Capitolo 14

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Prima di iniziare, come da un pò di tempo a questa parte vi chiedo di dare uno sguardo a Coloring Sky :) e oggi vi chiedo anche un in bocca al lupo :) buona lettura!

ROSE
Quando Nicole ieri sera ci ha detto che Louis sarebbe passato a prenderla alle 8 ho pensato che quel ragazzo fosse un pò esagerato.
Quando Harry stamattina si è presentato da me alle 7, ho pensato che avrei voluto ucciderlo direttamente.
Stavo ancora cercando l'equilibrio adatto per scendere le scale quando il campanello ha suonato.
Mio padre ha urlato un "Vado io" e poi è stato tutto molto rapido.
Ho sentito Harry dire: "Buongiorno amore! Quando partiamo?" E poi il silenzio. Non appena mi sono resa conto che c'era TROPPO silenzio, sono corsa giù dalle scale e ho trovato mio padre che fissava Harry con uno sguardo cupo e le braccia incrociate e quel poverino del mio fidanzato che cercava una via di uscita e spostava il suo peso da una gamba all'altra.
Purtroppo per lui, la mente geniale del mio ragazzo non ha neanche preso in considerazione che i miei e soprattutto mio padre potevano essere ancora a casa. E così ha ricevuto una giusta punizione dovendoseli subire entrambi: mia madre e le sue raccomandazioni e mio padre con le sue domande invasive.
Lo hanno fatto sedere a capo tavola mentre loro si sono accomodati ai suoi lati come se fossero due angeli custodi.. certo con due forconi puntati contro il povero malcapitato.
Mi sono goduta per un pò la scenetta seduta in cima alle scale, ancora in pigiama.
Naturalmente ho parlato di Harry ai miei e naturalmente ho omesso il suo.. stile di vita. Ho semplicemente detto loro che è un ragazzo d'oro ma con un passato difficile e che qualche volta in passato si è cacciato nei guai ma che ora sta rigando dritto. Mio padre mi è sembrato alquanto sospettoso mentre mia madre aveva la faccia di una che si chiedeva se la sua bambina prima o poi sarebbe stata rapita, imbavagliata, chiusa in una scatola di legno e spedita in Timbuctu.
Pian piano però hanno iniziato ad accettare la cosa soprattutto da quando mi vedono tornare a casa con il sorriso sulle labbra e i miei modi sono migliorati, nel senso che di mattina, qualche volta riesco anche a bofonchiare un buon giorno.
Ritornando al loro interrogatorio, non sono riuscita a capire molto ma ad un certo punto mio padre ha dato una pacca sulla spalla ad Harry mentre mia madre aveva gli occhi lucidi! Dio mio ha una capacità di persuasione quel ragazzo.
Alla fine sono stata costretta a vestirmi di fretta e furia e dopo altri 3 minuti cronometrati -e siamo già stati fortunati- di raccomandazioni, è arrivato finalmente il momento dei saluti.
"Mamma ti chiamo appena arriviamo- dico abbracciandola mentre lei piange come se dovessimo partire per il Vietnam- e tu papà non preoccuparti. Harry è grande e grosso e saprà difendermi dalle zanzare" dico abbracciando anche lui.
"Mi sa che ti dovrai difendere più da lui che dalle zanzare" mi sussurra mio padre all'orecchio facendomi scappare una risatina.
Harry saluta mia madre e poi si rivolge a mio padre.
"Troppo presto per chiamarla papà, vero?" Mio padre sembra strozzarsi con la sua stessa saliva e diventa talmente rosso in viso che mia madre deve dargli dei colpetti alla schiena.
"Si, decisamente troppo presto" borbotta cercando di riprendersi; e così io con un sorriso sulle labbra e Harry tra il confuso e il mortificato, siamo entrati in auto.
Appena mi sono seduta e ho allacciato la cintura sono scoppiata a ridere e da lì ad avere le lacrime agli occhi il passo è stato breve. Harry ha anche provato a farmi calmare ma alla fine ci ha rinunciato e siamo partiti.
Avrò ripreso contegno dopo qualche minuto di viaggio ma ad un certo punto Harry si è fermato ad una piazzola di sosta e ha spento il motore. Si è girato verso di me e mi ha preso per i fianchi portandomi a cavalcioni su di lui.
Senza dire una parola, mi ha baciata fino a togliermi il fiato.
"Buongiorno" ha sussurrato sulle mie labbra leccando le sue come a voler ricordare a se stesso il mio sapore.
"Buongiorno" gli ho sorriso nascondendo il viso tra la sua spalla e il suo collo. Non so perché ma in alcuni momenti mi faccio prendere dall'imbarazzo e non riesco a guardarlo.
"Dopo stamattina dovrei essere io quello che si sta vergognando" mi dice lui poggiando il mento sulla mia spalla.
"Non sei andato così male, pensa se avessi provato a baciarmi appena la porta si fosse aperta"
"Mi sa che ora io sarei al pronto soccorso".
Ad entrambi scappa una risata. Mi rimetto al mio posto e lui si rimette alla guida. Devo dire che osservarlo è davvero molto piacevole e anche se vorrei, non riesco proprio ad addormentarmi. I suoi occhi sono fissi sulla strada e i miei su di lui e so che lo ha notato perché le sue labbra si incurvano in un mezzo sorriso.
Parliamo del più e del meno, cantiamo a squarciagola tutto quello che passano in radio e ci godiamo anche un pò di piacevole silenzio.
Un'ora e tre quarti dopo, ci fermiamo all'inizio di un sentiero.
Harry scende ed inizia a scaricare le borse.
"Non dirmi che dobbiamo proseguire a piedi" gli dico tirando fuori la testa dal finestrino.
"Non sei tu l'amante della natura?" Mi chiede sorridendo e io mi imbroncio. Si in effetti ha ragione lui ma l'idea di camminare in un bosco e che un ragno mi si possa infilare nei capelli o peggio ancora che dal nulla possa sbucare un serpente, mi terrorizza.
"Io posso benissimo restare qui. Potremmo fare una specie di campeggio in auto. Che ne dici?" Riprovo.
Harry scoppia in una sonora risata e poi apre lo sportello dal mio lato e mi da la schiena.
"Dai salta su" mi dice.
E immediatamente capisco. "Dici davvero?"
"Certo. Ho voglia di trascorrere qualche giorno da solo con te e se devo portarti in spalla, lo faccio".
Se fossi sentimentale come Nicole sarei già in lacrime. Harry a modo suo mi dimostra costantemente quanto ci tiene a me.
Quindi approfitto del mio personale mezzo di trasporto e gli salto in spalla legando le gambe al suo bacino e le braccia al suo collo.
"Lo sai che ti amo tanto, vero?" Gli chiedo e sentire la sua presa sulle mie gambe farsi più forte, mi basta.
Mi dice che tornerà più tardi a prendere le valigie e così ci incamminiamo. Cioè, lui si incammina e io mi godo il panorama. Mi guardo intorno come una bambina e richiamo l'attenzione di Harry ogni volta che noto qualcosa che mi meraviglia. Lui accetta di buon grado il mio entusiasmo e continua a sorridermi e a rispondere interessato alle mie domande. Adoro questa versione di Harry: forse è quando mi ha fatto vedere questo suo lato che mi ha fatto innamorare.
"Lo sai che sembro proprio un koala sulle tue spalle?" Gli chiedo lasciandogli un bacio sulla guancia.
"Il mio piccolo koala" ridacchia.
"Dico davvero, rischio di scomparire. Sono minuscola"
"La mia bambina". Oggi sembra in vena di romanticherie e credo che questo suo lato mi stia conquistando ancora un pò di più. Mi chiedo se ciò che posso provare per lui avrà mai un limite.
Dopo quasi 20 minuti di cammino, ci fermiamo davanti a una casetta che somiglia tanto ad una baita. Senza lasciarmi scendere, Harry si gira alla sua sinistra e lo spettacolo che mi si apre davanti mi fa rimanere a bocca aperta.
Già amo questa vacanza.

If I could fly (Sequel di No Control) -Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora