NICOLE
Con le mani che tremano più di quanto vorrei, mi alzo dal divano e salgo al piano di sopra, chiudendomi la porta del bagno alle spalle. Mi ci poggio con le spalle contro e osservo la scatola che ho tra le mani. Mi faccio forza e estraggo il test di gravidanza e il foglietto delle istruzioni.
Per un attimo riesco a spegnere le emozioni e seguo meccanicamente quello che c'è scritto e poi mi siedo sul water e inizio a contare i secondi che mi separano da una verità che mi fa tremendamente paura.
Quei tre maledetti minuti sembrano non passare mai ma quando arrivo a contare i 180 secondi, vorrei ritornare indietro a zero.
Prendo il test e lo giro. Una striscia colorata è negativo, due positivo: così c'è scritto sulle istruzioni.
E io ho due strisce. Non ci voglio credere. Due strisce blu bene in vista e delineate si parano davanti ai miei occhi.
Non mi accorgo neanche della presenza di mia madre accanto a me, tanto sono assorta davanti a quel cosetto di plastica che mi sta avvertendo che la mia vita da qui a pochi mesi sarà completamente stravolta.
"Positivo" sussurro.
Mia madre non mi dice nulla, semplicemente mi prende una mano tra le sue e mi stringe a sé.
Il mio senso di colpa per averla delusa si moltiplica dopo questo gesto.
"Scusami" sussurro poggiata al suo petto mentre calde lacrime mi bagnano le guance.
"Va tutto bene. Piccola mia, non mi hai deluso". Mi dice con voce tranquilla, come se mi avesse appena letto nel pensiero.
"Sai -continua- avevo la tua età quando io e tuo padre ci siamo accorti di aspettare te. All'inizio ero spaventata, proprio come te in questo momento ma tuo padre non mi ha lasciata sola un attimo. Vedevo il suo amore per me nei suoi occhi e questo bastava a farmi affrontare tutto. Ed è la stessa cosa che vedo negli occhi tuoi e di Louis. Certo, avrei preferito che avessi terminato il college prima di prendere un impegno tanto importante, un impegno che dura per tutta la vita. Ma io e te lo sappiamo che le cose non vanno mai come ci aspettiamo - e scorgo un velo di malinconia nei suoi occhi- e quindi non ti preoccupare. Andrà tutto bene perché il mio amore per te non diminuirà così come non diminuirà quello di Louis. Quindi adesso ti asciughi gli occhi, andiamo di sotto e tu chiami Louis. Devi assolutamente condividere tutto questo con lui".
Le sorrido grata per aver avuto il suo appoggio e faccio come mi ha detto.
Scendiamo mano nella mano ma siamo interrotte dal suono del campanello.
Mia mamma va ad aprire e davanti a noi compaiono Logan e Ellie.
"Buongiorno" salutano allegri e vedo subito gli occhi di Logan calamitarsi su di me.
Bofonchio un saluto in risposta e vado in soggiorno per avvertire Scott dell'arrivo della sua amichetta. Sono alquanto sorpresa di vederlo in costume con il suo salvagente a forma di paperella in vita.
Appena gli dico chi c'è che lo aspetta, si fionda all'ingresso e si ferma davanti a mia madre.
"Ehi Phelps, dove pensi di andare conciato così e senza maglietta?" Gli chiedo inarcando un sopracciglio.
"Festa. Susy" mi dice saltellando sul posto e coinvolgendo anche Ellie.
"Purtroppo io non posso andare a riprenderli. Una di voi due è disponibile per sostituirmi?" Interviene Logan con quell'aria FALSA da innocente.
"Tu puoi tesoro?" Mi chiede mia madre. E visto che so che deve lavorare, sono costretta a dire si. Louis dovrà aspettare.
Concordate le ultime cose, i bambini si fiondano nel suv di Logan e io (molto gentilmente) gli chiudo la porta in faccia quando prova a rivolgermi la parola.
Alla fine decido di chiamare Louis dopo aver ripreso i bambini dalla festa e così quando mia madre esce per andare a lavoro, mi metto a rassettare un pò casa.
Alle 5 esco, dopo aver preso un cambio per Scott che di sicuro sarà in condizioni impresentabili, e mi dirigo a casa di questa Susy.
Quando arrivo mi trovo circondata da bambini, bagnati dalla testa ai piedi che si rincorroni, altri che mangiano la torta con le mani e altri che sono in fila per salire sullo scivolo della piscina. Tra questi intravedo Scott che mi dice di aspettare perché è il prossimo a tuffarsi e così lo accontento. Vago con lo sguardo alla ricerca di Ellie quando una mano si poggia alla base della mia schiena.
"Anche tu qui?"
"Logan" dico tra i denti. "Tu che ci fai qui?"
"Sono venuto per portarvi a casa" risponde con un'alzata di spalle.
"Dovevo venire io"
"Sono riuscito a liberarmi e ne ho approfittato".
Prima che io possa dirgli quakcisa di assolutamente poco carino, i bambini ci raggiungono.
"Andiamo a casa insieme?" Chiedono in coro tenendosi per mano.
"Si" risponde Logan mentre io dico "No".
"Eddai!" Continuano i due rivolgendosi questa volta solo a me.
"Va bene" sbuffo mentre conduco mio fratello in casa per poterlo cambiare.
Dopo dieci minuti entrambi i bambini sono presentabili e quindi possiamo salutare tutti e andarcene.
Per tutto il viaggio resto con lo sguardo fuori dal finestrino e quando Logan prova a parlarmi, rispondo a monosillabi. Non penserà davvero che io abbia dimenticato quello che mi ha fatto passare alla SPA. Idiota.
Finalmente vedo io mio vialetto e tiro un sospiro di sollievo. Devo chiamare Louis appena scendo di qui, penso raccattando le mie cose dall'auto.
"Buona fortuna" mi sussurra all'orecchio Logan prima di indicarmi un punto davanti a me con un cenno del mento.
Louis è seduto sui gradini di casa mia, cin lo sguardo rovente puntato su di me.
Faccio scendere Scott e gli dico di amdare in casa dopo aver salutato Louis e per una volta mi ascolta.
Non dico niente a Logan quando chiudo lo sportello e subito cammino fino ad arrivare davanti al mio -incazzato- fidanzato.
"Spero tu abbia una fottuta plausibile spiegazione" sbotta subito.
"Si" rispondo cercando di mantenere la calma.
"Non vedo l'ora di sentire il perché stavi in macchina con quello stronzo dopo tutto quello che ci ha fatto."
"Scott e Ellie sono andati ad una festa e io dovevo andare a riprenderli perché lui aveva detto di avere un impegno ma quando sono arrivata lì, l'ho trovato ad aspettarmi. Mi ha proposto un passaggio e ho rifiutato ma i bambini hanno insistito e ho dovuto cedere" spiego mantenendo un tono di voce basso.
"E questa volta? Devo crederti anche questa volta?" Mi dice senza guardarmi negli occhi.
"Certo! Lo sai che non ti mentirei mai".
"Questa volta niente sonno o nausea? Con me queste due scuse funzionano abbastanza bene, da un mese a questa parte".
"Non stai dicendo sul serio" sussurro guardandolo male.
"Dimmelo tu, se questa non è la verità".
"Stai insinuando che sto usando come scusa il fatto che soffro di nausea in questo periodo perché ti sto tradendo con Logan?"
"Si" risponde con un tono duro che con me non ha mai usato prima.
"Sei incredibile. Usalo il cervello invece di ragionare da cazzone"". E vedendo che non da segni di rispo dermi o per lo meno di guardarmi in faccia, continuo ma questa volta non riesco a rimanere calma. "Certo che ti stai comportando davvero da stronzo!Vuoi saperlo perché in questi giorni non sono stata male?" Gli urlo.
Lui si alza si gira verso di me e mi afferra per i polsi.
"Si" urla forte quanto me.
"Sono incinta!"Angolo autrice:
Non vi ho fatto aspettare molto questa volta!
-2 alla fine :)
STAI LEGGENDO
If I could fly (Sequel di No Control) -Louis Tomlinson
Fanfiction"Non lasciarmi" "Non posso" "Perché?" "Non posso salvarti" "Lo hai già fatto" È necessaria la lettura di "No Control" Grazie a @Silvie_Marie per la bellissima copertina!.