Angolo autrice:
Inizio con lo scrivervi qualcosa qui perché mi sa che se mettessi questo spazio alla fine del capitolo, avrebbe ancora meno riscontro di quello che avrà quassù.
Prima di tutto scusatemi per avervi fatto aspettare tanto: sono stati mesi davvero impegnativi per me. Ieri ho finito gli esami e lunedì scorso ho iniziato i corsi del nuovo semestre e quindi non sapevo davvero come ritagliarmi un pò di tempo per scrivere qualcosa di sensato.
Qualcuna di voi mi ha chiesto perché non aggiornassi o quando lo avrei fatto e la spiegazione che vi ho dato è la stessa che ho messo sopra. Forse a volte sono stata un pò scontrosa senza neppure rendermene contro ma ero davvero stressata, quindi perdonatemi.
Detto questo, vi lascio al capitolo. Buona lettura! Xx e se vi va lasciate una stellina o un commento, per favore.NICOLE
Dopo aver messo a fuoco per un istante il vassoio davanti a me, gli occhi mi si riempiono di nuovo di lacrime e la vista mi si appanna. Mi ricopro il viso con le mani e riprendo a singhiozzare come una bambina. Gli ormoni mi stanno davvero giocando dei brutti scherzi.
Louis resta fermo davanti a me.
"Mi dirai di no, vero?" Mi chiede.
Mi porge un fazzoletto recuperato dalla mia borsa e mi asciugo gli occhi.
Riesco a percepire il dolore che sta provando dalle sue spalle curve e dal capo chino, ma non riesco a fare diversamente: mi ha fatto davvero male sentirmi rifiutata in quel modo, ogni parola che ha pronunciato mi ha colpito dritta al cuore e purtroppo non bastano dei muffin per riparare tutto.
"Mi dispiace"
Prima di poter dire un'altra parola vedo la stanza iniziarmi a girare intorno e istintivamente mi porto una mano alla testa mentre con l'altra mi poggio alla culla al mio fianco.
Subito le mani di Louis sono intorno alla mia vita per sostenermi e mi ritrovo con il naso premuto sulla sua maglietta. Chiudo per un attimo gli occhi godendomi questa sensazione di pace e sperando che tutto smetta di girare così velocemente.
Pian piano Louis si lascia scivolare sul pavimento e mi porta giù con sé.
Non so cosa mi sia preso, forse il caldo o le troppe emozioni di queste ore.
Lo sento trafficare con la mia salopette finché non la sbottona e me la cala sui fianchi liberando la mia pancia; solleva anche un pò la maglietta e poggia una mano su quella sporgenza ormai sempre più evidente.
Restiamo immobili senza dire una parola per qualche minuto e quando riapro gli occhi, tutto è tornato al suo posto.
"Va meglio?" Mi chiede Louis parlando direttamente accanto al mio orecchio e un brivido mi fa sussultare.
Annuisco semplicemente e provo a rialzarmi ma vengo trattenuta dalle sue mani.
"Sai anche mia madre quando aspettava le gemelle, soffriva di forti giramenti di testa a causa del caldo e ricordo che faceva sempre dei lunghi bagni con acqua tiepida bevendo un bicchiere di latte di mandorle. Per il latte di mandorle non posso fare molto ma per il bagno si".
Senza darmi il tempo di rispondere, mi solleva tenendomi in braccio e mi porta in bagno.
È spazioso, ricoperto di piastrelle bianche e verdi che creano delle immagini astratte. Mentre io sono intenta a guardarmi intorno, vengo messa a sedere nello spazio tra due lavandini e vedo che Louis si gira verso la vasca.
"Louis non mi va di fare un bagno"
Provo a protestare ma lui naturalmente non mi da ascolto.
Apre l'acqua e dopo aver testato la temperatura con un dito versa dei sali da bagno e poi si gira verso di me.
"Posso?" Mi chiede mettendo le mani sul bordo della mia maglietta.
Le guance mi vanno immediatamente a fuoco: lo so che è Louis e che mi ha vista nuda, il mio pancione me lo ricorda ogni giorno! Però è passato molto tempo, sono successe tante cose e il mio imbarazzo è sempre lo stesso.
"Posso fare da sola" dico con lo sguardo basso ma immediatamente le sue mani corrono sul mio viso portando i miei occhi alla stessa altezza dei suoi.
"Siamo davvero tornati a questo punto?" Mi chiede rammaricato.
"È passato tanto tempo"
"Ma io ti amo come prima"
Ascoltare quelle parole fa aumentare il mio battito in maniera esponenziale.
"Accetto che per ora tu non voglia venire a vivere qui, con me. So che sono stato un grandissimo stronzo a dirti quelle cose e lasciarti affrontare tutto da sola. Ma voglio recuperare e non voglio che qualcuno prenda il mio posto nelle vostre vite".
"Non ti impedirei mai di farti amare da tuo figlio".
"E tu? Tu mi ami ancora?"
Dopo il mio silenzio, lo vedo chiudere gli occhi e poggiare la sua fronte alla mia.
"Nicole, so che ho sbagliato tanto e che ti ho ferita ma avevo bisogno di tempo per capire che anche se tutto questo è più grande di me, è tutto quello che voglio. Voglio te, voglio il nostro bambino e voglio una vita insieme"
"Ho bisogno di un pò di tempo, Louis. Non posso dirti che non ti amo più: mentirei a me stessa e a te. Ti ho amato ogni giorno da quando siamo insieme e ogni giorno in cui non ti ho visto o sentito, ti ho amato un pò in più. Non sai quanto ho aspettato di ricevere un tuo messaggio, una tua chiamata e sentirmi dire quello che mi stai dicendo ora, però abbiamo bisogno di chiarirci, di recuperare il tempo perso e solo quando saremo davvero sicuri della nostra decisione, potrò venire a vivere qui perché voglio che questa sia davvero casa nostra e non una tappa di passaggio".
"Non escludermi dalla tua vita" mi dice spostando la sua testa sulla mia spalla. Istintivamente metto una mano tra i suoi capelli e glieli accarezzo.
Mi sta chiedendo di prendere una decisione: perdonarlo e cercare di andare avanti seppur con i miei tempi, oppure allontanarlo.
"Non potrei mai. Vorrebbe dire vivere senza il mio cuore". Questa volta sono io ad accostarmi al suo orecchio per sussurrargli queste parole e la sua testa si alza di scatto.
Vedo il suo viso avvicianrsi al mio e so cosa vuole fare ma prima che possa toccare le mie labbra gli poggio una mano sulla bocca.
I suoi occhi si incupiscono per un attimo: so bene che è confuso perché lo sono anche io. Un attimo prima gli dico che lo amo e poi non mi faccio baciare, gli dico che voglio perdonarlo ma non riesco ancora a farlo fino in fondo.
Louis mi bacia il palmo della mano e poi allontana le mie dita riportando le sue sul bordo della mia maglietta.
"Almeno lascia che mi prenda cura di te"
Annuisco impercettibilmente e lo sento emettere un sospiro di sollievo. Questo è un grande passo in avanti per me e lui lo sa.
STAI LEGGENDO
If I could fly (Sequel di No Control) -Louis Tomlinson
Fanfiction"Non lasciarmi" "Non posso" "Perché?" "Non posso salvarti" "Lo hai già fatto" È necessaria la lettura di "No Control" Grazie a @Silvie_Marie per la bellissima copertina!.