolo. Usciamo da quell'ufficio e ci dirigiamo verso la mia cella.
Non sarò mai dalla loro parte, ho già fatto la mia scelta. Devo prepararmi al mio destino. Quando sono arrivata a Phoenix mi ero promessa che sarei stata forte per loro, questo è il momento di dimostrarlo. Non cederò, non cadrò. Morirò per loro senza alcun rimpianto, questa è la mia decisione.
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«Non puoi farlo! Non puoi arrenderti così!» continua a dirmi Charlie dopo avergli raccontato l'accaduto. «Devo farlo! Non mi unirò mai a loro, devo accettare il fatto che domani morirò!» gli ripeto per l'ennesima volta.
«no, non te lo permetto. I tuoi genitori sono morti per salvare te e tuo fratello, non puoi deluderli in questo modo!» dice il moro. «Non mi importa niente di tutto questo! Sono morti cazzo e nulla lo può cambiare! Ma almeno posso decidere di non tradirli e di morire con orgoglio» urlo in lacrime. Charlie si ferma a guardarmi.
